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Anna's pov

Angel è ormai pronta, mancano solo i capelli ed è fatta. Questo vestito è davvero bello indossato da lei.

"Sono felice." Afferma, mentre le passo la piastra sui suoi lunghi capelli biondi.

"Buona fortuna baby." Ammicco un sorriso e poso la piastra sul pavimento, avendo ormai finito il mio lavoro.

Si alza dalla sedia su cui era seduta e fa una giravolta davanti allo specchio, entusiasta del suo aspetto. Non posso neanche biasimarla, perché è davvero bellissima. Non che non lo fosse le altre volte, ma oggi leggermente di più.
***

Varchiamo la soglia della porta, dallo sguardo di Angel intravedo di nuovo quell'allegria che ha sempre avuto ma che in questi giorni era scomparsa del tutto.
Finalmente rivedo la felicità nei suoi occhi.

"Oh, cavolo..." impreca Ben.

È andato a sbattere contro al pizzo del tavolo, era concentrato nel vedere Angel arrivare.
Ridacchio osservando la faccia del moro, che è un misto tra dolore per il suo povero piede e meraviglia per la sua amata biondina.

"Sei bellissima Angel." Afferma dopo un po', massaggiandosi ancora la parte dolorante.

Angel diventa paonazza in viso, e ridacchia per nascondere l'evidente imbarazzo.
"Sei proprio cretino.." dice lei, riferendosi al suo essere così sbadato.

"Andiamo, vedrai se penserai ancora che io sia cretino dopo." Ghigna, circondando le spalle di Angel con il suo braccio.

Federico in tutto questo è nella sua camera, strano che non sia qui a ridere del suo migliore amico, non è da lui.

"Ciao, ci vediamo dopo." Sorride Angel, rivolgendosi alla mia persona. "Non voglio un bambino per casa prima del tempo." Mi informa prima di scomparire del tutto dietro la porta d'ingresso del nostro appartamento.

Rimango in cucina, fissando per un po' la porta appena chiusa dai miei coinquilini.
Sto ancora sorridendo, pensando a come sia bello sentire dopo un po' la pace ritornata in questo appartamento.
Ripenso al biondino, che è ancora in camera, e appena realizzo di essere rimasta sola con lui nell'appartamento le mani si irrigidiscono all'istante e il cuore sembra voler uscire dal petto. Dovrei essere abituata a questa sensazione, e invece no, il mio corpo reagisce sempre in maniera diversa ad ogni suo tocco, è sempre una sensazione nuova per me.

"Se ne sono andati?" Sento una voce alle mie spalle.

Mi volto, incrociando i suoi occhi azzurri.
Annuisco, scacciando via tutti i pensieri.

"È successo qualcosa?" Chiede.

"Nono." Rispondo, restando ferma con i piedi fissi al pavimento mentre lui avanza sempre di più verso di me.

"Tua madre ci ha interrotti prima." Bisbiglia al mio orecchio, pronunciando le parole molto lentamente.

Indietreggio, fino a ritrovarmi con le spalle al muro e lui che sorride contro al mio viso.
Poggia le labbra sulle mie,una mano sulla mia guancia e l'altra sulla mia coscia.
La sento salire sempre di più, e ciò mi fa trasalire.
Con un rapido movimento lega le mie gambe attorno al suo bacino e lentamente si avvia nella sua camera, facendomi distendere sul suo letto.
Mi lascio trasportare dal momento sentendo i nostri cuori battere allo stesso ritmo mentre le nostre labbra si completano a vicenda, ma un senso di angoscia e paura si impossessa del mio corpo appena la mia pancia viene a contatto con la sua mano gelida.
Mi immobilizzo all'istante, mi allontano dal suo viso e guardo un punto fisso della stanza.
Giusto il tempo di ritornare alla realtà e riporto gli occhi su di lui, che osserva quel piccolo tratto di pelle che rende visibile la mia maglia sollevata di poco.
Con un gesto veloce riporto la maglia verso il basso, pregando che lui non abbia visto le cicatrici.
Il suo sguardo diviene improvvisamente preoccupato e sento il mio viso avvampare.
In questo momento vorrei nascondermi il più possibile in un angolino della stanza, soltanto per non avere i suoi occhi puntati addosso e per evitare quell'argomento.
I secondi che passano in questo silenzio tombale sembrano infiniti, ed io non so neanche se li abbia visti o meno.

"È già la seconda volta che..." la sua voce rompe quel silenzio tombale.

Mi alzo, mettendomi seduta e lui imita il mio gesto, sempre tenendo lo sguardo puntato sul mio corpo.

"La seconda volta che vedo quei segni" conclude, facendomi trasalire.

Angolo autrice**

Ehilà. Scusate per gli errori presenti nel testo.

Ve lo aspettavate? Federico scoprirà tutto? Chi lo sa🙄
Al prossimo capitolo, vi lascio con l'ansia come sempre💞

You take care of me. |Federico Rossi|Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora