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Anna's pov

"Dai ma ancora continui?" Sbuffo per l'ennesima volta.

Siamo ritornati all'appartamento, o meglio dire, Federico mi ha trascinata all'appartamento. Abbiamo anche lasciato Angel lì a parlare con William senza dirle che ce ne saremmo andati.

"Si, va bene?!" Urla.

Mi ha seguita fino in camera, ed ora è seduto sul mio letto a braccia conserte facendo il solito putiferio di cui lui ne è abituato.

"Dai, non posso neanche parlare con qualcuno ora?" Incrocio le braccia al petto e lo guardo.

Mi sta fissando con rabbia, ha la mascella serrata e non sta affatto scherzando, il suo sguardo mi fa rabbrividire.

"Cosa voleva dirti?" Cerca di tornare calmo con un lungo sospiro, e inizia a camminare avanti e indietro per la stanza. Come fa sempre quando è su tutte le furie.

"Ma che ne so. Ora calmati, sei fin troppo geloso." Lo guardo da seduta mentre continua a fare avanti e indietro con le mani nelle tasche. "Non stiamo neanch-" incomincio, ma appena mi rendo conto della frase che sta per uscire dalla mia bocca mi blocco all'istante.

È furioso, non voglio peggiorare la situazione.
Lo vedo sbarrare gli occhi, guardandomi.

"Lo so che non stiamo insieme." Conclude la frase al mio posto. "Tranquilla, puoi dirlo." Fa una risata nervosa. "Io non mi fidanzerò mai con te." Afferma, fermandosi d'un tratto al centro della stanza.

Spero sia la rabbia a parlare al suo posto, lo spero tanto.

"Non ti rispondo perché so che sei arrabbiato adesso, non sono parole che pensi veramente." Scuoto la testa, fissando i suoi occhi che continuano ad osservarmi intensamente e con disprezzo.

"Tu anche non vuoi essere la mia ragazza, quindi che problema ti creerebbe se lo pensassi davvero? " si siede improvvisamente sulla sedia della scrivania, proprio di fronte a me, e si tortura le dita nervosamente.

Per fortuna si è seduto, mi stava venendo il mal di testa ad osservarlo mentre si muoveva in quel modo.

"Va bene, continua la tua vita da stronzo, noi non saremo mai niente." Mi alzo dal letto e apro la porta, indicandogli di uscire.

Annuisce e si alza, andando via.

Chiudo la porta alle mie spalle e mi sdraio sul mio letto guardando il soffitto. Delle lacrime rigano le mie guance senza rendermene conto, io e Federico duriamo meno di un giorno, si vede che non siamo fatti per stare insieme. Abbiamo due caratteri totalmente diversi, come potrebbe cambiare per me? Io non sarò mai niente per lui.
Vuole continuare la sua vita, farsi tantissime ragazze ogni sera, ormai questa è la sua vita, Anna cosa ti aspettavi?
Pensavo davvero provasse qualcosa per me, come io provo qualcosa per lui.
Come ho fatto ad innamorarmi di lui?
È bastata soltanto una sua scenata per rovinare il rapporto di questi giorni, è andato tutto all'aria, completamente tutto. Dopo queste frasi mi ha spiazzata, sul serio, posso continuare a sperare che sia stata la rabbia a parlare al suo posto, ma in realtà dentro di me so che era semplicemente la verità e ciò che pensava davvero.

****
"Posso?" Sento la voce femminile di Angel dietro la porta.

"No" rispondo.

Sono ancora sul mio letto, sdraiata, con un cuscino che mi copre la testa, anche se ormai è diventato nero per il trucco colato.
Sento la porta spalancarsi lo stesso e in un secondo il materasso sotto di me si abbassa.

"Sei chiusa da ore qui dentro" mi accarezza i capelli.

"Avevo detto di non entrare, Angel." Rispondo, con voce spezzata dal pianto.

"Federico è chiuso nella sua stanza da ore, come te." Mi informa. "Mi vuoi spiegare cosa è successo tra voi?"

"Mi ha detto che non vuole stare con me e robe varie, tutto questo indovina perché? Perché mi ha visto mentre parlavo con Justin!" Strillo, alzandomi a sedere per parlare meglio con Angel.

"Allora, prima cosa togliti questo trucco colato dalla faccia" mi passa un fazzoletto. "Seconda cosa, non sono cose che pensa sul serio, perché io vedo come ti guarda."  Sorride accentuando le sopracciglia.

"No, tu non capisci." Scuoto la testa facendo una risata nervosa.

"No Anna, sei tu che non capisci. Era accecato dalla gelosia, non pensa quelle cose, davvero."

All'improvviso la porta si spalanca di nuovo e mi copro la testa con il cuscino, nessuno deve vedere le condizioni in cui sono ora.

"F-Federico" balbetta Angel. Ora ho la certezza che è lui. "Stavo per andarmene." Sento la mano di Angel che prima mi stava accarezzando il braccio bloccarsi e un secondo dopo i suoi passi si allontanano, mentre sento altri passi avvicinarsi.

Trascina la sedia accanto al letto su cui sono sdraiata e si siede, sospirando.

"Penso sia il caso di parlare" incomincia. "Di noi due intendo.." precisa.

Per fortuna in questo momento non può vedere la mia faccia, si spaventerebbe vedendo il mio trucco colato. Ormai sono un panda, o anche peggio.
Non rispondo e aspetto che sia lui a parlare.

"Mi guardi almeno e togli questo maledetto cuscino dalla faccia?" Sbuffa.
"Mi rispondi?" Continua. "Cazzo, Anna per favore." Sento le sue mani su di me e in un secondo mi toglie il cuscino dal viso ma le mani prendono il suo posto.
"La smetti di coprirti?" Chiede seccato. "Devo parlarti ma non vorrei farlo non guardandoti."

"Vattene." Riesco a dire.

"No, non me ne vado." Afferma. "Ora togli quelle maledette mani dal viso e parliamo, come persone normali."

Mi sento afferrare le mani improvvisamente e mi arrendo, facendo notare anche a lui il mio viso completamente nero rigato dalle lacrime.

"Okay adesso va meglio." Mormora.

Cioè, possibile che non abbia fatto un commento sulla mia faccia orrenda?

"Cosa vuoi?" Chiedo sbuffando.

Alza lo sguardo su di me, incastrando i suoi occhi nei miei.

"Non mi guardare." abbasso lo sguardo.

"Perché no?" Ride.

"Sono in condizioni pessime e mi bruciano gli occhi."
Mi osserva per un attimo e prende i fazzoletti dal comodino, porgendomene uno.

"Che bel panda." Ride.

"Ecco, lo sapevo." Scoppio a ridere.

"Almeno hai smesso di piangere." Sorride e prende un fazzoletto dal comodino. Inizia a pulire tutto il trucco colato per via delle lacrime causate dalle sue parole. All'improvviso scoppio a ridere vedendo la sua faccia molto attenta nel pulirmi.

"Cosa c'è da ridere?" Chiede.

"Niente sei buffo." E scoppiamo a ridere insieme.

Angolo autrice**

Buonaseraa 💞

Mi stava passando per la mente l'idea di un gruppo whatsapp per conoscerci meglio e anche per news e altro!

Quante persone entrerebbero?
Vi farò sapere più dettagli in seguito.

You take care of me. |Federico Rossi|Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora