Anna's pov
Sento il suo sguardo fisso su di me.
"Ti ho detto non ti muovere." Ripeto.
"Eh ti pare facile?" Dice alzando il tono di voce.
"Dai fra poco non soffrirai più." Ridacchio appoggiando il cotone sulla ferita e tamponando pian piano.
"Perché mi stai aiutando se mi odi?" Chiede.
"Ti odio solo quando litighiamo."
"Cioè sempre" ride.
Dopo quello che mi ha raccontato Federico, dovrei odiarlo ancora di più, e invece no, non è così. Non capisco neanche il perché.
Mi ha detto che è un criminale, che fa parte di una gang, ma nonostante ciò non riesco.
In momenti come questi soprattutto, sento che nonostante tutto a lui ci tengo, e gli voglio bene. Il suo sorriso è contagioso, e quando lui sorride non posso fare a meno di sorridere insieme a lui."Perché sorridi? A che pensi?" Mi chiede all'improvviso.
"A niente." Mento.
Si, stavo pensando a lui.
Non riesco comunque a capire il carattere di Federico. Le sue parole quando disse a Benjamin che non contavo niente per lui, che ero solo una ragazza presuntuosa, quelle erano parole che pensava veramente?
Io anche dico che è un ragazzo antipatico e insensibile, ma io so che ha anche tanti pregi.
Quando sono con lui nella mia testa ci sono miliardi di pensieri contraddittori, ed io davvero, da una parte vorrei non se ne andasse mai e dall'altra vorrei se ne andasse all'istante.
Da una parte quel Federico geloso mi fa impazzire, e dall'altra parte Federico geloso non esiste perché penso che per lui sia solo uno stupido gioco."Oh bimba hai finito?" Chiede facendo delle smorfie per il dolore.
Ancora non capisco il perché di questo "bimba", è dal primo giorno in cui l'ho visto che mi chiama in questo modo."Ho finito." Mi allontano da lui. "Vado in cucina" dico mentre mi avvio alla porta.
Lui mi afferra il polso e mi fa girare di nuovo.
"Tu non vai da nessuna parte, siediti. Credi che io mi sia già dimenticato?" Chiede.
"Di cosa?"
"La solita finta tonta. Prima avevi promesso una cosa, ricordi?"
Cavolo, ma non si dimentica niente? Io già mi ero dimenticata del tutto."Ah si." Abbasso lo sguardo.
Dovrò cercare di non piangere adesso, sarà dura, quando parlo di mio padre e quando ricordo l'incidente, scoppio a piangere subito."Dai su.." mi fa sedere accanto a lui, e mi prende la mano.
Rimango fissa a guardare il pavimento, cercando le parole giuste per affrontare l'argomento che ancora oggi mi provoca tanto dolore. Gli avrei detto della morte di mio padre, ma non di me."Anni fa, quando io avevo 16 anni, mio padre morì in un incidente stradale.." cerco di trattenere i singhiozzi. "È per questo che siamo ritornate a Los Angeles io e mia mamma. All'inizio abitavo a Los Angeles già da piccola, poi ci siamo trasferiti a Napoli e adesso siamo di nuovo qui." Spiego.
"Anna, mi dispiace tanto."
Sento le sue braccia avvolgermi, mi sento così bene adesso."Devi essere forte piccola, lo so che è come se una parte di te se ne fosse andata per sempre, e so che è difficile ma riuscirai ad andare avanti, e ci riuscirai grazie alle persone che ti amano e che ti sono sempre accanto." Dice mentre mi lascia dei piccoli baci tra i capelli.
Angolo autrice***
No ok sono troppo carini, sclero per la mia stessa storia ahahahah
Cosa ne pensate?
In pochi giorni siamo quasi arrivati anche a 2000 visualizzazioni, grazie.❤️
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You take care of me. |Federico Rossi|
Fanfiction{COMPLETATA} La morte del padre l'ha resa fredda e distaccata col mondo intero. Anna,afflitta dal dolore, ritorna nella sua città natale, Los Angeles, qui sarà travolta da un uragano di emozioni, causate da due occhi color mare e velati da un pass...