Anna's pov
Trascorrono i giorni, mi sono licenziata dal posto di lavoro ed ora vivo insieme a mia madre.
Non aveva senso restare lì, diventavo sempre più acida, nervosa, me la prendevo con il mondo intero solo per la sua mancanza che si sentiva ogni singolo istante, tanto da farmi impazzire.
La mia più grande paura era di perderlo, ed ora la mia paura è diventata realtà, l'ho perso, per colpa mia.
Passo le giornate stesa sul mio letto, con le cuffiette alle orecchie e ascoltando le canzoni che mi riportano a lui, come ogni cosa d'altronde.Ma continuo a sperare che questo sia soltanto un incubo, che l'indomani mi sveglierò e sarà ancora al mio fianco, che mi stringerà come al suo solito sussurrandomi il suo bimba che ho sempre odiato ma che ora mi manca da morire.
Ed ora, quanto tempo ci metterò a dimenticarti?
Mentre tu mi avrai dimenticata, messa già in un angolo del tuo passato.."Tesoro..c'è Benjamin" fa capolino mia madre nella stanza. "Per qualunque cosa, sono giù." si scosta lasciando entrare la figura del moro alle sue spalle.
"Hey" accenna un sorriso quest'ultimo, avvicinandosi al mio letto sul quale sono seduta. "come stai?"
"Benjamin, secondo te?" faccio una risatina nervosa.
Perché ora vorrei piangere, urlare, ma non lo faccio. Non riesco.
Sono abituata a tenermi tutto dentro, dentro sto scoppiando e vorrei raggiungerlo, abbracciarlo, vorrei dirgli quanto è importante per me e quanto stupida io sia stata."So che è dura ma..." fa per dire ma lo interrompo all'istante.
"Per favore dimmi dove si trova, ho bisogno di vederlo..."
Ho sbagliato.
I suoi sbagli durante il nostro rapporto non sono niente a confronto con il mio, ho pensato che il nascondergli l'identità di sua madre fosse la scelta migliore, ho pensato che dovesse essere lei stessa a dirgli una cosa così importante.
Se potessi ritornare indietro rimedierei al mio sbaglio ma ora è troppo tardi..."Anna sai quanto ti voglio bene, sai che odio vederti in questo stato ma devo rispettare Federico, lui non vuole vederti.." sussurra l'ultima frase con un suono quasi impercettibile e abbassa lo sguardo, distogliendolo dai miei occhi che lo osservano in modo spento.
"Ma io si cazzo!" urlo, sollevandomi di scatto.
"Sono passati quindici giorni, Anna ragiona! Gli hai nascosto chi fosse sua madre ed ora pretendi di vederlo ora? In questo istante? Dagli tempo, porca troia!" sbotta, urlando a sua volta.
Faccio per parlare ma la voce mi si blocca in gola, osservo il suo viso mentre mi sputa in faccia la realtà e quasi sento il mondo crollare sulle mie spalle.
È davvero andata così. Se n'è andato, dovrò farmene una ragione.
"Non dico che non lo rivedrai più, lo rivedrai quando e se lo vorrà lui..." abbassa la voce e l'addolcisce, quasi in colpa.
"Lui non vorrà rivedermi." affermo, schietta.
I miei occhi impenetrabili, privi di emozione, lo osservano mentre cammina per la stanza, proprio come faceva lui.
"Federico cammina per la stanza quando ha troppi pensieri per la testa o quando è nervoso." affermo. "Quindi siediti, per favore." seguo i suoi movimenti mentre compie ciò che ho appena detto.
"Va meglio così?" chiede, seduto accanto alla scrivania.
Annuisco semplicemente e passano vari secondi prima che uno dei due riprenda il discorso.
"Comunque non voglio che tu ci stia male, non lo voglio affatto..." sospira. "Stai mangiando?" chiede, subito dopo.
"Si che sto mangiando, anche Angel mi fa sempre questa domanda, vi siete messi d'accordo?"
"Nessun accordo, evidentemente non sono l'unico a notare i chili che hai perso." si solleva in piedi. "Tua madre mi ha detto che non stai mangiando, non mentirmi." mi rimprovera con tono autoritario. "Vado a prendere qualcosa, torno subito." afferma prima di scendere le scale del mio lungo corridoio.
Osservo la sua figura mentre si allontana e resto nuovamente sola in questa stanza piena di quei ricordi che ora mi stanno soffocando.
Mi avvicino alla nostra foto appesa alla parete, è lì puntata verso di me, che forse dovrei buttare ma non lo farò mai.
Il giorno prima che lui mandasse in ospedale Teodor facemmo questa foto, prima di scomparire quei due maledetti giorni che per me sono stati un inferno.
Ed è la sensazione che oggi sto provando, mi sento vuota proprio come allora."eccomi!" compare nuovamente la figura del moro, distraendomi da ogni pensiero. "Ecco il tuo panino con tonno, fatto con le mie manine."
"Sicuro che non vuoi avvelenarmi?" chiedo, abbozzando un sorriso.
"Quanto sei scema" ride, scuotendo la testa. "No, non voglio avvelenarti tranquilla." aggiunge.
Mi siedo sul letto con lui al mio fianco ed inizio a mangiare il panino, contro ogni voglia.
"Vuoi fare un giro dopo? non esci di casa da quindici giorni..." mi propone.
"mi porti da lui?"
"Sei sempre la solita testarda." sbuffa. "Ti porto ovunque, ma non da lui." continua.
"allora resto qui, grazie del pensiero." rispondo ironicamente.
"Ti andrebbe di andare al mare?" chiede, nuovamente.
"No Ben, voglio stare qui."
"E da Angel? Vuoi andare a trovarla? Mi dice spesso che le manchi" insiste.
Sa quanto odio quando fa in questo modo, eppure lui continua."Angel è venuta ieri a trovarmi quindi non dire cazzate, resto qui." do un morso al panino e continuo ad osservarlo minacciosamente.
"Tu vieni con me, o con le buone o con le cattive." mi punta il dito contro mentre io assumo un'espressione confusa.
"Ma secondo te uscendo cambierà qualcosa? Se vuoi davvero farmi del bene devi portarmi da lui!" sbotto, alzando il tono di voce. "Mi è passata anche la fame." mi sollevo per posare il panino sulla scrivania e mi rigiro verso di lui a braccia conserte. "Allora? mi ci porti?"
Il suo viso assume un'espressione pensierosa, sta riflettendo sulla scelta giusta da compiere.
"Devi assolutamente mangiare ora, dopo ti dirò dove si trova, intesi?" sospira, prendendo il suo cellulare tra le mani. "non ho altra scelta ma non dire che te l'ho detto io!" mi guarda in cagnesco.
"Ti amo!" gli salto addosso e lo abbraccio forte. "Grazie Benjamin." sussurro al suo orecchio.
Non so proprio come farei senza di lui.
"Mi piace più il Federico quando sta con te, per questo motivo spero si risolva tutto al più presto." mormora tra i miei capelli.
E davvero lo spero anche io.
Le mani strette.
I baci.
Il suo profumo.
Le sue urla.
Le lotte.
I respiri.
I "ti amo" sussurrati.
Mi manca fottutamente.Angolo autrice ***
buongiorno bimbe!
come state? non ci sentiamo da un po'!Quanto sono dolci Benjamin e Anna? Amo la loro amicizia! ❤️
E tra Anna e Federico? come reagirà lui rivedendola?
alla prossima ❤️
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You take care of me. |Federico Rossi|
Fanfiction{COMPLETATA} La morte del padre l'ha resa fredda e distaccata col mondo intero. Anna,afflitta dal dolore, ritorna nella sua città natale, Los Angeles, qui sarà travolta da un uragano di emozioni, causate da due occhi color mare e velati da un pass...