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Anna's pov

Angel si muove a ritmo di musica al centro del locale, muove i fianchi sotto lo sguardo di Benjamin che la osserva con occhi spalancati.
Barcolla ogni tanto e lui ha le braccia in avanti pronto a prenderla nel caso perdesse l'equilibrio.

"Perché stai lì a bere? Vieni a divertirti!" Sbotta Angel, afferrandomi per il braccio.
Barcollo per alcuni metri, arrivando al centro del locale.

"Hai bevuto anche tu?" Mi chiede Benjamin, con sguardo furioso.

Inizio a ridere come una matta ed inizio a ballare sentendo l'adrenalina scorrere lungo le vene.
D'improvviso sento una presa salda sul mio braccio, ma continuo a ridere istericamente non pensando minimamente alla persona che ora mi sta trascinando in qualche posto a me sconosciuto.
La presa diviene più allentata e riesco a riconoscere il suo viso, anche se la mia vista è leggermente offuscata.

"Anna, cosa stai facendo?"

"Justin!" Esclamo. "Mi sto divertendo!"
Mi volto verso Benjamin che ci osserva con sguardo corrucciato, avete presente i bodyguard? Ecco, Ben è peggio.
Benjamin sposta lo sguardo tra la folla, ma non sono lucida per capire chi sta guardando.

"la mia fidanzata è così desiderata tanto da dovermi preoccupare anche di andare al bagno?" La voce di Federico sovrasta la musica che risuona nel locale.

"Non dovresti lasciare sola la tua fidanzata da ubriaca." Sbraita l'altro, sfidandolo.

Riesco a percepire la rabbia di Federico dai suoi occhi che scrutano attentamente la figura di Justin e dalle sue mani racchiuse in due pugni lungo i fianchi.

"Chi ti dice che era sola?"
Mi ritrovo per l'ennesima volta in questa situazione, però ora non capisco nulla, ho la testa invasa da mille pensieri e mi ritrovo a ridere senza un valido motivo.
"Anna andiamo a casa, hai bevuto troppo." Mi afferra il braccio Federico, ma involontariamente inciampo, aggrappandomi alla sua camicia.

"Anna domani quando sarai più lucida ti dirò ciò che dovevo dirti questa sera, ora anche se te lo dicessi non ricorderesti nulla domani mattina." Ridacchia Justin, osservando il mio essere così malandato.

"Cosa dovresti dirle domani mattina?" Replica Federico, con un sopracciglio inarcato.

Sono ancora aggrappata alla sua camicia e lui mi tiene per i fianchi pensando che io potessi perdere l'equilibrio.

"Mh, Rossi non essere geloso." Lo prende in giro.

Si avvicina Benjamin insieme ad Angel, lui non ha smesso di fissarci neanche per un secondo.

"Federico andiamo a casa." Intima Ben.

"Non farmi perdere la pazienza, Justin." La voce roca di Federico mi fa trasalire, noto negli occhi di Justin molta incertezza ma cerca comunque di non risultare intimorito agli occhi del biondo.

"Federico, per favore." Lo richiama Ben.
Federico squadra la figura di fronte a se e con un'ultima occhiata fulminea si dirige verso l'uscita del locale ancora con me stretta al suo petto.
***

"Non ti azzardare a vomitare nella mia macchina" mi avverte per l'ennesima volta il biondo mentre guida verso l'appartamento.

"Ma dai, sei sempre così arrabbiato." Scoppio a ridere. "Non mi viene da vomitare comunque, puoi stare tranquillo papà."

"Da sobria sei difficile da sopportare, figurati ora." Sbuffa e tenta vanamente di restare serio, ma un sorriso sul suo volto inganna le sue intenzioni.

"Oh Rossi Rossi Rossi" Dico con voce cantilenante. "Tu non ammetti che senza di me saresti perso." Imito una risata malvagia, tipico da film horror.

Lui scuote la testa, ridacchiando.

"Fe! Guarda l'albero!" Esclamo, posando la fronte contro al finestrino.

Lui lancia un'occhiata fuori.
"Che hanno gli alberi?" Chiede, corrugando la fronte.

"Sono verdi, anche io ho una maglia verde a casa.." rifletto a voce alta. "allora assomiglio ad un'albero!"

"Anna, ti prego, chiudi quella bocca."

"Tu oggi hai la camicia bianca, assomigli alle nuvole" continuo. "Comunque con questa camicia sei tremendamente sexy." Mi mordo il labbro, osservandolo.

"Oh." Dice sbalordito. "Davvero?" Si volta per un secondo verso di me con un ghigno sul viso. "E sentiamo, cos'altro pensi di me?"

"Penso che sei una persona violenta però sei sexy anche da violento. Sei proprio come le nuvole." Sorrido titubante.

"Assomiglio alle nuvole, capisco." Inarca le sopracciglia mentre scuote la testa divertito.

"Ebbene sì, sorpreso?"

"Niente affatto, tutti mi avvertono di questa mia somiglianza alle nuvole." Dichiara, ridendo.

**
"ho sonno Fe, siamo arrivati a casa?" Chiedo dopo cinque minuti.
Sbadiglio rumorosamente e appoggio la testa al sedile, chiudendo lentamente gli occhi.

"Dormi, almeno chiuderai il becco."

"Aspetta!" Quasi urlo, facendolo sobbalzare.

"Anna, tu stai male, dormi."

"No davvero, devo dirti la verità." Rido istericamente.
Ciò attira l'attenzione di Federico, che mi lancia un'occhiata per poi riportare gli occhi davanti a sé.

"A cosa ti riferisci?" Chiede.

"Oggi io ed Angel non parlavamo di Kate idiota!" Continuo a ridere istericamente. "Justin mi aveva mandato un messaggio con su scritto che voleva vedermi stasera per dirmi qualcosa!" Esclamo, battendo le mani come i bambini.

Stringe forte le mani sul volante, facendo diventare le nocche bianche.
Fa una frenata brusca e sento un vuoto allo stomaco ma nonostante ciò continuo a ridere mentre il suo sguardo è diventato freddo e severo.

"Cazzo, quanto mi fai incazzare." Afferma, serio. "Dormi, ne parleremo domani." Continua.

"Ti amo anche io." Riappoggio la testa sul sedile e in pochi secondi cado in un sonno profondo.

Angolo autrice***

Ciao cucciolee
Non è uno dei miei periodi migliori perciò sono un po' inattiva, scusatemi!
Non so più come gestire la storia, sono troppo impegnata per il momento perciò non scrivo da mesi e mesi..

You take care of me. |Federico Rossi|Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora