Anna's pov
Mi sveglio a causa dei forti rumori provenienti dalla camera di Federico, sarà sicuramente uno dei suoi allenamenti mattutini.
Mi sollevo dal divano, guardo l'orologio alla parete che segna le 8:20.Cazzo, sono di nuovo in ritardo.
Entro nella mia stanza, afferro vestiti a caso dal mio armadio e mi precipito sotto la doccia.
"Buongiorno!" la porta del bagno si spalanca e d'istinto scosto la tenda della doccia, osservando la figura appena entrata.
"Angel!!" urlo, scossa. "Che ci fai qui?" chiedo.
"Hai fatto tardi." si appoggia al lavandino a braccia conserte. "Di nuovo." aggiunge, osservandomi con disappunto.
"Si lo so, scusami!!" chiudo la tenda e riprendo a insaponarmi. "Ieri volevo aspettare Federico e ho fatto tardi, non capiterà più, promesso."
"Inventa poche scuse, signorina" mi rimprovera. "Ti aspetto in cucina." mi informa, richiudendosi la porta alle sue spalle.
Esco dalla doccia, mi lavo i denti e dopo essermi finalmente vestita aggiungo l'eye-liner, il mascara e concludo il tutto lasciando i capelli mossi ricadermi sulle spalle.
Raggiungo la cucina, Angel è intenta a mangiare i biscotti mentre Federico è seduto sul divano e digita velocemente sul suo cellulare, mentre alcune goccioline di sudore scivolano ancora dalla sua fronte."Federico!" quasi urlo, lo guardo con un cipiglio sul volto e al contempo lui sgrana gli occhi.
"Per quale motivo stavi dando a pugni il tuo sacco da boxe precisamente alle..." fingo di rifletterci. "alle 8:20 di mattina?" concludo, inarcando un sopracciglio.
"Non riuscivo a dormire..." spiega. "Comunque dobbiamo parlare." mi fa segno di sedersi accanto a lui.
"Non ora! Davvero Federico, sono in ritardo già di 30 minuti." mi avvicino a lui, posizionandomi tra le sue gambe. "Appena ritorno dalle lezioni avremo tutto il tempo per parlare, ok?" gli lascio un bacio sulle labbra prima di precipitarmi alla porta seguita da Angel. "Anche perché devi spiegarmi cosa hai fatto ieri fino alle 3 di notte!" aggiungo, chiudendo la porta alle mie spalle.
****
Cammino tra i corridoi del college con in mano i libri del corso appena concluso di letteratura.
Vorrei andare a casa al più presto, ho bisogno assolutamente di riposare.
La vita scuola-lavoro sta diventando più faticosa del previsto, non ho più tempo per me, passo la maggior parte del tempo a studiare o scattare."Eccoti!" sento una voce alle mie spalle, mi volto incrociando gli occhi di Justin che mi scrutano l'intera figura.
"ciao Justin" gli rivolgo un sorriso.
"Come stai? Dopo ciò che è successo ieri mi aspettavo di vederti diversamente o di non vederti proprio.." abbassa lo sguardo.
"Non so di cosa tu stia parlando." rido nervosamente, mentre il suo viso assume un'espressione confusa.
"Cazzo, pensavo lo sapessi...ne parlano tutti! Stamattina è stato trasmesso in tutti i telegiornali." tira un sospiro. "Perché non mi sto mai zitto?" continua, portandosi la mano sulla fronte.
"Per favore continua, dimmi tutto" biascico, scossa.
E subito i miei pensieri ricadono su di lui.
Cosa avrà fatto questa volta?"Si tratta del tuo ragazzo. Ieri è stato ucciso il direttore di una banca americana, è stato arrestato il colpevole ma le voci di corridoio dicono che Federico era presente ieri sera, non si sa bene il motivo." si morde il labbro nervosamente. "Non stava a me dirtelo, scusam-"
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You take care of me. |Federico Rossi|
Fanfiction{COMPLETATA} La morte del padre l'ha resa fredda e distaccata col mondo intero. Anna,afflitta dal dolore, ritorna nella sua città natale, Los Angeles, qui sarà travolta da un uragano di emozioni, causate da due occhi color mare e velati da un pass...