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Anna's pov

Lo guardo sorridere e divento improvvisamente paonazza in viso.

"Una bimba imbarazzata." Sghignazza.

"Dai smettila." Nascondo il viso tra le mani, ora sono più che imbarazzata.
Sento le sue braccia avvolgermi e il suo viso avvicinarsi sempre di più.

"Dopo devo fare una cosa." Mi sussurra all'orecchio.

Mi volto a guardarlo con aria preoccupata, provocando la sua risata.

"Che stai pensando?" Mi chiede, ancora ridendo.

"Cosa devi fare?" Rispondo con un'altra domanda.

"Ho fatto prima io la domanda." Replica, fulminandomi con lo sguardo.

"Non sto pensando a nulla, cosa potresti mai voler fare?"

"Tante cose." Ghigna.

"Federico..." lo richiamo, usando un tono di avvertimento.

"Non ho detto nulla, tu pensi sempre male, falsa innocentina." Dice, sussurrandomi le ultime due parole al mio orecchio.

"Con un tipo come te accanto, è difficile non pensare male." Ridacchio.

"Ah, davvero?" continua a sorridere maliziosamente.

"Cretino che sei." Affermo, voltando lo sguardo verso il cielo.

"La pagherai."
Ad un tratto mi ritrovo sdraiata sull'erba, con il vestito che fra un po' lascia scoprire tutto e Federico sopra di me.

"No aspetta, cos-" inizio, ma mi interrompo appena sento le sue dita solleticarmi i fianchi.
"Federico!"
Inizio a ridere, dimenandomi dappertutto e cercando di scostare le sue mani dal mio corpo.
"F-Federico smettila." Ordino appena trovo la forza per poter parlare.

"Va bene, la smetto."
Rallenta la presa sui fianchi e ritorna al suo posto, liberandomi dal suo peso.
Tiro un sospiro di sollievo e riaggiusto il vestito, coprendomi le gambe il più possibile.

Restiamo entrambi in silenzio a guardare ciò che appare davanti ai nostri occhi, un posto in cui si vede così bene il cielo nella sua immensità non l'avevo mai visto.
Essere qui insieme a lui, sotto questo cielo, non potevo desiderare di meglio.
Ogni tanto guardo con la coda dell'occhio Federico che mi osserva sorridendo e non c'è niente di più bello, sapere che il motivo del suo sorriso in questo caso sono proprio io.

"Fe" richiedo la sua attenzione, fissandolo.

"Dimmi" dice rivolgendomi lo sguardo.

"Perché avevi paura di innamorarti?" Chiedo.

È la domanda che volevo fargli già da prima, ma non ho avuto modo.

Lo sento sospirare rumorosamente e abbassa lo sguardo, puntandolo sull'erba.

"Sai vero che sono cresciuto solo?" Chiede.

"Si, me ne hai parlato.." mormoro. "È per questo?" 

"Sono stato abbandonato da tutti, ho avuto soltanto una ragazza in tutta la mia vita ed è dovuta partire quindi non l'ho più vista. Sono partiti tutti, mio padre, mia madre, la mia ex ragazza..."

Lo guardo intensamente, il suo sguardo è diventato improvvisamente triste, quasi assente.

"Mi dispiace così tanto."
Abbasso lo sguardo, forse non avrei dovuto fare quella domanda.

"Non lo farai anche tu, vero?" Mi chiede all'improvviso prendendomi alla sprovvista.
Mi volto a guardarlo con gli occhi serrati.

"No, assolutamente no." Affermo, appoggiandomi con la testa sulla sua spalla.

Sollevo la testa sentendo i suoi occhi puntati su di me e lo guardo, a pochi centimetri dal suo viso.
"Quanto mi fai star bene" mormora, avvicinandosi sempre di più.

Mi scruta le labbra socchiuse.
Sto per parlare, ma vengo interrotta dal lui e socchiudo nuovamente le labbra.

"Sh" bisbiglia.
Con una mano mi accarezza i capelli e dopo pochi attimi le nostre labbra si incontrano, ancora una volta.
Mi fa sedere sopra di lui e continuiamo a baciarci per minuti che sembrano un'eternità.

Io ho capito com'è davvero Federico. Lui ha sofferto tanto in passato, non ha avuto una vita semplice ed ora si è creato una corazza per paura di soffrire nuovamente.
Lui in realtà è un ragazzo favoloso, si è fatto aiutare, si è aperto con me e di questo ne sono felicissima. Aveva soltanto bisogno di qualcuno che spezzasse la sua corazza.

"Hai fame?" Mi chiede improvvisamente appena le sue labbra si allontanano dalle mie.

Il mio stomaco sta brontolando già da un po', ma non me ne ero resa conto essendo troppo coinvolta da quel momento così piacevole.

"Si, un poco." Ridacchio.

"Andiamo, ti porto a mangiare qualcosa."
Si alza scrollandosi l'erba dai jeans.

Faccio lo stesso, buttando via le pietre e l'erba rimaste incastrate tra le mie dita.
Alzo lo sguardo verso il suo viso, notando la sua espressione corrucciata.

"Cosa?" Chiedo, non riuscendo a capire.
I miei occhi ricadono verso il basso, e osservo la sua mano tesa verso di me.

"Vieni allora?" Sorride, addolcendo il suo sguardo.

"Andiamo."
Gli afferro la mano e ci dirigiamo verso la sua auto a passi svelti.

"Cosa vuoi mangiare?" Mi chiede una volta arrivati alla sua Audi.

"Ho voglia di gelato." Dichiaro.

"Lo sapevo." Scuote la testa divertito.
Cosa c'è di male? Io ormai vado avanti con gelati, mi nutro solo di quelli.

"Non capisco come tu faccia ad essere magra nonostante tutti quei gelati che mangi al giorno." Continua, sghignazzando.

Lo ammetto, ogni giorno mangio un gelato, soprattutto quando ho Netflix davanti.

"Potrei dire la stessa cosa di te, mangi più di me e sei magro."

"Non è vero, mangi più tu." Replica, fingendosi offeso.
****

Abbiamo preso il gelato, però l'abbiamo messo nella vaschetta per poterlo portare anche a Ben ed Angel. L'idea è stata mia di portarlo anche a loro, sono troppo gentile.

"Sei felice ora?" Mi chiede Federico mentre guida per tornare all'appartamento.

"Ovviamente si! Troppo!" Esclamo, con il tono di voce di una bambina felice.

Angolo autrice**

Ciao bimbe!

Scusatemi innanzitutto per gli errori presenti nel capitolo,

Inoltre, in questi giorni sto aggiornando pochissimo e soprattutto sto scrivendo pochissimo, non scrivo da più di due settimane.
Spero di riuscire a recuperare il tempo perso durante le vacanze di Natale, lo spero tanto.
Perdonatemiii

You take care of me. |Federico Rossi|Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora