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Anna's pov

Sono passati due giorni, due fottuti giorni.
Di Federico non ho notizie, non chiama e non si è presentato all'appartamento neanche per dormire.
Benjamin è qui, ma non proferisce parola.
Ho cercato di farmi raccontare qualcosa, gli ho chiesto cosa ha fatto Federico a quel ragazzo, lui ha alzato la voce contro di me intimandomi di stare in silenzio.
In questi giorni il tempo sembra infinito, le ore non passano, è come se tutto si fosse fermato.
Ho soltanto voglia di piangere e di sfogare tutta la rabbia che ho dentro, ma ormai ho finito anche le lacrime.

"Anna, posso?" Angel fa capolino nella stanza sorridente ma il sorriso sul suo volto scompare appena nota il mio viso in lacrime. "Piccola mia..." si avvicina e mi stringe tra le sue braccia.

"Angel, non riesco a non pensare ad altro" singhiozzo.

"Ora ascoltami.." mi prende il viso tra le mani fissando le mie iridi. "Federico ritornerà, ne sono certa, ma tu non dovrai mostrarti debole ai suoi occhi, caccia fuori il carattere Anna, sii stronza, non può andarsene e tornare come se nulla fosse. Intesi?"

"Lo so, non può, ha sbagliato lui.." mi asciugo velocemente le lacrime che rigano le guance.

"Esatto, comunque ciò che ti ha detto Kate è tutto vero ma sta a te valutare la situazione, ora non farti influenzare dal passato ma pensa soltanto alla tua esperienza insieme a lui, basati su fatti accaduti a te e non ad altri, poi sta a te decidere se fidarti o meno di lui. Sparire per due giorni senza motivo è assurdo, quindi prima di chiarire con lui ripensaci più volte, fatti rispettare."

"Ma tornerà secondo te?" Domando con voce spezzata.

"Ne sono certa, dovrà tornare per forza, deve concludere il college. Benjamin mi ha detto che sta bene, lui sa dov'è, ho provato a farlo parlare ma è inutile." Abbassa lo sguardo puntandolo al pavimento. "Gli ho detto di provare a farlo ritornare qui e ha annuito solamente." Spiega.

"Devo continuare a mandargli messaggi secondo te?" Domando portando due dita alla tempia.

"se non ha risposto fino ad ora non credo ti risponda." Scuote la testa pensierosa. "Però fai comunque ciò che ti senti."

Il display del mio iPhone si illumina mostrando il nome di mia madre e mi affretto a rispondere, l'avevo chiamata prima per informarla del lavoro offerto da Justin ma era a lavoro quindi ho dovuto aspettare che lei tornasse a casa.

"Mamma!" Rispondo portando il cellulare all'orecchio.

"Tesoro, è successo qualcosa?" Chiede con tono preoccupato.

Ma no, è successo soltanto che mi ha offerto un lavoro la persona che il mio "fidanzato" schifa con tutto se stesso, ah  e dimenticavo una cosa, il mio "fidanzato" non si presenta a casa da due giorni.

"Si mamma, un mio amico mi ha offerto un lavoro come modella!" Esclamo euforica.

Dall'altra parte c'è silenzio per qualche secondo ma poi la voce squillante di mia madre prorompe nei miei timpani.

"Mio Dio! Dici davvero!?" Urla gioiosa. "Sono contentissima per te!" Continua. "Ma...con il college?" Chiede.

Angel è intenta a digitare sul suo cellulare e ogni tanto mi lancia qualche occhiata ascoltando attentamente la conversazione.

"Ehm si, ecco...già mi ha informata del set fotografico che dovrò fare e sarebbe tra qualche ora, ma non so se accettare o meno!" Dico con voce belante. "Mamma sono così in ansia!" Mi porto una mano sul viso frustrata.

Angel alza lo sguardo dal display del cellulare e mi fulmina con lo sguardo. È da giorni che mi ripete di dover accettare assolutamente l'offerta di Justin, lei pensa sia un'occasione imperdibile per me.

"Ma ovviamente devi accettare..." sospira. "L'unico problema è che non è un lavoro facile, dovrai viaggiare molto" afferma. "Ma comunque tu provaci, è il tuo sogno da sempre, non puoi perdere un'occasione del genere." Conclude.

"Accetterò la sua proposta allora." Faccio un lungo sospiro.

Angel sgrana gli occhi e immediatamente sul suo viso compare un'enorme sorriso.

"Mamma ora devo andare, ti chiamerò appena potrò." Sorrido inconsciamente.

"Ciao tesoro, ti voglio bene." La sento dire prima di riattaccare.

A volte mi capita di pensare al mio rapporto con mia madre e penso a quanto sia cambiato di anno in anno, fino a qualche mese fa le nostre conversazioni riguardavano soltanto i miei attacchi di panico ed ora invece questi discorsi li riprendiamo raramente.
Lei pensa che io abbia ormai girato pagina, non posso negare che la presenza di Federico, Angel e Benjamin mi abbia aiutato tantissimo ma qualche volta i ricordi del passato si fanno strada nella mia mente.
***

"Anna devi stare tranquilla!" Mi ripete Angel. "Sei bellissima." Sorride soddisfatta.

Sto per andare al mio primo set fotografico, come potrei essere tranquilla? L'ansia mi sta divorando, mi guardo e riguardo allo specchio, sono pronta per questa nuova esperienza?
Riuscirò a realizzare il mio sogno, non posso ancora crederci.

"Ann-" Benjamin spalanca la porta e si immobilizza sulla soglia. "Dove devi andare?" Chiede riferendosi al mio abbigliamento.

"Lo avresti saputo se solo avessi avuto più tempo per me in questi giorni." Sbraito guardando altrove, non parlo con lui da tantissimi giorni, ha sempre tanti impegni e mai tempo per me.

"Ehm si, hai ragione." Si porta una mano alla tempia. "Ho avuto molto da fare." Avanza verso di me e si ferma al mio fianco osservando la nostra figura riflessa allo specchio.

"Io anche ora ho da fare." Prendo di fretta la borsa e mi dirigo alla porta senza permettergli di replicare.

Angel mi accompagna fino al posto in qui si terrà il set, per tutto il tragitto in macchina non ho proferito parola, tutto il tempo ho fantasticato su ciò che potrebbe accadere e mille paranoie si sono fatte strada nella mia mente.

"Siamo arrivate, vengo con te o vado via?" Chiede sorridendo.

"Vieni con me assolutamente, mi servirai come sostegno morale." Scendo dall'auto e faccio un lungo sospiro avviandomi verso l'entrata del palazzo.
Angel segue i miei passi e ad aprirci si presenta Justin, indossa un jeans aderente e una camicia nera che aderisce perfettamente al suo corpo.

"Anna, Angel, venite con me." Ci sorride e ci fa strada verso una grande stanza dove ad aspettarmi c'è un uomo con due donne.

"Piacere Anna, io sono Chris, il fotografo." Mi sorride, mostrando due fossette ai lati della bocca.
È alto e ha le spalle larghe, avrà si o no cinquant'anni. I capelli sono tirati indietro, avrà usato tantissimo gel e si nota tanto.

Justin mi presenta tutte le persone e dopodiché mi porta in un'altra stanzina dove ad attendermi c'è una donna, la truccatrice.

"Io sono Morena, piacere di conoscerti." Mi porge una mano che afferro prontamente.

"Io sono Anna" Sorrido.

Mi fa cenno di sedermi e con un batuffolo di cotone incomincia a struccarmi.

"Sei di qui?" Chiede.

"Si, cioè io nella mia vita ho sempre fatto avanti e indietro tra Italia e America, però si diciamo che sono di qui." Apro gli occhi mentre lei mette il fondotinta sul mio viso.

"Anche io ho origini italiane" Afferma.

"Ah davvero?" Sgrano gli occhi.

"Si, poi insieme a mio marito e mio figlio mi sono trasferita qui in America, la cosa più sbagliata che io potessi mai aver fatto."

Angolo autrice**
Ciao cicciiii💘
Come state? Io bene

Ricapitolando, Federico quanti casini sta facendo? 🙄
Anna invece sta iniziando un nuovo lavoro, il lavoro dei suoi sogni, come andrà a finire? Siete d'accordo con il fatto che abbia accettato il lavoro offerto da Justin?

You take care of me. |Federico Rossi|Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora