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Federico's pov

Siamo ritornati all'appartamento, ho chiesto a Benjamin di poter guidare la sua macchina, ma ovviamente ha rifiutato la mia proposta.
Anna e Angel sono nella loro camera, insinuavano di dover riprovare i vestiti per essere sicure della loro scelta. Normali? Non credo.
**

"Cucini tu?" Chiedo a Benjamin, varcando la porta della cucina.

Lui si volta a guardarmi per un millesimo di secondo ma poi riporta lo sguardo ai fornelli davanti a sé.

"No, ogni volta che provo a cucinare combino qualche disastro." Dice fissando la pentola a braccia conserte.

"Allora perché continui a fissare in quel modo la pentola?" Chiedo, ridendo.

"Perché Angel mi ha detto di restare qui a controllare che non si bruci tutto." Sbuffa.

"Ma sei serio?" Scoppio in una risata.

Lui si volta verso di me con occhi infiammati.
"Vai a chiamare Angel ed Anna, mi sono stancato."

Resto a fissarlo ancora per un po' con un sorriso sul volto, mentre lui mi guarda con aria scocciata.

"Invece di prendermi per culo, fai ciò che ti ho detto." Distoglie lo sguardo dalla mia figura e lo riporta davanti a sé.

Cammino verso la stanza delle ragazze e freno all'istante, incuriosito dalle voci provenienti dall'interno. 
Appoggio la mano sulla maniglia, ma senza applicare nessuna forza e resto lì, ad origliare.
Se Anna uscisse dalla stanza in questo momento sarei fottuto, del tutto.
Per un momento nella mia testa passa l'idea di dover entrare e basta, ma la curiosità è troppa e dimentico ciò che è giusto e ciò che è sbagliato.

"Cosa ti ha scritto?" Inizia a dire la biondina. Nella sua voce non percepisco tanta felicità, parla con disprezzo.

"Domani ci vediamo, non so cosa vuole da me." Risponde l'amica.

"Chiediglielo no?"

"Ha detto che vuole parlare faccia a faccia, aspetterò."

In un secondo mi ritrovo nella stanza delle due ragazze con i loro sguardi rivolti verso me.
Sono entrambe sedute e Anna tiene tra le mani tremanti il cellulare, che ricade sul materasso subito dopo.

"Federico!" Esclamano in coro.

Il viso della mora è impallidito mentre i miei occhi la scrutano con aria minacciosa.

"Che è successo?" Chiede Anna manifestando la sua preoccupazione.

"Di che messaggio stavate parlando?" Domando, leggermente irritato.

"Perché hai origliato?" Chiede ancora.

Angel, intanto, si alza dal letto e avanza lentamente, la osservo mentre sorpassa la mia figura e scompare dietro la porta della stanza, facendomi restare solo con la diretta interessata.

"Rispondi alla mia domanda, cazzo"  il tono della mia voce si alza involontariamente.

Siamo fidanzati da poco e già inizia col nascondermi tutto, credevo che cambiassero ora le cose visto che siamo una coppia a tutti gli effetti.
Nonostante ciò, sto cercando di non perdere il controllo perché sono una persona che perde le staffe facilmente, e questo lo sa anche lei.

"Era una mia amica" Si schiarisce la voce e avanza verso di me.

Arriva a pochi centimetri dalla mia figura e abbasso leggermente lo sguardo per riuscire a guardarla negli occhi.

"Nome?"

"Kate, è la rag-"

"Kate? Sei amica anche di Kate ora?" La interrompo.

Lei mi guarda con aria interrogativa.

"Che ha Kate che non va?" Chiede, alzando un sopracciglio.

"Mh, è semplicemente una troia." Faccio spallucce e mi muovo nella stanza, sedendomi sulla sedia. Devo placare la mia rabbia prima che io possa imperversarla su di lei. "Posso sapere cosa c'era scritto nel messaggio?" Continuo, facendo un gran sospiro.

"Che c'è? Ora comincia il tuo interrogatorio?"  Ride nervosamente.

Quando fa così mi fa stizzire, fa la parte della ragazza menefreghista, quando si nota dallo sguardo la sua inquietudine in questo momento.
Non dice la verità e questo è facilmente intuibile.

"Rispondi alle domande." Ordino.

"E se non volessi farlo?" Mi sfida, inarcando le sopracciglia.

"Non sfidarmi" Ringhio, avvicinandomi a pochi centimetri dal suo corpo.
Lei tiene le braccia conserte ma non distoglie lo sguardo dal mio neanche per un secondo, mi meraviglio della sua fermezza.

Sta diventando più coraggiosa?

"Ma chi ti credi di essere?!" Mi punta il dito contro. "Federico, non voglio litigare." Aggiunge un secondo dopo.

Resto in silenzio ad osservarla mentre si allontana e inizia a girovagare per la stanza nervosamente.
Si morde ripetutamente il labbro inferiore e mi viene spontaneo osservare le sue labbra screpolate a causa delle basse temperature.

"Neanche io voglio litigare." Dico in tono pacato. "Però sai, ora che stiamo insieme vorrei un po' di fiducia e onestà da parte sua, cosa ti ha scritto Kate?" Richiedo per la milionesima volta.

"Nulla ti ho detto, vuole soltanto vedermi domani alla festa di Justin ma non so cosa vuole chiedermi"

"Va bene." Sospiro. "Scusa se sono partito con il piede di guerra, sono andato su tutte le furie all'idea che tu potessi avermi nascosto qualcosa." Mi avvicino a lei e faccio scontrare le nostre labbra ma avverto immediatamente un senso di distacco da parte sua.

Angolo autrice ***
Ciao amori!!

Ho molto da fare e a volte dimentico di pubblicare, menomale che ci siete voi che me lo ricordate😂

Andando più avanti i capitoli dal 90 in poi saranno molto più lunghi, ho deciso di allungarli un po'. Amatemi.

You take care of me. |Federico Rossi|Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora