Anna's pov
Guardo e riguardo un punto a caso nella stanza, sono immersa nei miei pensieri, non ha risposto alla mia domanda, sono più che convinta del fatto che mi abbia tradita e che per lui sia stato tutto un fottutissimo gioco. Ha giocato con i miei sentimenti fino all'ultimo, mi ha illusa, ha finto tutto il tempo.
"Piccola, possiamo parlare?" La voce di Benjamin mi risveglia dal mio stato di trance.
"No." Affermo acida.
Resto appoggiata al tavolo della cucina con le braccia conserte, non ho voglia né di guardarlo né tantomeno di parlargli.
"So che ora sei arrabbiata con me, sono stati giorni infernali per me, cerca di capirmi..." sospira. "Il mio migliore amico rischia di andare in carcere, poi sono successe anche altre cose ch-" lo interrompo immediatamente.
"Cosa?! Dai dimmelo, cosa è successo?!" Urlo a gran voce.
Ora che non c'è nessuno in casa oltre noi ho tantissima voglia di urlargli contro, vorrei sapere il perché non ci sia stato proprio quando io avevo bisogno di lui."Anna, tu sai com'è Federic-"
"Perché urlate in questo modo?" La voce rauca di Federico lo interrompe.
Avanza nella stanza avvicinandosi lentamente al frigorifero, prende una bottiglia d'acqua e alterna lo sguardo tra me e il moro.
"Beh, allora? C'è qualche problema?" Chiede ancora."No figurati, nessun problema." Dico sarcastica, scuotendo la testa.
La porta d'ingresso si spalanca mostrando la figura di Angel con un'espressione gioiosa sul volto, ma svanisce appena nota i nostri visi.
"È successo qualcosa? Avete delle facce una più incazzata dell'altra." Scoppia a ridere, ma qui c'è poco da ridere seriamente. "Morena è stata gentilissima, guardate cosa mi ha regalato!" Esclama entusiasta sollevando la busta retta dalla sua mano.
"Chi è Morena?" Chiedono Federico e Benjamin all'unisono.
"La mia collega di lavoro." Rispondo, sotto lo sguardo confuso dei due.
"La tua collega di...cosa?!" Federico sgrana gli occhi osservandomi, ma non ho intenzione di dargli informazioni sul mio nuovo lavoro.
Impari ad andartene per due giorni, ora vai, stronzo.
"Ho capito male?" Federico rivolge un'occhiata ad Angel che scrolla le spalle noncurante.
"Hai capito benissimo invece" sorrido soddisfatta. "Comunque io e Angel stasera non resteremo per cena, poi decidete voi se restare qui o magari..." prendo un attimo di pausa. "O magari scomparire per altri due giorni, tanto questo appartamento ormai è diventato un albergo" concludo procurandomi un'occhiataccia da parte di Federico.
"O magari veniamo anche noi" aggiunge Benjamin, guardando la sua ragazza.
"Ma anche no" lo guardo in cagnesco ed alterno lo sguardo tra lui ed Angel che nel frattempo mi guarda corrucciata.
"È il mio ragazzo!" Replica quest'ultima.
"Vuol dire che sarò io a restare qui stasera." Mi dirigo verso la mia stanza e mi chiudo all'interno.
**Federico's pov
Benjamin continua ad osservarmi con disappunto, ma fingo di non accorgermi delle sue occhiate fulminanti.
"Sai cosa penso vero?" Inizia a parlare mentre prende il pallone da calcio sulla mia mensola per poi iniziare a palleggiare sul pavimento della mia stanza.
"Si, per questo risparmia il fiato." Sbotto acido smanettando sul mio cellulare.
"Tua mamma è in città, ma ciò non vuol dire che tu debba trattare male la tua ragazza." Sospira amareggiato.
"Cazzo" mi sollevo di scatto dal mio letto e punto lo sguardo su di lui. "Non parlarmene ok?" Ringhio.
Sa quanto mi dia fastidio parlare di mia madre e tutto il resto, ma nonostante ciò me lo ricorda ogni fottuta volta. Mia madre è ritornata in città ma ciò non vuol dire che debba incontrarla.
"Va bene, hai ragione, scusami." Riposa il pallone sulla mensola e mi osserva a braccia conserte.
"Ora cosa vuoi?" Chiedo, sbuffando.
"Lei pensa tu l'abbia tradita." si schiarisce la voce distogliendo lo sguardo dal mio.
"Lo so, che pensi ciò che vuole." Faccio una risata menefreghista.
Ho sempre detto di dover lasciare Anna fuori dai miei problemi, non può insinuarsi nel mio mondo in bianco e nero, non merita ciò che sono io, non merita di stare con uno come me che nella sua vita conosce soltanto sofferenza, che conosce soltanto la violenza, che non ha mai ricevuto amore e che mai saprà donarlo.
"Smettila di far finta che non ti importi nulla di lei, sappiamo entrambi la verità." Ribatte.
"Non può funzionare tra me ed Anna, sai che ho una vita incasinata e non posso pensare anche a lei, già ho fin troppi problemi." Scrollo le spalle con nonchalance fingendomi disinteressato, ma sono sicuro che Benjamin soltanto guardandomi riesca a capire ciò che penso davvero, mi conosce fin troppo bene.
Mi alzo dal letto e mi avvicino all'armadio, sotto lo sguardo di Benjamin.
"Che devi fare?" Chiede, osservandomi.
"Esco, devo liberare la mente." Richiudo le ante dell'armadio prendendo una felpa nera e un jeans chiaro.
"Cazzo Federico" mi afferra per il braccio mentre sto per uscire dalla stanza. "Non farlo." Mi avverte.
"La smetti di fare il coglione oggi?" Ringhio.
"No cazzo! I problemi non si risolvono con la violenza, puoi sfogare la tua rabbia anche in altri modi!"
"Lasciami andare, finirò per prendere a pugni anche te e non mi sembra il caso." Cerco di divincolarmi dalla sua presa ma lui al contempo non mi lascia andare.
"Benjamin te lo dico per l'ultima volta, lasciami." Lo ammonisco per l'ennesima volta."Prendimi a pugni, avanti!" Mi sfida. "Se è un tuo modo per sfogarti fallo pure"
Mi divincolo con forza dalla sua presa e faccio per tirargli un pugno in pieno viso ma istintivamente mi fermo a pochi centimetri dal suo viso.
Mi volto ritrovandomi la parete di fronte e dando sfogo a tutta la mia rabbia.Stavo per colpire il mio migliore amico, ma che mi passa per la testa?
Scaglio pugni forti al muro, sentendo il sangue scorrere tra le nocche, stranamente Benjamin resta inerte senza cercare di fermarmi, ma anche lui sa che è ciò di cui ho bisogno in questo momento.
Angolo autrice**
Come avete passato questi giorni di festa? Avete messo su qualche chilo come me? Ora tutti a dieta😂💪Cosa ne pensate del comportamento aggressivo di Federico? È diventato ancora più stronzo e malvagio, omg.
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You take care of me. |Federico Rossi|
Fanfiction{COMPLETATA} La morte del padre l'ha resa fredda e distaccata col mondo intero. Anna,afflitta dal dolore, ritorna nella sua città natale, Los Angeles, qui sarà travolta da un uragano di emozioni, causate da due occhi color mare e velati da un pass...