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Federico's pov

Parcheggio la mia Audi e mi volto a guardare la mora che ancora dorme come un ghiro.
Tiro un gran sospiro pensando a ciò che mi ha detto prima, non ha perso la sua abitudine di mentirmi su tutto.
Scendo dalla macchina e apro la portiera dal suo lato, in modo che io possa portarla su.

"Federico"  la sento sussurrare il mio nome con voce impastata.
La prendo in braccio e chiudo la portiera con il piede.

"Federico non mi sento bene" continua.

Dopo tutto quello che ha bevuto credo sia anche normale.
A passi svelti avanzo verso il college fino ad arrivare alla porta del nostro appartamento.
Afferro la chiave dalla mia tasca dei jeans e la infilo nella serratura , sarà un'impresa aprire la porta ora.
Immaginavo già che si sarebbe ubriacata, io ovviamente dovevo guidare non potevo esagerare con l'alcol.
Non è una scusa per non dire che non ho voluto ubriacarmi per controllare chi le si avvicinava, no no, giuro.
Dopo svariati tentativi la porta si apre e vado dritto in camera mia per non rischiare di ritrovare il suo vomito sui miei vestiti.

"Ah finalmente il letto" biascica appena la faccio stendere su di esso.
Ha la voce ancora assonnata e infatti in pochi secondi richiude le palpebre, è davvero stanca.
Resto in piedi ad osservarla con i capelli che le contornano il viso e il trucco ormai completamente colato sotto agli occhi.
"Federico, non mi sento bene" Ripete, mentre sono intento a toglierle le scarpe.

"che ti senti?" Chiedo lanciando le scarpe in un angolino a caso della mia stanza. "Neanche io mi sento bene, ora." Deglutisco più volte mentre osservo la parte scoperta del suo corpo, il vestito così corto ormai è salito sopra i fianchi lasciando in bella vista l'intimo.

"Ho un fortissimo mal di testa" Posa una mano sulla sua fronte, massaggiandola.

"Vado a prenderti qualcosa, aspetta qui."
Esco dalla stanza in cerca di un aspirina, di solito Angel le conserva nel mobile della sua camera.
Trovo ciò che cerco e ritorno dalla mora, ma il letto è vuoto e lei non c'è.
"Anna?" La cerco per la stanza con lo sguardo.

La sento mentre tossisce pesantemente da un punto preciso dell'appartamento e in pochi secondi spalanco la porta del bagno ritrovandomela davanti agli occhi mentre rimette tutto l'alcol.
Mi avvicino e le sollevo i capelli scostandoglieli dal viso.

"cazzo, non so come sto facendo a trattenermi dal vomitare" dico con una smorfia disgustata.
Giro la testa evitando di guardare la scena e ripeto a me stesso di non vomitare insieme a lei.

"Vuoi..ehm, tieni" le porgo un'asciugamano appena tira lo scarico.
Lei si pulisce la bocca e si appoggia con la schiena al muro.
"Ti prendo un po' d'acqua?" Chiedo mentre sto per uscire dal bagno.

"No, lavo un attimo i denti per togliermi questo sapore dalla bocca." Fa una smorfia disgustata.

Annuisco semplicemente e raggiungo la mia camera lasciando che si lavasse i denti.
Sento la serratura scattare e le voci scattanti di Angel e Benjamin risuonano nell'appartamento.
A quest'ora avranno risvegliato tutto il college.

"Belli siamo ritornati!!" Urla Angel.

"Cazzo, non urlare, stanno dorm-"

"Non stiamo dormendo" lo interrompo, irrompendo d'un tratto all'interno della stanza.

"Ah menomale perché devi aiutarmi, guarda com'è conciata!" Mi indica la bionda al suo fianco che intanto si imbroncia. "Ripeteva di vedere gli arcobaleni" cerca di essere serio ma prorompe in una risata.

"Oh non parlarmene" lo zittisco. "Avresti dovuto sentire Anna mentre parlava della mia somiglianza alle nuvole"
Scoppiamo in una risata fragorosa, possibile che noi uomini rimaniamo sobri e le donne no?
Ritorno laddove prima c'era Anna, ma la ritrovo distesa sul mio letto con le palpebre chiuse e il respiro pesante.
Mi avvicino lentamente cercando di non fare rumore e guardo il display del suo cellulare illuminato da una notifica.

Da Justin:
Potremmo parlare una volta per tutte?
Possibilmente quando non c'è il tuo coinquilino:)

Angolo autrice***

Ciauu, sto prendendo alcune decisioni in questi giorni, una di queste riguarda voi e la storia. Dovrò fare una scelta.
Vi farò sapere presto, baci.

You take care of me. |Federico Rossi|Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora