c e n t o n o v e

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M A R I A

«Come stai piccolè?»„

Ma vuole essere picchiato subito o immediatamente? Ma fa sul serio? No perché se fa sul serio, giuro che un altro schiaffo non glielo toglie nessuno. Come, se non peggio di quello che gli ho dato in camera mia, glielo faccio rimpiangere proprio!

Prendo il foglietto, lo osservo un'altra volta, poi lo accartoccio con rabbia e glielo lancio addosso.

Lui mi guarda storto, inarcando un sopracciglio.

"Ma che cazzo fai?!" Domanda acido come sempre.

"Sono proprio convinta che ti interessi sul serio sapere come sto, certo." Rispondo io in tono ancora più acido.

"Senti fammi un favore, risparmiati i teatrini per qualcun'altra eh!" Affermo, guardando avanti, per non dare spettacolo in classe.

"Se avessi voluto sapere come stavo realmente, saresti venuto in ospedale."

-"Montez?"

Mi richiama il prof dalla cattedra per l'appello. Ma quando c'è arrivato a me? Non sono esattamente la prima dell'elenco.

-"Sì, eccomi eccomi.. Mi ha vista prima, non si ricorda?" Dico, alzando la mano perché mi veda.

"Guarda che io c'ero!" Mi bisbiglia Fede, duramente, avvicinando la bocca al mio orecchio.

"Sarà.." Sospiro e torno a guardarlo, alzando le spalle.

"Ma sta di fatto che quando mi sono svegliata tu non c'eri!" Affermo a denti stretti.

"Non c'eri, Fede!" Respiro. "Non c'eri quel giorno e non sei passato neanche i giorni seguenti a casa, nonostante sapessi bene dove abito." Serro le labbra in una linea dura e lo guardo negli occhi, riuscendo a mantenere il contatto visivo solamente per qualche istante.

I suoi occhi, anche se sono parecchio arrabbiata, riescono comunque a mettermi a disagio.

"Senti non mi pareva proprio il caso di presentarmi a casa tua, dopo tutto quello che è successo." Bisbiglia ancora duramente.

"Se mi vedesse vicino a te, tua madre non esisterebbe a tagliarmi le palle." Mi guarda. "E scusa, ma ci tengo a tenermele!"

Alla sua affermazione, sbuffo divertita.

"Non ti pareva il caso?" Faccio una smorfia orrenda, ho paura di somigliare a Gollum in questo momento o a qualcosa del genere comunque.

"Dimmi che non sei serio!"

"Lo sono." Si limita a dire.

"Cioè, fammi capire.. Non ti sembrava il caso di venire a vedere come stavo, però ti è sembrato il caso di entrare in camera mia di nascosto, usando una scala, come fossi un ladro?"

Lui alza gli occhi al cielo e inizia a tamburellare le dita sulla superficie del banco.

"Sono due cose diverse, Maria."

"Affatto." Controbatto io. "Semplicemente non ti andava, perché anche ammesso sia come dici tu, esiste comunque il cellulare. Ti pesava forse il dito a scrivere la tua stupida frase per messaggio?" Respiro.

"Era troppo difficile vero?" Lo guardo.

"A te importa solo ed unicamente di te stesso. Ecco perché sei come sei. Non sai neanche cosa vuol dire preoccuparsi di qualcun altro all'infuori di te." Lo squadro dalla testa fino a dove mi è possibile con aria alquanto delusa.

"Mi fai quasi tenerezza.." Aggiungo poi con un filo di voce.

Fede cambia immediatamente espressione, diventando cupo. I suoi occhi sono di un azzurro più freddo ora e, la luce che filtra dalla finestra, li aiuta a sembrare cristallini e quasi trasparenti come l'acqua del mare.

Mi sta guardando, so che non è già sbottato a urlarmi contro per non aggiungere un'altra 'sceneggiata' a tutte quelle che abbiamo fatto in precedenza.

"Oh, ma lo sai che ti dico?" Mi sussurra a denti stretti. "Che c'hai ragione te. Non me ne frega un cazzo di nessuno, specie di una.." mi guarda con assoluto disprezzo, un po' come all'inizio di tutto. Mi sembra di essere tornata indietro nel tempo. Lo guardo e prendo un respiro, preparandomi alle sue parole. Non devono toccarmi, assolutamente.

-"Rossi?"

-"Presente." Alza la mano anche lui come ho fatto io prima e poi conclude la frase che aveva iniziato.

"De una stronza malfidata come te. E te dico che so' venuto e non me credi, faccio una bella cosa pe te e non me credi.." Tiene il conto con le dita mentre mi guarda. "mo me so rotto il cazzo. Vattene da Ben e restace! Io co te non andrei nemmeno al mare."

Sto cercando con tutta me stessa di non crollare, di non lasciare che le sue parole mi scalfiscano, ma la verità è che lo stanno facendo e lui sa esattamente quali punti toccare per farmi sentire uno schifo. Abbasso lo sguardo sulle mie mani, non riesco nemmeno a guardarlo per quei dieci secondi a cui ero arrivata, dopo queste parole.

"Però ci sei già venuto." Sussurro io, quasi tra me e me.

"Sì e non ricapiterà. Quindi tu vai per la tua strada, che io andrò per la mia."

Deens:

Holaaa corazoncitos! Como están? Io depressa, non riesco più a fare nemmeno uno spazio autrice decente, che tristezza!

Comunque eccomi qua con il capitolo! Un po' turbolento, non trovate? Maria non crede a una parola di quel che dice Fede, come mai? Io la capisco, probabilmente penserei la stessa cosa. 🙊

E Fede che le risponde per le rime? Chi ha ragione dei due? Se uno dei due c'è l'ha, ovviamente eheh.

Cosa succederà adesso? Cosa vi aspettate dal prossimo capitolo?

Anyway volevo ringraziarvi per mantenere sempre Amore Wi-Fi nella classifica delle FF, speriamo che un giorno -magari anche se per poco- possa arrivare in #1 posizione!

Vi voglio davvero bene, don't forget it! 💗

PS. Tanti auguri al mio piccolo grande Leeyum che ieri compiva gli anni! 💘

All the love, D x

(30.08.17 • 12.16pm)

Amore Wi-Fi [Benji&Fede||FF]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora