tre anni dopo
Minho in quegli anni aveva rinforzato sempre di più il suo carattere.
Non si era del tutto ripreso dalla morte della madre ma riusciva a controllare bene i suoi sentimenti e punti deboli.Ora aveva 14 anni e suo fratello 20 anni.
Suo padre lavorava e guadagnava abbastanza per mantenere i propri figli.
Il padre era felice di sapere che i suoi figli stavano riuscendo ad andare avanti con la propria vita dopo tutto quello che era successo, ma purtroppo lui non si era mai ripreso dalla morte della moglie.Aveva avuto molte gioie dai propri figli che l'avevano fatto anche distrarre da ogni suo pensiero brutto, come il suicidio.
I due ragazzi erano riusciti a fare anche coming out con il padre, che li aveva accettati pienamente.
Li amava proprio come aveva amato la loro madre, non li avrebbe mai giudicati per quello che erano veramente.Solamente una cosa non cambiava..Mok era sempre innamorato perso di Minho.
Aveva provato in qualsiasi modo a non pensare ad i suoi sentimenti per lui, ma era più forte di lui.
Amava alla follia Minho ed era sbagliato, troppo sbagliato.
Si odiava per questa cosa.Aveva provato a mettersi con qualche altro ragazzo ma i suoi sentimenti non si decidevano a cambiare.
Quando baciava un ragazzo subito pensava di poter avere in futuro un bacio con Minho stesso.
Un bacio dolce e sincero, non pensava a suo fratello in modo brutto, voleva solo il meglio per lui, voleva che lui stesse bene mentalmente e fisicamente.
Sperava con tutto il suo cuore che un giorno quei sentimenti sarebbero scomparsi, era fin troppo sbagliato.Minho in quegli anni non aveva ancora capito niente e Mok non riusciva a confessarsi a lui..aveva paura della reazione del fratello.
Aveva paura che l'avrebbe abbandonato, odiato, insultato o tante altre cose brutte.
Faceva male a pensare così perché Minho non si sarebbe mai comportato così con qualcuno, soprattutto se si trattava di suo fratello.Potrebbe anche essere scattato qualcosa tra i due, non si può mai sapere cosa ci preserva la vita.
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Minho in quel periodo faceva sport e di solito era suo fratello ad accompagnarlo sempre, poichè il padre lavorava sempre.
Capitò molte volte che Minho dovette tornare da solo, e il fratello maggiore si sentiva un botto in colpa perché il posto era abbastanza lontano.
Un pomeriggio di primavera Minho doveva andare in palestra e suo fratello riuscì ad accompagnarlo e anche a venirlo a prendere.
Quel giorno Mok si sentiva particolarmente confidente e provò a fare una cosa, ma purtroppo quel giorno non sembrava molto tranquillo."Min!! Come è andato l'allenamento oggi?" Chiese il fratello appena Minho entrò in macchina.
"Tutto bene, sono solo un po' stanco, però ho fatto amicizia con dei nuovi ragazzi." Rispose Minho."Uh, come si chiamano? Più piccoli o più grandi? Sono del tuo stesso corso?" Chiese quasi come se fosse un interrogatorio il fratello.
"Calmo Mok" ridacchió Minho "si chiamano Yeonjun e Beomgyu, sono degli amici di Changbin e sì, sono del mio corso." Spiegò brevemente Minho.
"Che bello! Sono simpatici? Spero siano gentili con te, sennò finiscono male-"
"Mok! Lo sai che so prendermi cura di me stesso!"
"Scusa scusa Min, comunque come sono in sostanza?" Continuò Mok.
"Dei bravi ragazzi e nient'altro." Rispose Minho."Ok, ora torniamo a casa e in mentre mi racconti, andrò abbastanza veloce comunque perché devo andare a prendere una cosa." Aggiunse Mok.
"Okay!"
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Oᥒ thꫀ ɾꪮᥴk᥉ ~ мιиѕυиg
FanficLe lacrime copiose gli rigavano il viso e arrivavano fino al collo. Non riusciva a smettere di pensare al viso di sua madre piena di lividi violacei; il sangue ricopriva le sue mani. Di chi era la colpa? Solo sua. "Non farà male Jisung...non lo far...