ᴄʜᴀᴘᴛᴇʀ 121

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I due ragazzi si medicarono la ferita proprio sul cuore che ora avevano e poi andarono in cucina a bere dell'acqua. Jisung raccontò più nei dettagli il suo incubo a Minho e questo lo confortò tutto il tempo ricordandogli che quell'incubo non era realtà.

Mentre parlavano, verso l'una di notte, qualcuno suonò ripetute volte al campanello.

"Chi è..?"
"Lo vorrei sapere anche io, andiamo a controllare."

Minho si alzò per primo seguito poi da Jisung e andarono ad aprire trovandosi davanti un Changbin all'apparenza terrorizzato.

"Hey Bin tutto ben-"
"QUALCUNO ERA IN CASA MIA!"

"COSA?!"
"Che intendi Bin?" Si intromise Jisung.
"Vi prego lasciatemi entrare. Non ci torno lì. Ho dimenticato anche il cellulare e non ho potuto chiamare la polizia."

"Entra subito."

Changbin entrò e subito Minho chiuse a chiave tutto, mettendo pure l'allarme alla casa.

"P-Perché siete così allarmati..?" Chiese Jisung.

"Aspetta piccolo, tu rilassati per favore nel divano. Dopo quello che hai sognato non hai bisogno di pensieri in più."

Jisung si mise nel divano ad ascoltare i due, non capendo molto.

"L'hai visto?!"
"Non proprio, era vestito tutto di nero."
"Cazzo, era lui allora..?"

"PER FAVORE NON MI FARE SPAVENTARE MINHO!" Urlò Changbin ora ancora più terrorizzato.

"È solo un'ipotesi!"
"Non ipotizzare allora!"
"Calmo Bin!"

"E SE MI AVESSE UCCISO?! EH? DOVEVO STARE CALMO AL PENSIERO DI MORIRE?"

"CALMO CAZZO BIN! ORA SEI CON NOI!"
"Ok ok..ma chiamiamo la polizia."

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Chiamarono la polizia che arrivata sul posto trovò tutto apposto, tranne per il fatto che trovò un uomo dentro la casa.

Quest'uomo venne preso e portato in centrale. Ovviamente poi la polizia raggiunse la casa di Minho per riferire che fosse tutto risolto.

Un poliziotto si mise a parlare con i ragazzi e li rassicurò.

"Era sicuramente un ladro." Disse il poliziotto.

"Ne è sicuro?"
"Non ancora, ma dobbiamo interrogarlo e sicuramente starà in cella per un po'."

"Capisco, ma la casa è libera ora?"
"Sì, ma le consiglio di tornarci domani in caso, e quindi di stare con qualcuno."

"Scusi, posso chiederle una cosa?" Si intromise Minho.
"Certamente, di che si tratta?"
"Quell'uomo aveva qualche segno strano?"

"No. Era pulito. Non aveva nemmeno tatuaggi."
"Va bene, grazie mille per l'informazione."
"Ora io vado ragazzi, per qualsiasi cosa riferitevi alla polizia. Vi auguro una buona notte."

Il poliziotto se ne andò via e i tre rimasero di nuovo soli.
Il telefono di Minho squillò di colpo e subito Jisung lo prese da sopra il tavolo della cucina.

"MinMin, è Felix."

"Felix?! Perché ti chiama Felix?" Chiese curioso Changbin.
"Non lo so?" Minho prese confuso il telefono e rispose subito.

"Pronto?"
"Hey, tutto ok?"
"Sì?"
"È successo qualcosa? Chris mi ha chiamato e mi ha detto che Bin non rispondeva alle chiamate e quindi si è preoccupato."

Oᥒ thꫀ ɾꪮᥴk᥉ ~ мιиѕυиgDove le storie prendono vita. Scoprilo ora