ᴄʜᴀᴘᴛᴇʀ 190

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Minho e Jisung arrivarono al dormitorio del minore, e salirono subito nella camera.
Appena entrati Minho chiuse a chiave la porta, e si tenne anche la chiave in tasca.

Appena arrivati comunque Jisung era ancora molto strano e sembrava stare abbastanza male.

"Piccolo..? Che succede? Sei strano da prima..ti senti male?" Chiese Minho avvicinandosi lentamente a Jisung.

Jisung però non stava sentendo Minho, era troppo concentrato ad ascoltare la sua mente.

E ora delle lacrime stavano solcando il suo volto, ma perché?

Semplice.

Era esausto.

Esausto di sentire quella fottuta voce nella sua testa.

Quella voce insopportabile.

Minho arrivò proprio dietro il ragazzo e poggiò una mano sulla sua spalla, e ciò fece spaventare per un momento Jisung.

"Tranquillo, sono io" lo rassicurò Minho "Se hai bisogno di piangere girati e fatti tenere da me, non voglio vederti così, voglio aiutarti e lo sai benissimo."

Jisung non riusciva proprio a muoversi, ma voleva assolutamente farlo per stare tra le braccia di Minho.

"Non riesci ad ignorarla eh? Lo so che è difficile ignorare la tua mente..ti capisco, era così anche per me e lo è anche tuttora per delle volte, ma io provavo di tutto finché la mia mente non si stancava delle mie lamentele. Ascolta me piccolo, provaci."

Jisung scoppiò a piangere.
Era un pianto liberatorio.

Era ora per terra e vedeva le sue calde lacrime toccare il gelido pavimento di marmo.

Minho si abbassò lentamente e avvolse tra le sue braccia Jisung.

"Shhh..respira tesoro..so che puoi farcela. Tu sei più forte di ciò che c'è nella tua testa." Disse Minho accarezzando dolcemente il capo di Jisung "Come si permette quella cosa che hai in testa a ridurre così il mio tesoro?"

Minho si mise a dare dei dolci baci alle tempie di Jisung per farlo calmare, e nel mentre continuava ad accarezzarlo e a parlargli per farlo concentrare sulla propria voce.

"Dillo che sei più forte. Fallo tesoro. Tu lo sei."

Jisung iniziò a singhiozzare in un modo peggiore di prima, lui non era forte..non lo era mai stato.

Non lo sarebbe mai stato.

"Hey..caccia via quello che sta dicendo. Tu sei forte. Non ti fare convincere del contrario." Disse Minho interrompendo i pensieri di Jisung.

"I-Io..non s-sarò mai forte..non lo sono m-mai stato..e non l-lo sarò mai." Ammise Jisung continuando a piangere.

"Cosa ti ho appena detto tesoro? Non ascoltarla. La tua mente vuole solo fare cose cattive, è cattiva. Tu devi credere a me, e la prima persona a cui devi credere è te stesso." Disse Minho spostandosi davanti a Jisung e prendendo tra le proprie mani il suo viso "Il mio bellissimo Jisung. Tu sei questo. E devi tenerti stretto da solo. Sei prezioso, fin troppo prezioso."

"N-Non è..vero..MinMin..io non sono p-prezioso.." pianse Jisung.

"Sì che lo sei. Sei più che prezioso, sei solo tu che non lo vuoi ammettere, perché se tu lo ammettessi vedresti ciò che sei realmente." Ammise Minho.

"N-No..lo voglio dimostrato.."
"Se potessi ti darei i miei occhi per mostrartelo..ma purtroppo non posso farlo..." Disse Minho visibilmente triste.

Oᥒ thꫀ ɾꪮᥴk᥉ ~ мιиѕυиgDove le storie prendono vita. Scoprilo ora