Era l'ultimo giorno della gita e un po' tutti erano tristi di dover tornare alle loro normali vite scolastiche.
Come al solito Jisung si svegliò fra le braccia di Minho, cosa che amava fin troppo, e non voleva nuovamente alzarsi come ogni mattina solo per rimanere più tempo con lui.
Minho riuscì a convincerlo, dopotutto era l'ultimo giorno della gita e dovevano per forza partecipare a tutto, anche perché avrebbero lasciato delle ore libere per sistemare tutte le proprie cose agli studenti.
Arrivarono nel grande spiazzale del campeggio e ascoltarono ciò che avevano da dire i prof. Questi diedero iniziò ad un'ultima attività a gruppi di 6 o 8 per tutte le classi.
Quest'attività si sarebbe svolta subito dopo la colazione.In questa praticamente venivano uniti due gruppi e dovevano collaborare per arrivare ad un obiettivo preciso, che per ogni gruppo era diverso.
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Finirono quest'attività, che durò alcune ore, e poi tutti i ragazzi dopo l'ora di pranzo ebbero il permesso di andare alle proprie camere a sistemare tutte le proprie cose.
Ebbero 3 ore libere e poi si dovettero radunare tutti per andare ai pullman, in cui si rimisero nelle stesse coppie dell'andata.
Il viaggio di ritorno fu della stessa durata, o forse più veloce, ma comunque durante questo molti ragazzi riuscirono a riposare un po', anche Minho riuscì a dormire e Jisung si intenerì moltissimo a guardarlo dormire poichè sembrava un angioletto.
Appena arrivarono a scuola presero le proprie cose e poi ognuno tornò alla propria casa o dormitorio.
Ovviamente quelli che avevano una macchina come Minho diedero un passaggio ad altri che ne avevano bisogno.Minho lasciò Hyunjin, Jisung e Jeongin al proprio dormitorio e questi andarono a sistemare le proprie cose.
I due gruppetti di amici si erano anche organizzati per quella sera di andare a bere qualcosa in un locale, quindi si dovettero sistemare per quella sera.
Appena Minho finì di sistemare tutto a casa sua, tra cui controllare i propri gatti e giocare con loro il più possibile, si recò di nuovo al dormitorio di Hyunjin, Jisung e Jeongin.
Appena arrivò bussò ed entrò vedendo Jisung a cambiarsi vicino al suo letto. Questo si stava guardando le proprie ferite mentre si vestiva e non si accorse per niente dell'arrivo di Minho.
Appena Minho vide Hyunjin uscire dal bagno lo salutò.
"Hey Hyunjin! Che ha Jisungie?"
"Oh non so. Starà semplicemente pensando, sta tranquillo." Ammise Hyunjin "Lascialo nel suo mondo per ora, quando pensa non si deve disturbare.""Oh..non lo sapevo, grazie per l'informazione. Ma perché nel mentre non mi dici altre cose che dovrei sapere prima che le sbaglio? Ovviamente se hai finito di sistemarti!" Chiese Minho.
"Va bene! Vieni qui e siediti però, mi fai ansia alzato."__________________
"Seriamente? Io una volta l'ho fatta questa cosa.."
"Sta attento la prossima volta, è molto fragile, anche solo una carezza può destabilizzarlo se è al momento sbagliato." Spiegò Hyunjin "E poi per esempio non dev-""Di che parlate?" Jisung improvvisamente si intromise dopo aver finito di pensare così intensamente.
"Niente Sungie~ Come va? Stavi pensando tanto vero?"
"Sì, stavo pensando ad una cosa specifica.. MinMin, ma q-quella ferita molto profonda che ti sei fatto quel giorno come è m-messa?" Disse Jisung.
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Oᥒ thꫀ ɾꪮᥴk᥉ ~ мιиѕυиg
FanfictionLe lacrime copiose gli rigavano il viso e arrivavano fino al collo. Non riusciva a smettere di pensare al viso di sua madre piena di lividi violacei; il sangue ricopriva le sue mani. Di chi era la colpa? Solo sua. "Non farà male Jisung...non lo far...