ᴄʜᴀᴘᴛᴇʀ 79

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"Riesce a scrivere qualcosa?"

La madre guardò Minho e poi riportò i propri occhi sul quadernetto.
Lo aprì e provò a scrivere, ma con molta difficoltà.
Riuscì a scrivere qualcosa in tipo un minuto, in fin dei conti non scriveva da tantissimo e le era venuto molto difficile.
In quel minuto scrisse: "Jisung"
Girò il quadernetto verso Minho e lui lesse e sorrise.

"Jisungie, ha scritto il tuo nome"
"Oddio..v-veramente..?" Chiese sul punto di piangere di nuovo Jisung.
"Sì!"
Jisung si avvicinò e lesse anche lui e iniziò a piangere sul serio.
La madre vide il cambio d'umore del figlio e si poté notare dalla sua espressione che era un po' preoccupata.

"Jisungie non piangere, ora gli parliamo un po', va bene?" Minho accarezzò il capo di Jisung e quest'ultimo si tranquillizzò e si sedette anche lui al lato del letto.
"Ragazzi io vado a riferire tutto ad un dottore, torno tra un po'!"
"Va bene~" fu Minho a rispondere e subito dopo ritornò il quadernetto alla madre di Jisung.

"P-Posso chiedergli qualsiasi cosa..?" Chiese Jisung.
"Non lo devi dire a me, ma a lei~"
"Mamma, stai bene? Puoi scriverlo?"
La madre non esitò e in un minuto scrisse: "sto bene"

Fece vedere il foglio e poi lo rigirò verso di sé e scrisse: "tu?"
"Io? Beh..non tanto bene, ma questo non importa." Ammise Jisung.
E lei scrisse allora: "importa"
"Tu dici? Secondo me no se tu stai meglio. Ma perché non riesci a parlare?"
Lei scrisse: "Non lo so"
"Oh..Minho tu sai perché non riesce?"

"Semplicissimo, ha paura"
"Paura di cosa..?"
"Di essere sentita può essere. Non so cosa vi sia successo ma penso sia per questo." Ipotizzò Minho.
"Capisco..mamma, ti piace lui?" Chiese Jisung indicando Minho e la madre scrisse: "Tanto"
"Veramente? Ne sono felicissimo..ti ricordi di quando un po' di tempo fa sono venuto qui e ti ho parlato?" Chiese Jisung e stavolta lei scrisse: "Sì"
"Ti ricordi cosa ti ho detto?"

In circa un minuto e mezzo riuscì a scrivere: "un ragazzo che ti piace"
"Lo ricordi veramente..? Quindi mi sentivi sempre?"
Lei scrisse: ""
"Wow. Non ci volevo credere nemmeno io..." disse Jisung "Comunque..beh..quel ragazzo di cui ti ho parlato è lui."

"Aspe, le avevi parlato di me??" Chiese stupito Minho.
"Sì, ancora tu non sapevi niente di ciò che provavo Min..avevo bisogno di sfogarmi." Ammise Jisung.
"Ah. Perché non me l'hai raccontato?? È una cosa veramente dolce." Disse Minho sorridendo.
Mentre i due parlavano la madre scrisse qualcosa e la fece vedere ai due: "Siete bellissimi ragazzi, sono felice"
Jisung ricominciò a piangere e non riuscì a trattenersi dall'abbracciare la madre.

"Sai Jisungie..forse dovrebbero farla uscire di qui, potrebbe aiutare." Ammise Minho.
"Sul serio? Come potrebbe aiutare?" Chiese Jisung ancora abbracciato alla madre.
"Tu dimmi se si può fare uscire di qui"
"Credo di sì"
"Perfetto, tu rimani con lei, io cerco tua zia e le parlo di questo" disse Minho.
"Va bene"
Minho uscì dalla stanza e Jisung rimase a comunicare con la madre tramite quel quadernetto.

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Passò almeno una mezz'ora e Minho e Jihyo parlarono con il medico della madre di Jisung che gli disse che era possibile farla uscire, ma l'avrebbero dovuta preparare, e sarebbe stata sulla sedia a rotelle.
Ci sarebbero volute delle ore per sistemarla, ma niente di difficile.
Sarebbe potuta rimanere anche a dormire a casa di un suo familiare se con i mezzi giusti, e si da il caso che casa di Minho era abbastanza grande per ospitare chiunque, e sopratutto aveva una camera da letto al piano inferiore.

Jihyo e Minho riferirono tutto a Jisung e lui accettò la proposta di farla uscire, e subito chiamò Hyunjin.
Gli raccontò tutto e anche l'amico era felicissimo della notizia, una delle cose migliori che potesse accadere.
Mentre aspettarono che la madre venisse sistemata andarono a comprare alcune cose indicate dai medici e dopo un'ora e mezza tornarono lì per andare a prenderla.

Oᥒ thꫀ ɾꪮᥴk᥉ ~ мιиѕυиgDove le storie prendono vita. Scoprilo ora