Always. (Una Storia su Draco Malfoy) - Traduzione

Confessioni.

"È... la tua prima... notte di ritorno. Stai cercando di farti espellere?!"

Mi lascio cadere sulla sedia che è davanti alla sua scrivania. "Ne sarebbe valsa la pena.

Piton si appoggia alla sua scrivania, le dita sulla fronte come se gli stessi dando un'emicrania. "Solo perché tuo Padre è assente, non significa che puoi scatenarti".
Sbatto la mano contro il bracciolo della sedia, "Mi stai prendendo in giro in questo momento?! Ha scherzato su mia MADRE. È fottutamente fortunata che se l'è cavata solo con un fottuto taglio! Avrei potuto ammazzarla!"

"Linguaggio, Joy". Ha ancora a che fare con la sua emicrania.
Mi alzo in piedi con rabbia, "No! Sapevo cosa sarebbe successo se fossi tornata a scuola! Ero pronta per questo! NESSUNO mi fotterà! Quello era solo un avvertimento!"
I miei occhi hanno iniziato a diventare neri. Piton si precipita su di me e mi afferra per le spalle, "Joy, respira!" La sua voce è debole mentre la mia vista si oscura. Lo sento scuotermi per un po' prima che la sua voce diventi più chiara per me.
"Joy!"
Io scatto indietro, "Cosa?!"
Piton sembra preoccupato prima di scuotere la testa, come se stesse realizzando qualcosa.

"Devo informare tuo padre di quello che è successo." Lo schernisco, "Digli che lo saluto". Mi alzo ed esco dal suo ufficio, sbattendomi la porta alle spalle.

-

Entro nella sala comune quasi vuota e vedo Draco che mi aspetta davanti al caminetto.

Sospiro dolcemente, perché so cosa sta per succedere. Chiudo la porta d'ingresso della sala comune e mi dirigo verso i divani, "Mi hai aspettata?"

Draco mi guarda, "Volevo assicurarmi che stessi bene." Mi siedo di fronte a lui, ovviamente la scelta del posto lo riguarda.
C'è silenzio prima che chieda, "Hai ricevuto la mia lettera?"
Oddio, me ne ero dimenticata. "Mi hai mandato una lettera? Mio padre non ha detto niente." Abbassa lo sguardo sul tappeto sotto di noi, "Oh".
Devo chiedere, "Cosa diceva?" Mi guarda di nuovo, "Non importa ora. Sei tornata". Si alza per sedersi accanto a me. Mi prende le mani e le lascia riposare sulle ginocchia, "Ero preoccupato per te."
Ridacchio, "Come puoi vedere sto perfettamente bene." Mi tolgo i capelli dalla spalla, in modo che non mi tenga più le mani.
Sospira, "Ho fatto qualcosa che ti ha turbato?" Ah, eccolo lì. Momento della verità.

"Non lo so. L'hai fatto?"

Il mio tono di voce è cambiato, il che lo induce a guardarmi mentre lo sto già fissando, in attesa di una risposta.
Parla piano, ora evitando il contatto visivo. "Come l'hai scoperto?"

Mi volto per salire le scale, ma Draco mi afferra per un braccio. "Joy-"
Lo interrompo, "Draco... va tutto bene. Ammetto che ero arrabbiata, ma ci ho pensato. Non siamo fidanzati. Tecnicamente sei libero di fare qualunque cosa con chiunque. Non lasciarti fermare da me. ." Gli strappo la presa prima di riprendere a camminare verso le scale.

Faccio circa tre gradini di altezza prima che lui sbotti, "Mi piaci, Joy. Non mi piace Olivia o qualsiasi altra ragazza... mi piaci tu".

Non mi volto né dico nulla in risposta. Mi sono solo fermata sui gradini, prima di dirigermi verso la mia stanza.

-

Tori mi sta aspettando nella nostra stanza. Non appena apro la porta, lei si precipita da me, mi spinge di lato per chiudere e chiudere a chiave la nostra porta. lei mi affronta, "Spiega."

Sospiro e mi tolgo i vestiti e mi metto il pigiama. "Lo sai?"
Tori salta per sedersi sul mio letto, "No. Dimmelo."
La guardo negli occhi, "Draco ha baciato Olivia".
Le cade la mascella. "Scusa?! Ha fatto cosa?! La ucciderò. Lo ucciderò!" Tornò rapidamente giù per la sua esplosione di rabbia prima di rivolgere di nuovo la sua attenzione a me, "Stai bene?"

"Sono Joy Deveroux. Ci vorrà più di un Malfoy per distruggermi."