Always. (Una Storia su Draco Malfoy) - Traduzione

Jake il Serpente.

Sono riuscita a limitare o evitare il più possibile le mie conversazioni con Draco dopo quella notte. A parte le domande veloci durante la lezione e le chiacchiere durante i pasti, penso che sia giusto dire che sicuramente non ricorda quella sera.

Ron e Hermione mi hanno controllato dopo aver visto la mia 'reazione allergica', e mi hanno fatto sapere che Harry si è svegliato poco dopo che ho parlato con loro l'ultima volta.

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È già inverno e la prima metà dell'anno scolastico si avvicina alla fine.

"Tra poco partiamo per Hogsmeade. Ti va di unirti? È l'ultimo fine settimana prima delle vacanze," Chelsie sta raccogliendo le sue cose per andare a incontrare Tori e Harper.

"No, va bene. Penso che starò indietro," le dico ciao e lei se ne va.

Il crepitio del caminetto nella sala comune mi dà un senso di relax mentre continuo a leggere il mio nuovo libro. L'ingresso si apre e si chiude costantemente mentre gli studenti entrano e escono, facendo commissioni dell'ultimo minuto prima di tornare a casa per Natale.

"Non vai a Hogsmeade, amore?"

Sento la voce di Draco alla mia destra mentre continuo a ignorarlo. Il mio stomaco si è agitato quando mi ha chiamata 'amore', ma sono stata veloce a schiacciare quelle farfalle. Blaise è con lui mentre le ombre delle loro figure si muovono dietro di me finché non riesco più a vederlo.
Si sporge dallo schienale del divano, il suo respiro appena fuori dal mio orecchio, "Ultima possibilità, ti offro una burrobirra".

Sospiro profondamente, avvisandolo che non sono interessata e continuo a sfogliare le pagine.

"Tua perdita," sento i suoi passi allontanarsi, seguiti da Blaise.

Sento debolmente la voce di Parkinson gridare, "Vengo con te, Dracuccioooo!" Un paio di passi che correvano corrispondevano alla sua impazienza di unirsi a lui.

Soffoco la mia risata, che si è guadagnata un'occhiataccia da parte di Draco prima che tutti lasciassero la sala comune.

Passò un'ora prima che arrivasse un primo anno, "Deveroux, Silente sta chiedendo di vederti."

Il mio primo pensiero è stato, 'Perché chiede di me?'

"Uhm... ok grazie."

Il mio secondo pensiero è stato, 'dove cazzo è il suo ufficio?'

Dopo circa mezz'ora di girovagare per il castello, credo di averlo trovato.

"Ah, signorina Deveroux. Per favore, entri."

"Preside, sono nei guai?"

"No no. Volevo solo vedere come stavi, essendo un trasferimento e tutto il resto. Mi scuso per questo controllo così tardi nell'anno."

"Oh bene, va tutto bene Preside."

Fa qualche passo davanti alla sua libreria prima di chiedere: "Come stanno i tuoi genitori?"

"I miei genitori?"

"Sì, penso che siano molto impegnati con il lavoro", il suo tono di voce cambia alla menzione di 'lavoro'.

"Preside, stai insinuando qualcosa?"

"Naturalmente no, signorina Deveroux. Non è compito mio distinguere il proprio lavoro alla luce degli eventi recenti."

Sì, lui lo sa.

"Preside, le sarei grata se tenesse queste informazioni per lei. Amo moltissimo i miei genitori, anche se non condivido sempre le stesse convinzioni di loro."

"Certo, signorina Deveroux."

"È tutto?"

"Prima che te ne vada, posso ricordarti, signorina Deveroux, che puoi sempre trovare la luce nel mare dell'oscurità, con la mente forte e il cuore premuroso."

'Di che diavolo sta parlando?'

"Grazie?"

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Torno nella sala comune, riprendendo il mio posto sul divano.

"Allora cosa mi hai regalato per Natale, Deveroux?" Un ragazzo con i capelli scuri a punta e una mascella piuttosto impressionante si siede accanto a me.

Lo guardo confusa, "Uhm, chi sei?"
Offre una stretta di mano, "Jake Lawrence, mi chiamano Jake il Serpente".

Guardo la sua mano prima di tornare a leggere. "Fantastico ... adesso puoi andare."

"Ti ho visto in giro", il suo braccio è ora appeso sopra la mia spalla, "Dovresti lasciarti portare fuori durante le vacanze."

Spingo via la sua mano in modo che il suo braccio cada dietro di me, "No, grazie."

"Dai, ho visto come mi guardi."

"Non ti ho letteralmente mai visto prima di oggi."
I miei occhi sono incollati al mio libro.

"Malfoy è un ragazzo fortunato. Non sarei in grado di tenere le mani lontane da te", inizia a tastare la mia coscia, andando sempre più in alto.

"Stai indietro, verme!" Lo spingo per le spalle e lo vedo appoggiarsi all'indietro.
All'improvviso, lo vedo volare indietro attraverso la stanza, sbattere con la schiena contro il muro e cadere a terra, raggomitolato dal dolore.

Ok, non sono debole debole, ma non c'è modo all'inferno che io l'abbia fatto.

Draco lo prende per il bavero prima di sbattergli la schiena contro il muro, tenendo l'avambraccio contro la gola del ragazzo, costringendogli le vie respiratorie.

"Stai lontano da lei, cazzo."

Draco lo lascia andare mentre lascia cadere il pavimento. Con mia grande sorpresa, Draco poi si inginocchia di fronte a me sul divano, una mano sul mio ginocchio, l'altra rimboccandomi una ciocca di capelli dietro l'orecchio.
Ha parlato dolcemente, "Stai bene?"
Annuisco, evitando il contatto visivo.

Sento Lawrence ridacchiare debolmente, "Cosa Malfoy? Non ti piace condividere? Mi piacerebbe vedere cosa hai assaggiato".

Draco si alzò e con calma si avvicinò a Lawrence, che stava ancora ridendo al suo commento. Sento un forte tonfo, che ha attirato la mia attenzione abbastanza da guardare in alto e vedere che Lawrence è ora curvo, sanguinante dal naso.

Draco poi si alza sul tavolino davanti a me e inizia a parlare.

"Tutti voi ragazzi ascoltate!"

Tutti si precipitano nella sala comune. Mi guarda prima di proseguire.

"Non ho dormito con Joy. Non abbiamo fatto niente alla festa di benvenuto. Se vedo qualcuno di voi che la tormenta per questo, avrete a che fare con me. Avete capito?"

La sala comune di Serpeverde ora era piena di sussurri e Draco salta giù dal suo podio. Si china verso il mio orecchio in modo da sussurrare, "Dimmi se qualcuno ti dà fastidio".
Gli rivolgo lo sguardo più confuso che abbia mai rivolto a nessuno in tutta la mia vita.

Tori, insieme a Chelsie e Harper, entrano nella sala comune e sentono la tensione nell'aria.

"Che diavolo è successo qui?"