Always. (Una Storia su Draco Malfoy) - Traduzione

Rosie

La mia giornata con Draco era esattamente ciò di cui avevo bisogno, passare del tempo con lui durante tutto il caos delle nostre vite... è confortante sapere che chiunque sia con lui, mi sento come se fossi a casa.

Purtroppo, tutte le cose devono finire.
La cena a Hogwarts sarebbe iniziata presto, il che significava che dovevo tornare.

"Mandami un gufo, ok?" Draco mi solleva il mento.
Annuisco.

"Sarò lì presto se hai bisogno di me... ma so che puoi prenderti cura di te stessa." Lui sorride.

Ridacchio, "... Era ora che te ne rendessi conto."

"Resisti." Draco corre al suo armadio e torna con in mano il suo maglione. Me lo porge, "Per quando ti manco."

Cerco di nascondere il mio sorriso mentre gli afferro il maglione. Lo ha notato.
"Prego."

Alzo gli occhi al cielo, "Sei piuttosto fastidioso".

Mi baciò dolcemente sulla guancia prima che mi smaterializzassi a Hogwarts.

Entrai nell'ufficio di Sevy, dove mi stava aspettando, seduto dietro la sua scrivania.

Le sue prime parole per me, "Ti sei persa le lezioni".

Sospirai, "Lo so. Recupererò il lavoro in ritardo".

Mi fa cenno di sedermi, "Al momento del tuo arrivo presumo che tu, in effetti, non sia stato alla tenuta la scorsa notte."

Ridacchio, "Sì... sinceramente pensavo di dormire lì, ma avevo solo bisogno di stare con qualcuno".

Piton annuisce prima di parlare di qualcos'altro, "Abbiamo ancora qualche minuto prima di cena. Ti va di parlare di ieri?"

Sorrisi, "Zio Sev, a dire il vero... sei sempre stato più un padre tu per me che lui. Non è una perdita completa, ti ho ancora."

Rimase in silenzio, fissandomi. Potrei dire che è sopraffatto da quello che ho appena detto... Potevo vedere le ruote nel suo cervello iniziare a girare, cercando di elaborare l'emozione che dovrebbe provare.

Continuo, "Mi hai chiamato tua figlia nella tua lettera..."

Non mostra alcuna espressione facciale, "Mi riferivo a Rosie, nel caso in cui quel gufo incessante avesse consegnato la lettera alla Villa mentre tu non c'eri."

Alzo gli occhi al cielo, "Certo che l'hai fatto".

Si schiarì la gola e si sedette più dritto sulla sedia prima di alzarsi, "Beh, uh..."

Inizio a ridacchiare, "Tornerò nel mio dormitorio per prepararmi per la cena, se non ti dispiace."

Annuisce e mi accompagna mentre esce dal suo ufficio. Prima di scendere le scale, mi giro e gli do un rapido abbraccio. Ha sussultato all'improvviso abbraccio e rimase immobile.
Mentre continuo ad abbracciarlo, dico, "Puoi abbracciarmi a sua volta, lo sai".

Invece, mi accarezza la testa e mi ricorda di trasformarmi in Rosie prima che qualcuno mi veda.
Sorrido e annuisco prima di farlo, e scendo i gradini.

-

Mi sono lavata per cena e mi sono messo i vestiti prima di dirigermi verso la Sala Grande.

Vengo improvvisamente tesa da un'imboscata di Neville che stava correndo dietro l'angolo.

"Rosie!" Esclama.

"Ciao Neville!"

Chiede, "Tuo padre ha detto qualcosa ai Carrow?"

Corrugo le sopracciglia, "Non sono molto sicura... ho parlato con loro da un po'. Perché me lo chiedi?"

"Sono in missione, lo sai. Cercano di spingere per la maledizione Cruciatus più che mai... finora è solo per i primi anni." Lui spiega.

Proprio in quel momento, Ragazzo Carrow e Ragazza Carrow stavano camminando nella nostra direzione, anche loro diretti alla Sala Grande per la cena.

Alla mia vista, entrambi si bloccarono sui loro passi e lanciarono la testa in giù.

"S-Signorina Piton." borbotta Ragazzo Carrow.

Sorrido, "Ciao Amycus. Alecto."

Entrambi mi guardarono, i loro occhi si spalancarono al suono dei loro nomi. Presi alla sprovvista, presumono automaticamente che non avessi finito di punirli oltre a farli sentire come se stessero bruciando sotto mille soli.

Neville era ovviamente scioccato dalla quantità di rispetto che stavo ricevendo dai gemelli Carrow, credendo che essere la figlia del Preside avesse dei vantaggi rispetto a coloro che avevano autorità a scuola.

Vedo una goccia di sudore che gocciola dalla fronte della Ragazza Carrow. Quindi chiedo, "Stai bene, Alecto? Senti abbastanza caldo?" rido.

Lei ridacchia nervosamente, "Solo un po'."
Entrambi proseguirono rapidamente verso la Sala Grande.

"Grande Merlino, è stato incredibile." Neville disse sbalordito, "Non li ho mai visti comportarsi in quel modo prima d'ora."

Gli sorrido, "Andiamo. La cena comincerà presto."

-

Neville e io ci separammo quando arrivammo alla Sala Grande. Si diresse al tavolo di Grifondoro per sedersi con Ginny, Dean, Seamus e gli altri.
Sono andata al tavolo dei Serpeverde, con Blaise e gli scagnozzi.

"Dove sei stata oggi?" mi chiede subito Blaise, non appena mi sono seduta.

Ridico, "Perché me lo chiedi? Così puoi dire a Draco di me?"

Sospira, "Te l'avevo detto, stavo facendo i compiti di migliore amico."

Alzo gli occhi al cielo al suo commento, ma la mia irritazione è cresciuta quando ho visto chi era in piedi di fronte a me.

"Piuttosto inappropriato flirtare con il ragazzo della tuoa ex compagna di stanza, Piton."

Pansy incrocia le braccia sul petto, spostando il peso su una gamba.

"Piuttosto inappropriato andare in giro con quella faccia... ma sembra che non si possa evitare." Le sorrido.

Mi dà un'occhiata più da vicino e si fa beffe, "Potresti coprirti prima di andare in giro come una troia". Indica il proprio collo.

Guardo il riflesso di un cucchiaio vicino e vedo quella macchia scura sul mio collo che a quanto pare non ricordo che Draco abbia fatto.

Pansy ride, "Classico. Chi è lo sfortunato?"

Sorrido, "Draco."

I suoi occhi si spalancarono, "Stai mentendo! Nessuno gli ha parlato o visto da quando ha lasciato Hogwarts!"

Appoggio il gomito al tavolo, la mano regge il peso della mia testa, "Hai detto che eri ancora in contatto con Draco qualche mese fa?"

Comincia a balbettare, "Io uh..."

"Pansy, fatti un favore e non parlarmi prima che ti spinga giù dalla scogliera lungo il castello." Le faccio segno di allontanarsi da me. Alza gli occhi al cielo prima di raggiungere la fine del tavolo.

Blaise si china verso di me, "Quindi hai visto Malfoy ultimamente?" Annuisco, "Lui manda il suo amore".

-

Tornata nel mio dormitorio, ho finito di prepararmi per andare a letto e stavo per seppellirmi sotto le lenzuola quando qualcosa bussa alla mia finestra.
Un gufo con una lettera:

Rosie,

Abbiamo bisogno del tuo aiuto... ma prima dobbiamo conoscere la verità.

Harry