Always. (Una Storia su Draco Malfoy) - Traduzione

Riunione.

Draco guardò Silente con occhi addolciti, "...Ti ricordi di lei?"
Silente annuisce, "Lei va bene per te, Draco. Fidati di lei."

I Mangiamorte si diressero verso la cima della torre per trovare Draco e Silente in un duello unilaterale.

"Beh, guarda chi abbiamo qui. Ben fatto, Draco!" Bellatrix raggiunse la cima delle scale, seguita da Greyback, Dolohov e gli altri. "Sei riuscito a individuare Silente."

Silente guarda ai nuovi arrivati, "Buonasera Bellatrix. Credo che le presentazioni siano d'obbligo".

"Mi piacerebbe, Albus. Ma temo che abbiamo un programma un po' stretto." Bellatrix agita la sua bacchetta e la colpisce contro il suo orologio inesistente.
Si avvicina alla spalla di Draco per sussurrare, "Fallo, Draco".

Draco, che ha ancora la bacchetta puntata su Silente, era ancora scosso nel profondo, incerto su cosa fare.

Greyback sputa, "Non ha lo stomaco... proprio come suo padre." Ride e si dirige verso Silente, "Ci proverò io!"

Bellatrix lo respinge, "No! Gliel'ha detto il Signore Oscuro! Fallo, Draco! Fallo ora!" Lei urla.

Draco tenne gli occhi su Silente, la sua mano tremante.

"No."

Piton emerge dalle scale e si unisce alla folla. Si prende un secondo per incontrare gli occhi di tutti coloro che sono presenti nella torre di astronomia. Si avvicina lentamente a Draco e lo spinge di lato.

Piton finalmente guarda negli occhi il Grande Mago, che implora per la sua vita, "Severus... per favore."

L'espressione di Piton rimane fredda e risponde, "Ho promesso... ho fatto un voto." Tira fuori la sua bacchetta e la fa girare sopra la sua testa.

"Avada kadavra!"

Un lampo di luce verde viaggia lentamente nell'aria e colpisce Albus Silente nel cuore.
Cade all'indietro e cade sui binari che lo proteggevano.. svanendo alla loro vista.

Draco osservò mentre il suo Preside cadeva verso la morte, le risatine di Bellatrix che si spegnevano intorno a lui.

Piton afferra Draco per la nuca, "Non puoi più stare qui," e lo spinge giù per le scale.

-

Ho sentito il tuono ruggire nel cielo. Più chiaro. Più a lungo. Più forte. Guardo fuori dalla finestra e vidi l'ombra di un corpo cadere dal cornicione della torre di astronomia.

Corsi alla finestra quando vidi l'ombra scura cadere sempre più in basso sul terreno sottostante.
Un lampo di luce è stato inviato al cielo e ha illuminato le nuvole per rivelare il Marchio Oscuro. Ho sentito la risata di Bellatrix echeggiare attraverso il castello mentre i fulmini colpivano il cielo.

Mi sono venute in mente solo due persone che devo trovare: Draco e Piton.

Corsi fuori dall'ufficio di Piton e corsi freneticamente attraverso il castello per trovarli.
Ho girato un angolo dopo aver attraversato molti corridoi e sono tornata indietro per nascondermi dietro un pilastro.

Ho visto la folla. ho visto tutti. Affollamento sul corpo di Albus Silente.
Ho sentito i miei occhi gonfiarsi e un dolore ha iniziato a farmi male al petto.

Silente era morto, e questo era solo l'inizio.

Mi asciugai rapidamente le lacrime e mi allontanai dalla scena e continuai a cercarli.

Ansimavo per aria ad ogni svolta, ogni passo, ogni falcata. In preda al panico, desiderando, pregando che stiano entrambi bene.

Ho sentito il vetro in frantumi della Sala Grande che mi ha scioccato e la polvere delle esplosioni che sbuffa dalle finestre un tempo immacolate. Decido che è la mia migliore scommessa da fare.

Vedo ombre che corrono fuori dalla Sala Grande, ogni corpo in una forma diversa. Mi nascondo nell'ombra aspettando che se ne vadano tutti. Li vedo correre fuori dal corridoio, diretti verso la capanna di Hagrid in basso.

Corro davanti alla Sala Grande guardandoli correre attraverso il campo. Ce n'erano di più... lo giuro. Ce n'è di più! Dove sono loro?!

"JOY!"

Mi giro e vedo Piton in piedi di fronte a me, i suoi occhi pieni di rabbia e paura. Mi urla, "Ti avevo detto di restare nel mio ufficio! Perché te ne sei andato?! Devi andare a Cokeworth adesso!"

Ho urlato di rimando, cadendo verso di lui, "Avevo bisogno di sapere dove eri!" Le lacrime hanno iniziato a riempirmi gli occhi, "Non mi hai detto niente! Non mi hai nemmeno detto dov'era Draco!" Mi avvicinai a lui, battendogli sul petto. "Dov'è, Severus?!"

"...Joy?"

Un dolce sussurro del mio nome. Il suono più dolce del mondo e pensavo di sognare.

Piton si fece da parte quando vidi il mio biondo preferito entrare nell'inquadratura.

I suoi occhi grigio ghiaccio incontrarono i miei marrone scuro.

Il tempo si era fermato. Sentivo ogni movimento del mio cuore battere, più veloce e più forte quanto più a lungo lo guardavo. Potevo sentire i miei occhi lacrimare mentre lottavo per respirare. Una lacrima mi scende lungo la guancia.
Una lacrima felice. Una lacrima che ero così felice che si sviluppasse e cadesse. Improvvisamente non riuscivo a far entrare abbastanza aria nei miei polmoni.

La sua vista era letteralmente mozzafiato.

È vivo, sta bene ed è in piedi proprio di fronte a me.

Sussulto, "Ciao Draco".

Si avvicinò lentamente a me, il nostro contatto visivo non si interrompeva mai. Si sistemò la giacca e si passò le dita tra i capelli, mentre inciampava su alcune macerie e si metteva di fronte a me.

Ridacchio, mentre cercava di essere serio e continuava a fissarmi. "Ti ho detto più volte di smetterla di fissarmi... è maleducato, sai?"

Ho visto un sorriso attraversargli il viso mentre correva verso di me, mi prendeva tra le braccia e mi faceva roteare.

Mi tocca il viso, "Ti ricordi?!"
Annuisco felice.

Mi tira dentro per un bacio e ho sentito il mio cuore che voleva saltare attraverso il mio petto. Merlino, quanto mi è mancato.

Fummo interrotti dallo schiarirsi di una gola.
Ci siamo fermati e ci siamo rivolti a Piton che stava ancora fissando entrambi.

"Se non vi dispiace... ora non è il momento." Mi metto i capelli dietro l'orecchio e annuisco.

Piton mi guarda, "Cokeworth... ora. Porta Draco con te." Annuisco e lui continua, "Penso io al resto." Sorrido a Piton e mimo in silenzio, 'grazie' e lui annuisce e presto ha seguito la stessa scia degli altri Mangiamorte.

Draco strinse la sua mano nella mia. Portò la mia mano alle sue labbra, dove posò un bacio sulle nostre dita intrecciate. Il suo tocco era così rilassante, così confortante... come se fossi a casa.

Io non ero sola. Lui non era solo.
Eravamo insieme... finalmente.