Always. (Una Storia su Draco Malfoy) - Traduzione

Mal di testa.

Harry ha ricevuto la mia lettera il giorno dopo e ha letto ogni parola.

L'ha riletta più volte e stava cercando di ricordare perché sembra che ne abbia già parlato con Rosie prima... un senso di deja vu.

Ripone ordinatamente la lettera nella busta mentre Ron e Hermione gli danno il buongiorno.

"Ha risposto?" chiede Hermione mentre si siede sul letto accanto a lui.
Harry annuisce.

Ron interviene, "Cosa ha detto?"

"Ha detto che Joy sembra innocua e che sembra non voler nemmeno essere l'erede di Voldemort", spiega Harry.

Hermione lo guarda incuriosita, "E il prossimo horcrux?"

"Ha detto che potrebbe sapere dove potrebbe essere, ma le ci vorrà un po'."

"Ma... è già quasi aprile!" Ron esclama,5 "La scuola finirà presto! Quanto tempo le serve? Sono quasi pronto per farla finita!"

Harry alza le spalle, "Ha detto di fidarsi di lei."

Ron si fa beffe, "Di quante altre persone dovremmo fidarci a questo punto?"

-

Mi sono svegliata con un mal di testa martellante come se mi fossi svegliato con i postumi di una sbornia.

La cena della scorsa notte mi ha stancato a morte, ma ho dormito troppe ore che mi ha fatto venire il mal di test.

Mi sono costretta ad alzarmi dal letto e mi sono lavata per le lezioni della giornata.

Le lezioni sono andate bene e il mio mal di testa è passato in poche ore.

Non è stato fino a quando stavo camminando lungo il cortile quando ho iniziato a sentire di nuovo il mio mal di testa, ma era molto più intenso di prima.

Ho iniziato ad avere visioni.

Un cielo tonante.

Il terreno coperto di macerie e cemento rotto. La mia vista era offuscata ma stavo inciampando in quella che sembra essere una versione triste del cortile.

Qualcuno mi stava trattenendo, ma non riuscivo a vedere la loro faccia.

Vedo Voldemort... in lontananza. Parlava con qualcuno.

Ho chiuso gli occhi e ho iniziato ad avere difficoltà a respirare.

L'ultima cosa che ricordavo era di crollare sul pavimento. Il cielo grigio scuro, essendo l'ultima cosa che vedo.

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Piton è tornato a fare ricerche sugli horcrux dopo il litigio che abbiamo appena avuto.

Sa che la mia magia sta diventando sempre più forte, il che significa che sta ancora finendo il tempo.

Apre un cassetto nascosto nella sua scrivania ed estrae diversi pezzi di pergamena che sono stati gocciolati con la calligrafia di Silente.

Simile a ciò di cui Piton è già a conoscenza, le pergamene contengono informazioni sugli horcrux che Silente ha scoperto da solo.

Piton deve trovare un modo sicuro per distruggere gli Horcrux. Harry li ha distrutti con noncuranza quando ne hanno avuto la possibilità, ma sa che Harry non ha la minima idea che anche lui sia un horcrux.

Comincia a giocherellare con la spilla che gli ho regalato per Natale e sospira.

Sta facendo del suo meglio, ma non è sicuro se ci riuscirà.

Madama Chips si precipita nel suo ufficio, cogliendo Piton alla sprovvista. Ripone velocemente la pergamena nel cassetto mentre Madama Chips si avvicina alla sua scrivania.

"La Signorina Piton è svenuta nel cortile." Lo informa.

Piton si alza immediatamente e segue Madama Chips in infermeria.

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Mi sono svegliata intontita e ho familiarizzato con l'odore di garze e nastro medico che normalmente si trova in infermeria.

Mi rialzo, lasciandomi sui gomiti e mi guardo intorno. 'Oh, sono in infermeria.'

Comincio a massaggiarmi la nuca e mi siedo dritto, e vedo che sono nascosto sotto le coperte del letto.

Guardo in fondo alla stanza e vedo Madama Chips che parla con lo zio Piton.
Si accorgono subito che mi sono svegliata e si precipitano da me.

"Signorina Piton, devi riposare. Hai fatto una brutta caduta prima." Madama Chips mi aiuta a sdraiarmi.

"Quanto tempo sono stata fuori?" le chiedo,

"Tutto il giorno. Rimarrai qui durante la notte, per ogni evenienza." Mi gonfia il cuscino e mi fa sdraiare.

Guardo fuori dalla finestra e vidi che fuori era già buio, doveva essere anche ora di cena.

Guardo Piton che mi stava già fissando, "Resterai qui come da istruzioni".

Alzo gli occhi al cielo, ma mi pento subito di averlo fatto perché ha solo intensificato ancora di più il mio mal di testa.

"Basta con gli occhi al cielo, Rosie." Piton mi rimprovera, prima di guardare Madama Chips e farle cenno di lasciarci, cosa che lei fa volentieri.

Piton prende una sedia vuota e la mette accanto al letto, e si siede, "Stai bene?"

"Sto bene." Gli rispondo bruscamente, ancora incazzata che abbia aperto le mie lettere senza il mio consenso.

Piton sentiva che ero ancora arrabbiata con lui e sospira, "Mi interessa solo la tua sicurezza. Se questo significa che devo mettere in dubbio con chi sei in contatto, così sia."

Lo guardo e vedo che è davvero sincero. Sospiro, "Allora immagino di scusarmi per l'atteggiamento".

Piton annuisce mentre mi perdona e mi batte sulla gamba, "Dovresti riposare. Farò controllare qualcuno nel cuore della notte."

"Vuoi dire Madama Chips?" rido.

Si alza e si aggiusta la vestaglia, "Sono sicuro che Madama Chips ha altre cose di cui occuparsi. Manderò qualcun altro."

Annuisco e mi riaddormento, mentre guardavo Piton uscire dall'infermeria, ma non prima di averlo visto tornare a guardarmi ancora una volta prima di girare l'angolo.

-

Mi sono svegliata nel giro di poche ore, supponendo che fosse nelle prime ore del mattino.

Mi giro nel letto e vedo qualcuno seduto sulla sedia vuota.

Draco.

I miei occhi si spalancarono e mi misi subito a sedere sul letto, "Draco, che ci fai qui?!"

Mi fa cenno di sistemarmi, "Piton mi ha fatto un gufo, ha detto che sei svenuta e hai bisogno di compagnia. Mi lascia stare qui con te per la notte."

Mi prende la mano e mi blocca le dita con le sue quando dico, "E madama Chips?"

Scrolla le spalle, "Ha detto che si è assicurato che non tornasse per qualche ora. Devo solo assicurarmi di essere andato per allora."

Sorrido e mi infilo nel letto mentre si arrampica accanto a me, avvolgendomi il braccio intorno, permettendomi di riposare sul suo petto.

"Devi stare attenta, amore. Non posso essere qui per proteggerti. Mi hai spaventato." Mi avverte.

Sorrido, "Ma ora sei qui. Nessuno mi farà del male con te qui".

Mi rannicchiai tra le sue braccia e lui appoggiò la testa sulla mia. Mi baciò dolcemente sulla sommità della testa, "Sarò sempre qui".