Always. (Una Storia su Draco Malfoy) - Traduzione

Confusa.

Torno nei sotterranei e vado direttamente nella mia stanza.

Mi sono buttata a faccia in giù sul letto e ho urlato.
Cosa mi sta succedendo?
Pensavo di odiare Draco.
Allora perché volevo uccidere Pansy più del solito quando li ho visti insieme?

Un gufo bubola mentre atterra sul nostro davanzale. È il gufo dei Malfoy, ma Draco è qui?

Prendo la lettera e la apro mentre il gufo si aggira per un po'.

Joy,

Mi dispiace molto che questa lettera ti sia arrivata così tardi. Volevo controllare con te e vedere come stavi, con tua madre che se n'è andata.

Volevo farti sapere che sei sempre la benvenuta a casa nostra ogni volta che vuoi. Ne abbiamo già parlato con tuo padre.

Quest'anno faremo un ballo di Natale, se vuoi unirti a noi. Ci piacerebbe averti.

Narcissa

Quindi hanno parlato con mio padre. Almeno so che è ancora vivo, allora.
Ho dato un bocconcino al gufo prima di farlo volare via. Non so se dovrei rispondere, quindi non l'ho fatto.

-
Ho finito per dormire molto prima di quanto avrei voluto. Stavo dormendo dalle 7.

Quella notte, ho finito per avere un altro incubo.

Sono di nuovo davanti allo stesso specchio. Vedo il mio riflesso, tranne che... non mi somiglia. Ma so ancora che sono io, ha senso?
Voldemort appare al mio fianco e mi mette una mano sulla spalla. Comincia a sorridere maliziosamente.

Il mio corpo è stato scosso per svegliarmi con forza tanto che salto su dalle coperte. Vedo Binky in piedi sul bordo del mio letto, "Binky? Che ci fai qui? È notte fonda". Accendo la lampada sul comodino. "Mi dispiace disturbarla, Signorina Joy. Ma Binky aveva bisogno di dire alla Signorina Joy quello che sta succedendo a casa." Binky iniziò a giocherellare con la sua copertura di stoffa.
La avvicino a me, "Binky... stai bene? Sei ferita? Cosa sta succedendo?" La guardo, assicurandomi che non abbia tagli o lividi.
"Il padrone è a casa, signorina Joy." Mio padre è a casa?
Tengo Binky per le spalle, "Da quando, Binky?" Deglutisce, "Stasera".
Continua, "Ma non è arrivato da solo, Signorina Joy". La guardo confusa, "Chi altro è in casa?"
"Padron Malfoy".
"Lucis?" Binky annuisce.
Giocherella di nuovo con la sua copertura di stoffa, "Li ho sentiti parlare, Signorina Joy. Qualcosa su di te." Mi siedo ancora di più, "Cosa? Cosa hanno detto, Binky?" Binky guarda l'orologio. "Oh! Devo andare, Signorina Joy! Padrone non sa che Binky se n'è andata." Sospiro ma annuisco con la testa. "Sarò a casa per Natale, ok?" La bacio sulla testa, prima che si materializzasse di nuovo a casa.

Cado di nuovo nel letto, fissando il soffitto prima di addormentarmi profondamente.

-
Mi sono svegliata sentendo bussare alla nostra porta. Lancio un cuscino verso il letto di Tori, nella speranza di svegliarla in modo che possa rispondere alla porta al posto mio. Dopo non aver sentito il suo gemito, ho guardato oltre per vedere che non era nemmeno nel suo letto. Gemo e lentamente mi alzo dal letto per rispondere alla persona che sta ancora bussando.

Apro la porta e vedo Adrian in piedi nel corridoio. "Possiamo parlare?"
Mi stropiccio gli occhi prima di fargli cenno di entrare. Si siede sulla sedia della mia scrivania mentre mi siedo sul letto, ancora mezza addormentata.

"Buongiorno."
"Mmm." Sto combattendo la mia sonnolenza.
"Non ti ho vista a cena ieri sera."
"Sì, stavo dormendo."
"E ti sei svegliata solo ora?" Annuisco e basta.

Sospira, "Volevo solo scusarmi per il modo in cui mi sono comportato".
Lo guardo e sospiro anche io, "Penso che dispiace anche a me. Se una ragazza avesse flirtato con te davanti a me, l'avrei uccisa." Lui ridacchia, "Sì, lo faresti."

Resta in silenzio per un po' prima che mi prenda la mano e mi guardi. "Ti amo."

Lui... cosa?

L'ho solo fissato. Sono letteralmente senza parole.
Non posso dirlo indietro, giusto? Non so cosa sia l'amore. Lo amo? io no?

Istintivamente, gli rivolsi un sorriso e gli baciai la guancia.
Mi ha chiesto se volevo fare colazione con lui, ma ho detto che volevo dormire ancora un po'. Annuisce e mi lascia nella mia stanza.

Ha detto che mi ama.

Mi stendo sul letto, fissando il soffitto.
Inizio a pensare troppo. Praticamente su tutto. Tutti i miei pensieri mi passano per la testa, prima di arrivare a una conclusione.

Non lo amo.

Oh, per l'amor di Salazar, cazzo.