Hyulius's pov
Mi guardo attorno, sono in quella che sembra essere un'immensa spiaggia dalla sabbia chiarissima. Non ho un corpo e così sono tanti come me, gli altri vagano e io invece resto fermo. Sono confuso e non capisco dove mi trovo, ricordo di aver avuto un malore improvviso e il mio cuore non ha retto. Dunque ho avuto una specie di infarto in giovane età. Sono morto e adesso non so dove mi trovo né dove dovrei andare. Però se sono morto vuol dire che potrò rivedere quel ragazzo perduto qualche anno fa. Mi alzo in piedi e inizio a camminare cercando qualcuno a cui chiedere spiegazioni. Alla fine due persone mi raggiungono e si presentano come un angelo e un diavolo. Mi trovo nel Purgatorio e posso scegliere quale via percorrere per l'eternità. I due mi parlano, mi fanno delle domande, mi ripetono i loro nomi. A me non importa nulla di tutta questa faccenda né di loro, ho solo una domanda da fare.
-Dove va una persona morta sbranata da dei cani?-.
All'inizio la domanda destabilisce entrambi, ma alla fine è proprio l'angelo a parlare.
-Beh, è una morte violenta quindi molto probabilmente andrebbe all'inferno, ma perché lo chiedi?-.
Non rispondo, non è necessario. È lì che voglio andare, è lì che voglio iniziare a cercare.
-Allora è quello il mio posto, come posso fare? Devo toccare il diavolo, giusto?-.
I due sembrano molto spaesati, forse non si aspettavano una tale decisione da parte mia.
-Sei sicuro? Non vuoi ripensarci? In Paradiso avresti ogni gioia e felicità, lì dove tutto è luce e non esiste il dolore-. L'angelo prova a persuadermi, ma io ormai ho deciso. Afferro la mano del diavolo stringendola con la mia come per un saluto formale. Dopotutto in vita mi ero ripromesso che avrei cercato quel ragazzo fino all'Inferno.Apro gli occhi e sollevo la testa, mi sono appisolato usando una pila di fogli come se fosse una sorta di cuscino. Mi trovo negli uffici situati presso il secondo cerchio dell'Inferno, sì sta facendo buio e sono praticamente il solo seduto alla scrivania. Uno dei miei compiti è riempire moduli, scrivere rapporti sulla giornata svolta e tenere tutto in ordini. È un lavoro noioso per molti, ma necessario e interessante per me. Mi sono guadagnato con tanta fatica un posto come assistente del temibile Minosse. Le anime le quali hanno una netta colpa o peccato da espiare vengono mandate direttamente dal Giudice degli Inferi per essere giudicate. Invece quelle la cui vita non è stata né abbastanza buona né abbastanza discutibile vengono portate sulla spiaggia del Purgatorio e qui smistate in base ad un giudizio esterno.
In ogni caso tutto ha una sua collocazione, i dati e le varie destinazioni vanno rigorosamente compilati in maniera precisa e diligente. Vanno valutati tutti i requisiti dei candidati a diventare nuovi diavoli, vanno anche archiviate le schede relative ad ogni diavolo esistente nelle apposite locazioni lavorative tenendo una copia negli archivi generali. Sì, proprio un lavoro che calza a pennello con una personalità calma come quella mia. In effetti non avrei potuto chiedere di meglio di tale impiego, anche per un mio tornaconto personale. Vorrei tanto esaudire un antico desiderio. Mi rimetto a lavoro, ho letteralmente una montagna di cose da fare. Mi va bene, non ho molto altro da fare. Non esco spesso e nonostante le numerose avance non mi interessa nessuno in senso amoroso, non adesso almeno. Al massimo mi concedo qualche lunga passeggiata nel cuor della notte, quando il vento fresco e piacevole mi accarezza la pelle.
In quei diversi anni di servizio ho capito quanto sia difficile trovare qualcuno di specifico data la mole di documenti. Inoltre sapere che i diavoli prima di me non sono stati poi cosi scrupolosi e ordinati ha diminuito le mie speranze. Alcune cose sono andate perse, altre dimenticate tra la polvere, altre ancora andate accidentalmente distrutte.
Sì, ho tutta l'eternità per cercare, ma basterà? Forse no.
Sento bussare, mi giro vedendo due miei colleghi sulla soglia della porta. Non ho mai avuto troppa confidenza con loro, ho solo scambiato poche parole al di fuori dell'ambito lavorativo. Più volte hanno provato a portarmi a bere qualcosa od a conoscere nuove persone, ma io ho sempre rifiutato.
-Noi stiamo andando al Purgatorio, perché non vieni con noi?- mi chiede il primo. Credo si chiami Fabien, ha i capelli castani e gli occhi chiari.
-Alcuni diavoli che ci lavorano dicono che da loro si mangia benissimo quando cucina un certo Edwin. Stiamo andando alla loro mensa- aggiunge l'altro. Lui si chiama Miguel, un uomo robusto e dalla barba folta.
Mi metto a giocherellare con un ciuffo dei miei capelli blu, è una mia abitudine quando penso. Normalmente avrei detto di no anche questa volta, ma il mio stomaco mi ricorda che non mangio nulla da ore. Inoltre comincio a sentirmi in colpa a rifiutare sempre i loro gentili inviti. Mangerò qualcosa di buono, chiacchiererò un po' con altri e poi me ne tornerò nuovamente in ufficio.
-Certo, con piacere- rispondo loro e sorrido nel vederli sorpresi, mi alzo e li seguo tranquillamente.Arriviamo a quella che dovrebbe essere la mensa del Purgatorio, all'apparenza sembra un edificio comune senza nulla di particolare. La porta è chiusa, ma dalle finestre si possono vedere tutte le luci accese. Non siamo solo noi ad aspettare, decine e decine di persone sono arrivate prima di noi. Ci sono addirittura Flegiàs, il capo delle guardie degli inferi, e anche il traghettatore Caronte. Dunque questo Edwin sembra essere molto rinomato per radunare tutte queste persone e sembra ne stiano arrivando molte altre. Alla fine le porte vengono aperte, tutti ci giriamo a guardare.
-Benvenuti a tutti, prego entrate pure. Mettetevi comodi, rilassatevi e gustate cibo delizioso e di qualità. Passate una buona cena ed una buona permanenza-.
Ad accoglierci alla soglia c'è un ragazzo minuto dai capelli mossi rosa e dagli occhi castano chiaro, la parte inferiore del viso è coperta da una mascherina blu. Indossa un completo nero e bianco da cameriera di un paio di misure più grandi di lui, la gonna arriva oltre sotto il ginocchio. Ci saluta facendo un breve inchino alzando.di poco l'orlo della gonna. Guardo i suoi occhi e una strana sensazione pervade il mio corpo, ma non ho molto tempo per pensarci.
-Che strano ragazzo, è proprio ridicolo- commenta Miguel mettendosi a ridere.
-Già, che pagliaccio. Vatti a cambiare, va'- lo segue Fabien indicandolo.
Il ragazzo arrossisce, abbassa lo sguardo facendo qualche passo indietro e si tortura le mani rimanendo in silenzio. Anche se vedo solo in parte il suo viso si vede benissimo che la gioia espressa precedentemente è del tutto sparita. Io mi giro verso di loro con le mani strette in un pugno.
-Siete proprio dei maleducati senza la benché minima educazione! È così che trattate chi vi dà ospitalità con garbo e gentilezza? Voi con il vostro ruolo dovreste comportarvi in modo più degno invece di parlare come volgari diavoli squattrinati!- affermo senza alzare troppo la voce e i due smettono di ridere guardandomi come i bambini dopo un rimprovero. -Lui può indossare ciò che vuole, merita di essere sé stesso ed essere apprezzato come tale. Non deve nascondersi per degli idioti e il loro parlare a vanvera, non sprecate ossigeno per dire queste idiozie-. I due annuiscono in silenzio ed io li obbligo a inchinarsi ed a scusarsi. Nessun altro dei presenti osa ribadire, Flegiàs mi sorride tenendo un pollice all'insù.
Vedo il ragazzo tranquillizzarsi e riprendere nuovamente la sua spensieratezza. Bene, adesso possiamo entrare e mangiare. Prendo il mio posto e non smetto di guardarlo andare da un tavolo all'altro, vorrei potergli parlare.
-Ti sei incantato su quel ragazzino?- mi chiede Miguel, l'altro si è subito alzato per prendere da mangiare. -Se è bastata una gonna per cancellare dalla tua mente la persona che cerchi ti avrei fatto conoscere delle belle succubi-.
Scuoto la testa e non gli rispondo, ho mille dubbi a cui vorrei dare una certezza.Avviso!
Abbiamo aperto un account su Deviantart a nome de Il Piacere del Peccato. Per chi non sapesse cosa sia Deviantart, questo è un social simile a Facebook dove si possono pubblicare soprattutto disegni. Creare un account è facile e gratuito, vi si può accedere tramite Google o tramite la app apposita. Trovate il link dentro la mia biografia!
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Il Piacere del Peccato
RomanceAttenzione, storia boyxboy, astenersi chi non gradisce questo argomento Personaggi originali, storia scritta a quattro mani da me e @khailea Link per accedere all'account de Il Piacere del Peccato: https://www.deviantart.com/ilpiaceredelpeccato Può...