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Quarto e quinto giorno

Edwin's pov

Sento la testa scoppiarmi e dormo sempre meno, mi sento davvero uno straccio. Che scocciatura l'Anniversario, rivivere tutto una volta all'anno è una cosa davvero tremenda. Stare chiuso dentro questa stanza è altrettanto scocciante per una persona iperattiva come me. Un formicolio pervade tutto il mio corpo indolenzito sia a causa delle percosse ricordate, sia a causa del troppo tempo steso su questo letto senza muovere un muscolo. Però vedere il pennuto dormire non ha prezzo. Sono sempre appoggiato al suo petto, con un tocco leggero lo accarezzo da sopra la sua camicia. Nonostante i ricordi del passato stanno prendendo il sopravvento, non ho dimenticato i nostri baci. Ci siamo baciati ed è stata la cosa più bella di tutte, lo penso davvero.
Non sono un ragazzo del tutto sprovveduto su argomenti come attrazione fisica, romantica, sesso e cose del genere. In vita ho avuto delle relazioni con qualche ragazza, a quanto pareva a loro piaceva accompagnarsi con un tipo rissoso e sfigato come me. Da parte mia non c'erano sentimenti per loro, le accontentavo e rimanevo al loro fianco senza entrare nei loro letti. Nulla mi entusiasmava o mi faceva provare qualcosa ed alla fine la relazione si spezzava. Per quanto riguarda i ragazzi ho capito di essere attratto da loro all'inizio dell'adolescenza, ma ho vissuto la mia breve esistenza evitando qualunque rapporto che potesse risultare fraintendibile. Mi limitavo a fugaci amicizie e poche conoscenze, nessuno mi conosceva così bene da sapere quale fosse il mio colore preferito o quali fossero i miei interessi. Non perché rinnegassi la mia natura, semplicemente avevo già fin troppi problemi e non volevo avere sulle spalle anche il peso doloroso dell'omofobia.
Ma con lui è diverso, mi sento davvero attratto fisicamente da lui e piano piano anche sentimentalmente. Però mi chiedo cosa senta lui per me e se tra di noi possa davvero nascere qualcosa. Siamo creature diverse legate a due mondi diversi, potremmo davvero amarci in un futuro? In ogni caso mi piace stare così, sono contento stia qui con me.

Mi sveglio stavolta stringendo i denti per non urlare. Le ossa si rompono in vari punti, emettendo suoni a dir poco raccapriccianti. Chiudo di nuovo gli occhi e mi appoggio sul suo petto, stando il più fermo possibile. È tremendo, mi mordo il labbro, cercando di resistere. Senza volerlo inizio a tremare dal dolore. Credo sia ormai il quinto giorno, ma non ne sono del tutto sicuro. Passato e presente si mischiano e si scambiano l'uno con l'altro. A volte mi sembra di essere ancora nella mia vecchia casa ad aiutare le mie sorelle con i compiti. Altre volte mi sembra di aver vissuto il bacio in un tempo lontanissimo. Gabriel rimane in silenzio, lo sento sfiorarmi appena. Sembra come paralizzato, forse lo sto spaventando così conciato e mi dispiace molto. Ancora non ha visto il peggio.
Le ossa rotte impediscono ogni movimento, ogni fottuto singolo gesto. Perfino respirare mi viene difficile e le braccia è come se non le sentissi più come mie. Non posso fare nulla se non restare appoggiato a lui. Se non fossi già morto in questo momento vorrei morire, sparire, non essere mai esistito. Ma ormai è tardi per questo.
-Gabriel sposta il cuscino e lasciami disteso, se no lo sporcherò. Scusami-. Dico con voce rotta e tremante. Lui è una creatura così pura, ha speso il suo tempo per me che sono un inutile verme. Non macchierò la sua purezza con lo schifo che sono io.

Gabriel's pov

Mi chiedo per quanto ancora andrà avanti tutta questa atroce situazione. Sono alcuni giorni che non ci alziamo un minimo dal letto e mi chiedo quanto ancora dovrò aspettare prima di vederlo stare meglio. In parte sono felice di averlo tutto per me senza doverlo dividere con nessuno o essere interrotti da qualcuno. Vorrei solo che il fatto io stia così tanto tempo con lui non fosse a causa delle sue condizioni fisiche. Mi chiedo se in circostanze normali passerebbe altrettanto tempo da solo con me. Forse sì visto ha ricambiato il bacio, ne sarei molto felice.
Peggiora sempre di più ogni minuto trascorso e ho paura che anche un solo soffio del mio respiro possa ferirlo. Eppure non posso fermarmi nel coccolarlo e dargli tutto il conforto necessario. Gli accarezzo i capelli giocando con i suoi ricci trasandati senza tirarli per non recargli altro dolore.
-Vedrai andrà tutto bene, presto tutto sarà finito. Torneremo a lavorare insieme e potrò di nuovo mangiare le tue squisite pietanze-. Affermo e lo vedo sorridere, menomale.

Apro gli occhi di scatto sentendo un suono raccapricciante, è il rumore provocato dal rompersi delle sue ossa. Non riesce più a muoversi, vedo il suo petto alzarsi ed abbassarsi in modo lento ed irregolare.
-Gabriel sposta il cuscino e lasciami disteso, se no lo sporcherò. Scusami-. Dice con voce rotta e tremante, respira a fatica tossendo ogni tanto. Riesce a stento a tenere gli occhi aperti per più di un paio di minuti, ma quando ci riesce noto sono lucidi di lacrime.
Faccio come mi dice rabbrividendo. Mi sposto facendogli più spazio e lo aiuto a sdraiarsi adagiandolo delicatamente. Tuttavia lo vedo fare smorfie e mordersi il labbro inferiore probabilmente per trattenere dei lamenti di dolore. Lo fermo e glielo accarezzo piano piano, voglio che queste giornate finiscano presto. Rimango a vegliare su di lui, sfiorandolo appena.
-Mi dispiace-. Non c'è molto altro che io possa dire o fare in questo momento. Come può qualcuno averlo ridotto in questo stato? Quanto poteva odiarlo per spingersi fino a tanto? È così orribile, troppo crudele perfino per un diavolo. Edwin non si meritava tutto questo e di certo non è giusto lui debba affrontarlo nuovamente anno dopo anno. Prometto a me stesso di esserci sempre per lui ad ogni Anniversario fino alla fine dell'eternità.

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