Edwin's pov
Altri incubi, mi agito nel letto per poi sdraiarmi di nuovo. Devo resistere e cercare di dormire il più possibile nonostante tutto.
Vorrei poter riuscire a dormire bene, almeno per una volta. Un sonno nero senza nulla, tranquillo e rassicurante. Ho provato di tutto, ma nulla è servito. L'unico modo che ho è di perdere i sensi in un modo o in un altro, ma è molto rischioso poiché mi ritroverei completamente privo di difese e facile preda di chiunque. E io sono solo...
Sento qualcosa di strano, mi sento osservato da qualcuno, la cosa non mi piace per niente.
Non riesco più a dormire, sbuffo e riapro gli occhi, guardando il soffitto, sono ancora stanco. Dovrò aspettare di riaddormentarmi di nuovo.
Per un attimo il mio sguardo vaga per tutta la stanza, è praticamente vuota. C'è solo un letto, un armadio, la mia amata chitarra e una sedia.
Hey, aspetta.
Lo guardo, è nella mia stanza. Che cazzo ci fa il pennuto qui?!
Mi alzo di colpo dal letto, gli occhi da neri passano a rossi.
-Ti do tre secondi per andartene prima che ti spezzi tutte le ossa!- dico ringhiando. Che cosa vuole adesso?
Lui rimane fermo al suo posto, mi sa non ha recepito il messaggio.
-Ascolta, ieri non mi hai dato modo di parlare, ma io credo sul serio al tuo animo buono.-
Ancora con questa storia?
-I tuoi occhi hanno cambiato colore, è una cosa bella. E poi non mi chiamo pennuto, ma Gabriel.-
Tutta questa situazione è assurda.
Un angelo nella mia stanza che farnetica cose insensate e non ha intenzione di lasciarmi in pace. Ne ho davvero abbastanza di questo cervello di gallina.
Faccio tornare i miei occhi normali per poi distogliere lo sguardo.
-Tsk! Bene, Gabriel pennuto, se sei venuto qui solo per dirmi una stronzata puoi anche andare. Capisco che voi damerini vi annoiate a stare nelle vostre nuvole perfette, ma qui finirai solo per bruciarti le tue preziose alette. Vai via prima che ti butti fuori a calci!-
Sono troppo stanco, mi butto sul letto aspettando che vada via.
-E piantala con queste scemenze, non c'è nulla di bello in me- dico in un sussurro incrociando le braccia.
Esserlo significherebbe guai a cui non voglio pensare, cose che voglio evitare ad ogni costo. Nessuno vorrebbe mai delle sgradite attenzioni ed io mantengo un profilo basso per non averne. Alex prova spesso ad invitarmi a feste, a serate in cui l'alcol scorre a fiumi e cose simili. Io rifiuto sempre e al massimo esco con lui solo se ci sono Queen e quella ragazza cieca di cui non ricordo il nome. So che lui ha buone intenzioni. Vuole farmi conoscere altra gente, farmi uscire dal guscio, ma io voglio evitare qualunque problema.
Oltre a Mary sono le uniche persone che posso considerare amiche.
Sospiro mettendomi seduto con le gambe incrociate. Ormai il danno è fatto, se non vuole andarsene allora resterò sveglio tutto il tempo necessario.
Prevedo che sarà una giornata di merda.Gabriel's pov
Per tutto il tempo non ho staccato gli occhi da lui. Avrei voluto abbracciarlo visto che ha continuato a rigirarsi nel letto, ma ho promesso di non svegliarlo.
Ad un certo punto però lui apre gli occhi, sorrido dolcemente per dargli il buongiorno. Inizialmente non si è accorto di me, ma con uno scatto si è alzato sbraitando contro di me.
Resto a guardare il suo corpo, addosso ha solo le mutande, arrossisco leggermente. Non mi era mai capitato di vedere un altro uomo nudo davanti a me, è una sensazione strana.
Mi riprendo in fretta però, non sono venuto lì solo per guardarlo.
Non bado molto alla sua minaccia, sono sicuro che non farebbe mai un atto crudele come picchiare qualcuno.
Vado subito al punto del discorso: sono davvero sicuro che sotto quel muro di cenere e zolfo si nasconde un animo buono e gentile. Non ho mai visto un diavolo come lui.
Alzo un sopracciglio quando gli sento dire che non c'è niente di bello in lui. Che sia timido e con poca autostima?
Non è giusto dica così di sé stesso, sembra così abbattuto, voglio provare a sollevargli il morale.
-Non è vero. Hai un bel corpo, dei bellissimi occhi ed una bella voce. Non c'è nulla che non vada in te se non queste parole.-
Penso veramente ciò che ho detto, mi avvicino ancora di più, il suo odore è così particolare. È piacevole sentirlo, ora che me ne accorgo tutta la stanza ha questo odore. Mi trovo a mio agio.
-E noi non viviamo tra le nuvole ma in un dormitorio come voi. Certo abbiamo un po' più di luce ed i corridoi non sono mai vuoti ma è la stessa situazione per entrambi. E non sono cavolate. Sono cose serie, tu sei stato buono non puoi negarlo, è impossibile.-
Non riesco ad avere un linguaggio scurrile, non è nella mia natura usare volgarità.
Dopo l'attimo di serietà gli sorrido dolcemente, socchiudendo gli occhi.
-Mi hai dato un soprannome, è carina come cosa.-
-Diavolo di un diavolo in cancrena, cosa cazzo vuoi ancora da me?! Ho agito secondo la prassi, non aveva nessuna colpa o peccato che io potessi usare a mio favore. Dovresti essere felice di avere un pennuto in più nella tua schiera. E questo non è un soprannome, ma un insulto!-
-Non è vero, le anime scartate o troppo deboli possono essere comunque usate in altro modo, tu l'hai fatto per bontà d'animo.-
Dico avvicinandomi ancora di più, mettendomi in ginocchio sul pavimento accanto al letto.
-Non si può cambiare ciò che si è, io sarò sempre un angelo e tu sempre un diavolo, ma non per questo non possiamo mostrare il nostro vero io, che può anche essere diverso da come appariamo.-
Gli sorrido nuovamente senza trattenere una risata.
-E poi a me piace questo soprannome.-
Non appena termino la frase lui mi tira un calcio al petto forte abbastanza da farmi allontanare e cadere a terra.
-Io non sono buono, io sono pericoloso e cattivo-
Mi dice sdraiandosi nuovamente, io però non riesco a dire altro. Non perché mi ha fatto male, ma perché ho sentito una stranissima sensazione dentro di me. È partita dal cuore arrivando in punti che non credevo. Mi sento confuso ma provo anche qualcosa di piacevole. Questa sensazione talmente estranea però mi crea molto disagio.
Abbasso lo sguardo diventando completamente rosso ed aprendo le mie ali mi getto fuori dalla finestra della sua stanza.
-Ci vediamo al lavoro!-
Non so perché sto scappando, non ne ho motivo, anzi un motivo ce l'ho. Ma perché ho reagito così? Non riesco a spiegarmelo.Avviso!
Abbiamo aperto un account su Deviantart a nome de Il Piacere del Peccato. Per chi non sapesse cosa sia Deviantart, questo è un social simile a Facebook dove si possono pubblicare soprattutto disegni. Creare un account è facile e gratuito, vi si può accedere tramite Google o tramite la app apposita. Trovate il link dentro la mia biografia!
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Il Piacere del Peccato
RomanceAttenzione, storia boyxboy, astenersi chi non gradisce questo argomento Personaggi originali, storia scritta a quattro mani da me e @khailea Link per accedere all'account de Il Piacere del Peccato: https://www.deviantart.com/ilpiaceredelpeccato Può...