Mara's pov
Stupido, stupido, stupido stupidissimo diavolo!
Mettere una buona parola per me.
Bah!
Stupido!
Sono così furiosa che potrei prendere a calci quella sua stupida faccia!
Riesco quasi ancora a vederla, con il suo stupido sorriso da santarellino, mentre si prende gioco di me!
E di fronte a Flegiàs perfino!
Avrei dovuto tirargli l’intero bancone in testa, se solo Berry non fosse stata lì!
Stupido, stupido!
E dire che ero andata al Berry’s Castle per rilassarmi un po’, dopo avere avuto a che fare con un angelo da strapazzo che durante il lavoro non se ne stava zitto un secondo, cercando di fare delle battute senza senso.
Ero talmente frustrata che pur di levarmelo dalle scatole gli ho lasciato l’anima con cui stavamo lavorando.
Dannato cervello di gallina, e dannato diavolo che si crede chissà chi!
Solo perché conosce Flegiàs pensa di potersi atteggiare, e di prendermi pure per il culo!
Come se credessi veramente alla sua storiella, non vuol dirmi la verità perché mi crede una debole, mi ci gioco tutto!
Flegiàs è il diavolo più forte, più incredibile e rispettato di tutto l’Inferno, non si farebbe mai vedere in giro con qualcuno che non fosse alla sua altezza.
Ma che dico, nessuno lo è. È Flegiàs, il migliore!
…
…
… e …
Ed era a pochi metri da me
-Dannazione!-.
Ero talmente arrabbiata quando quel demente mi ha detto che potrebbe mettere una buona parola per me con Flegiàs, che sono volata via dal locale di Berry, e sono arrivata fino al Purgatorio.
Cavolo! Non mi capiterà mai più avere l’occasione di vederlo così da vicino! E tutto per colpa sua!
-Aaaaaah dannazione!-.
Che perdita di tempo!
E ora che dovrei fare qui?!
Presa dalla frustrazione comincio a tirare calci alle pietre vicine, urlando ignorando le anime che passano.
Tanto che differenza fa per loro, io non posso toccarle e viceversa, ora che hanno iniziato il loro viaggio, perciò non ho nessuno con cui sfogarmi!
-Dannazione dannazione dannazioneeee!-.
Non mi importa se sono da sola, ho bisogno di rompere qualcosa, e tutte queste rocce fanno proprio a caso mio.
Probabilmente è stupido usare i miei poteri per una cosa simile, Flegiàs non lo farebbe, ma è decisamente più divertente così, e soddisfacente.
Mi concentro per un secondo e le pietre attorno a me iniziano a fluttuare, avvicinandosi alle mie mani unendosi fino a formare dei grossi guantoni da box.
Sono in grado di controllare le rocce, di plasmarne la forma e di farle sfrecciare contro i miei nemici.
Un bel trucchetto per chi vive all’Inferno, soprattutto per qualcuno che ha spesso a che fare con uomini idioti che credono solo perché sono bassa ed una femmina sia anche debole ed indifesa.
Probabilmente è questo che ha pensato quel diavolo da strapazzo giù al bar…
Che vada a crepare, lui e la sua buona parola!
Gliela faccio vedere io chi è indifesa!
-Raaaaaah!-.
Alzando entrambe le mani colpisco con tutte le mie forze la roccia davanti a me, frantumandola in mille pezzi, passando a quelle accanto.
-Prendi questo! E questo! E questo!-.
I miei colpi sono precisi e veloci, da vera professionista.
Sinistro, destro, destro, sinistro.
Quando ancora ero viva ho praticato per anni la box da professionista, fin da quando ero abbastanza grande per farlo.
Non importava l’avversario che mi trovavo di fronte, sul ring combattevo con tutta me stessa, senza cadere, senza arrendermi, ed ora ho portato all’Inferno con me tutto quello che ho imparato.
Minuscoli cocci volano attorno a me.
Ogni volta che combatto mi sento viva, ed anche solo lasciarmi andare in questo modo mi aiuta a tornare di buon umore, mi fa ricordare la mia forza e quanto valgo.
Quando sento il sudore colare dalla mia fronte ed il respiro appesantirsi mi fermo, lasciando che le rocce perdano la forma tornando delle semplici pietruzze.
Attorno a me non ci sono altro che detriti in un grande spazio spianato.
Sorridendo soddisfatta mi stendo, puntando gli occhi sul cielo, pentendomene subito.
Credo che non riuscirò mai a farmelo piacere, grossi nuvoloni avvolgono l’intera montagna, rendendo il paesaggio cupo e desolato. Un modo per ricordarti sempre meriti di soffrire.
Ho sempre odiato il maltempo, ma a quanto pare sarò costretta a conviverci per l’eternità visto all’Inferno non spunta esattamente il sole oltre l’orizzonte, e nel Purgatorio non tira un filo di vento per cambiare il paesaggio.
Gli angeli devono proprio divertirsi al pensiero che non siamo nemmeno in grado di vedere il Paradiso dall’altra parte. Se un diavolo provasse a superare quelle nuvole brucerebbe vivo.
-Che schifo di posto…- sbuffo afferrando un sasso, lanciandolo in aria come se potessi veramente colpire le nuvole e scacciarle, ma il sasso presto perde di velocità, cominciando la sua discesa.
Appena esce dal mio campo visivo smetto di preoccuparmene.
-Ouch!-.
Che diavolo è stato?
Mi metto a sedere guardandomi attorno.
L’ho sognato? No, sono certa di avere sentito una voce.
Rimango in silenzio tenendo gli occhi ben aperti, immobile seduta per terra.
Forse qualcuno mi ha seguita…
Prendo un altro sasso e lo lancio alla stessa identica maniera dell’altro, stavolta fissandolo mentre cade.
Pochi secondi dopo ecco di nuovo quella voce.
-Aiah!-.
Allora qualcuno mi sta veramente spiando!
Gli farò passare la voglia di infastidirmi. Radunando a me altre rocce plasmo nuovamente i guantoni da box, stavolta però formando degli spuntoni acuminati sulle nocche, e muovendomi accovacciata mi sposto nella direzione da cui proveniva la voce.
Deve essere dietro questa roccia, ne sono sicura.
Bene, piccolo spione, preparati a prendere un sacco di botte.
-RAAAAH!-.
-AAAAAH!-.
Sono saltata oltre la roccia pronta a picchiare chiunque mi trovassi davanti, ma un urlo più acuto di quello di una sirena mi fracassa i timpani, facendomi cadere.
-M-maledizione…-.
Che male! Mi sembra di avere un dannato fischietto tra le orecchie!
Non riesco più a mantenere la concentrazione sulle rocce ed i guantoni si smontano all’istante.
-Oh no, scusami! Stai bene?-.
Sento qualcuno sfiorarmi la schiena, ed immediatamente mi volto scacciando la mano.
-Non mi tocca… re.-
Le parole mi muoiono a mezz’aria.
Davanti a me c’è una ragazza, dalla pelle scura ed i brillanti occhi celesti, che mi guardano sbattendo le lunghe ciglia nere, risaltate dalle sottili sopracciglia azzurre.
I capelli azzurri stretti in centinaia di piccole trecce le cadono lungo le spalle, e le carnose labbra, anch’esse azzurre, sono socchiuse dalla sorpresa.
Non l’ho mai vista prima d’ora, o mi sarei ricordata sicuramente di lei.
Entrambe rimaniamo in silenzio, fissandoci senza nemmeno riuscire a muoverci.
È… è bellissima…Avviso!
Abbiamo aperto un account su Deviantart a nome de Il Piacere del Peccato. Per chi non sapesse cosa sia Deviantart, questo è un social simile a Facebook dove si possono pubblicare soprattutto disegni. Creare un account è facile e gratuito, vi si può accedere tramite Google o tramite la app apposita. Trovate il link dentro la mia biografia!
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Il Piacere del Peccato
RomanceAttenzione, storia boyxboy, astenersi chi non gradisce questo argomento Personaggi originali, storia scritta a quattro mani da me e @khailea Link per accedere all'account de Il Piacere del Peccato: https://www.deviantart.com/ilpiaceredelpeccato Può...