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Edwin's pov

Finalmente posso uscire da qui e tornare a volare. Ho ripreso di nuovo le forze perse durante l'anniversario. Non vedevo l'ora che finisse, anche se i sensi di colpa restano. Non riesco a non pensare alle mie sorelle e a come vivono per ora senza nessuno a proteggerle. Scuoto la testa per non pensarci, sono troppo felice al momento. Mi stiracchio e mi metto una maglietta pulita rigorosamente nera, ovviamente. Non ho mai desiderato altri colori se non questo. Ammettiamolo, è il migliore che esista in tutto l'universo.
Gabriel è ancora qui con me e gliene sono grato, mi ha aiutato così tanto. Magari potrei ringraziarlo preparandogli da mangiare, anche per il regalo che mi ha fatto. Ma prima.
Apro la finestra e mi ci lancio fuori in picchiata, apro le ali all'ultimo e volo in alto facendo qualche acrobazia.
Cazzo quanto adoro volare! Mi era mancato. Per una persona come me è una tragedia stare fermo.
-Sono fottutamente guarito, finalmente!- urlo a pieni polmoni, sento qualcuno nelle stanze vicine bestemmiare. Che si fotta.
Torno davanti la finestra e mi appoggio sul bordo guardando il pennuto.
Ho dei ricordi un po' confusi di ciò che è successo con lui, mi ha davvero baciato o me lo sono immaginato durante una delle mie allucinazioni?
Non so se sia meglio chiederglielo. Vedrò più avanti, per ora voglio volare con lui.
-A te piace volare?-.
-Si è molto piacevole. All'inizio della mia permanenza qui non facevo altro. Beh non avevo le gambe dopotutto.-
Lo guardo e per un attimo smetto di sbattere le ali ritrovandomi a precipitare nel vuoto. Mi riprendo e ritorno a sbattere le ali tornando da lui.
-Non avevi le gambe?-.
Sono sorpreso, gli angeli normalmente non dovrebbero avere ferite causate dalla loro morte. Mi chiedo in che modo sia morto, spero non abbia sofferto.
-Anche io sono stato nel purgatorio. È una cosa normale, no? Ma è successo tanto tempo fa. A dire il vero non so nemmeno che parti del corpo mi mancavano.- mi risponde con la sua solita naturalezza, come se fosse una cosa normale e di poco interesse. Aspetta, fermi tutti. Lo hanno fatto a pezzi?! Chi diavolo di malato perverso lo farebbe? Aveva detto che aveva respinto qualcuno. Cazzo non posso credere che una persona si spingerebbe a tanto; non posso pensare che chiunque sia stato si sia tenuto i pezzi. Vorrei abbracciarlo, ma forse non sarebbe opportuno.
-Capisco, però adesso sei tutto intero e puoi avere l'opportunità di un volo con me. Occasione unica, pennuto- gli dico tornando sdraiato sul nulla guardandolo intensamente.
-Suppongo di si, visto che ho notato tendi a stare da solo.-
Faccio spallucce.
-Adesso siamo insieme, no? Dai su, fammi vedere come voli-
È simile a una sfida, ce ne vuole a volare meglio di me. Dai scherzo, non sono cosi bravo e non sono così arrogante.

Gabriel's pov

Per tutto il tempo ho solamente tenuto gli occhi socchiusi, non ho voglia di dormire e siccome non ne necessito non è un problema per me.
Ho sentito Edwin alzarsi, osservandolo con la coda dell'occhio ho visto che è tornato a volare, sono felice di questo, almeno si è rimesso in sesto. Vorrei restare qui ad inebriarmi del suo profumo ma mi alzo sistemandomi con la mano i capelli.
-Riposato?- gli chiedo girando lo sguardo verso di lui, arrossendo leggermente.
-Sì sto meglio, grazie. Tu? Sei stanco?-
-È cosa da umani.- rispondo intenerito, sorridendo
-Giusto, vieni a volare con me allora-
Si sposta dalla finestra per lasciarmi spazio. Volare con lui? Me lo ha chiesto davvero?
-Certo.-
Alzandomi spalanco le mie morbide ali sollevandomi da terra.
-A te piace volare?- mi chiede aspettandomi sdraiato sull'aria con le ali che sbattono piano.
-Si è molto piacevole. All'inizio della mia permanenza qui non facevo altro. Beh non avevo le gambe dopotutto.-
Gli dico tranquillamente, non mi sembra una notizia così eccezionale, ma a quanto pare per lui è il contrario. Non mi aspettavo una tale reazione da parte sua, è rimasto davvero sconcertato dalle mie parole. Tuttavia penso possa essere normale, non si sentono storie del genere tutti I giorni.
-Capisco, però adesso sei tutto intero e puoi avere l'opportunità di un volo con me. Occasione unica, pennuto- mi dice tornando sdraiato sul nulla e guardandomi intensamente.
-Suppongo di si, visto che ho notato tendi a stare da solo.-
Fa spallucce. -Adesso siamo insieme, no? Dai su, fammi vedere come voli-.
Muovendomi con grazie lo affianco senza smettere di guardarlo.
-Intendi con acrobazie spericolate come fai tu? Non le ho mai provate a dire il vero. È buffo in un certo senso non trovi?-
Chiedo sorridendogli e sistemandomi un ciuffo di capelli sul viso.
-Ognuno ha il suo stile, di sicuro ti sembrerò rozzo e poco elegante-.
Mi risponde guardando il cielo.
-Non penso, quando ti ho visto volteggiare e fare delle capriole per atterrare non ti ho pensato come poco elegante.-
Muovo a ritmo costante le mie grandi ali muovendomi leggermente a destra ed a sinistra, sono molto felice di questo volo
-Quando hai imparato a fare quelle cose?- gli chiedo ancora mentre lui torna in una posizione normale.
-Da vivo mi lanciavo dai palazzi e praticavo parkour. Adesso che ho le ali mi viene molto più facile-.
Mi spiega semplicemente, ma per me è già tanto. Almeno non mi ha risposto in malomodo.
-Caspita, hai vissuto una vita piena di emozioni. Deve essere stato bello.-
Lo vedo incupirsi per un po'.
-Non direi molto. Ma adesso sono qui con te-.
-Ne sono felice. Tra non molto però dovrò tornare in paradiso. Non ho avvertito della mia assenza.- dico con tono un po' triste.
-Vuoi che ti accompagno?-
-Non ho fretta. Posso godermi il volo con te prima.- Rispondo sorridendogli dolcemente, è la prima volta lo vedo in questo modo.
Gli sfioro i capelli, come fanno ad essere cosi morbidi? Gli stringo la mano delicatamente e inizio a sbattere le ali e a sollevarmi di più.


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