Cesare pov
-Ti prego, non farmi del male! Ti preg…-
Non gli permetto di finire la frase, abbasso il pugno sollevato contro questa specie di sanguisuga che mi trovo di fronte, zittendolo
Sento il naso rompersi sotto le mie nocche, ed il sangue gli macchia presto tutto il viso.
Non riesce a respirare, probabilmente gli ho rotto anche qualche dente.
Non gli do tregua e lo afferro per il collo.
-Credevi veramente che non avrei notato i miei teschi sparire? Schifoso pezzo di merda…-
-T-ti prego! Mi dispiace!-
Stringo più forte. Le sue dita tentano di aggrapparsi alle mie per allentare la presa, ma a malapena riesce a graffiarmi la pelle con le unghie.
-Rivoglio tutti i miei teschi.-
-M-ma li hai già presi!-
Gli tiro un altro pugno, aprendogli uno zigomo. -Altri cento, o sei morto.-
Butta a terra il suo corpo, tirandogli un calcio alle costole.
Mi guardo attorno, squadrando uno ad uno i diavoli che ci circondano.
La banda sta aumentando, ma non è ancora abbastanza.
-Occupatevene voi.-
-No! Vi prego! No!-
Qui non ho più nulla da fare, esco dal capannone vuoto in cui ho fatto incontrare tutti, chiudendomi la porta alle spalle.
Mi do un’occhiata in giro, in caso ci sia qualche ficcanaso, ma l’intera zona è vuota.
Alzo gli occhi, prendendo dalla tasca un pacchetto di sigarette ed accendendone una.
Il fumo fluttua di fronte a me, mascherando a malapena il soffitto in pietra di questo girone.
Questo posto fa schifo, è letteralmente un buco scavato nella pietra, come tutto l’Inferno dopotutto.
Il resto non è certo meglio, sembra di stare nei quartieri poveri delle peggiori città, con uno stupido ascensore per spostarsi da un piano all’altro, per risparmiarci la rottura di scatole di dovere volare fino in cima.
E nel frattempo gli angeli si godono la bella vita lassù.
Aspiro un’altra boccata, stringendo i denti.
Vorrei strappare a tutti loro le ali, e bruciare il Paradiso.
… basta perdere tempo, è ora di andare.
Schiaccio la sigaretta sotto i piedi, incamminandomi verso la strada.
Ci sono molti altri diavoli, ma nessuno prova a guardarmi, e chi lo fa capisce in fretta che è meglio guardi dall’altra parte.
Branco di smidollati.
Rispetto alla terra qui non c’è nulla di diverso, cane mangia cane, e la paura è l’unico strumento efficace per controllarli.
Arrivo fino all’ascensore di questo girone, togliendo di mezzo i diavoli di fronte a me.
Che ci provino a dire qualcosa, cerco solo una scusa per pestarli.
Naturalmente nessuno apre bocca.
Entro nell’ascensore, spingendo il tasto più in alto per la selva oscura.
Sarà una lunga strada visti tutti i piani che ci sono, ma ho tempo.
Ne approfitto per contare i teschi con me, ed aprendo i portafogli faccio qualche rapido calcolo.
Quell’imbecille credeva veramente di potermi fregare. Abbiamo tutti i modi possibili per controllare il denaro, sia le entrate che le uscite.
Ogni cosa viene registrata, inclusi i nomi dei diavoli che eseguono le transazioni.
Risalire a lui è stato un gioco da ragazzi, ed ora avrà la punizione che merita.
Mi accendo un’altra sigaretta, inspirando profondamente.
Uno dei vantaggi dell’essere morto è che queste stronzate non possono più farti niente.
Continuo ad aspettare, dando dei calci alla porta quando la mia pazienza comincia a scarseggiare, ed alla fine arrivo in cima.
Già da oltre le porte vedo la base del Purgatorio, e poco più vicino il dormitorio.
Quel posto è buono solo per i codardi che non sanno vivere all’Inferno, solo i più deboli ci vivono, con la scusa che in questo modo è più facile arrivare al loro lavoro nel Purgatorio.
Tutte stronzate, e lo sanno. Piuttosto che vivere lì morirei di nuovo.
Spalanco le ali, dirigendomi verso la montagna.
È passato un po’ di tempo dall’ultima volta che ho lavorato, ma visto ho avuto dei sostituti la cosa non mi creerà problemi.
Venire qui non è una grossa fonte di reddito, ma è sempre rinvigorente terrorizzare gli angeli e rubare loro le anime.
Spalancando le ali volo sopra il dormitorio, sputandovi sopra e raggiungendo il punto in cui dobbiamo incontrare il Custode.
Assieme a lui c’è già l’angelo con cui lavoro. Teoricamente dovremmo avere un unico compagno per tutta l’eternità ma si può fare una richiesta per cambiare, e se viene accolta allora tanti saluti.
Questo è il ventesimo con cui ho a che fare.
È un moccioso alto meno di un tappo, gli basta uno sguardo per farsela addosso. Guardo allo stesso modo il Custode, ringhiando minaccioso, ma da sotto la schifosa cappa non emette nemmeno un fiato.
Al contrario dell’angioletto qui presente lui ha l’immunità assoluta, provare a fargli qualcosa comporterebbe grossi guai.
Già solo questo dettaglio mi basta a farmi prudere le mani, è come uno di quegli schifosi traditori che vanno a chiedere l’immunità dalla polizia.
Afferro la cartella, dandoci una rapida occhiata, ed appena io e l’angelo ci siamo allontanati dal Custode lo afferrò per le ali, sbattendolo a terra tirandogli un calcio in faccia. -L’anima è mia.-
Gli tiro un altro calcio, poi me ne vado.
Se ha un briciolo di cervello rimarrà a terra.
L’anima appartiene ad una donna, non mi interessano i dettagli e mi limito a trovarla alla base del Purgatorio.
Quando mi vede arretra dalla paura, ma non ha scampo.
-Tu, vieni con me.-
Non mi risponde, continuando ad arretrare.
-Se non vieni con me appena metterai piede all’Inferno manderò tutti i miei diavoli a cercarti, e ti unirai alla schiera di puttane che ammazziamo di botte ogni giorno.-
Stavolta si ferma, e quando allungo una mano si avvicina.
Non posso costringerla, deve essere lei a toccarmi altrimenti non conterà come anima. Anche fare loro del male è vietato, altrimenti si rischia delle grane, ma è solo una questione di tempo, sia che diventino dei diavoli o degli angeli la possibilità di trovarle rimane, per quanto un caso sia più facile dell’altro.
L’ideale è incontrarli nel Purgatorio. Qui all’Inferno c’è quel pezzo di merda di Flegiàs, e più ci si avvicina al Paradiso più si rischia di incrociare delle Virtù, schifosi angeli che meriterebbero solo di morire…
A sapere che c’era la polizia anche quaggiù non sarei mai morto.
Almeno il Purgatorio è una zona grigia, se ti capita qualcosa lì è molto più difficile che si avvii un’indagine, soprattutto se hai il cervello di non attirare il Custode.
In alternativa però puoi far fare il lavoro sporco ad altri, che è l’esatta maniera con cui ho gestito il traditore di prima.
Certo, è molto probabile che Flegiàs venga a rompere le palle, ma io non ho fatto niente, e nessuno è tanto idiota da dire altrimenti.
Pensare a quella sua espressione di merda mentre parla, guardandoci dall’alto verso il basso, mi fa incazzare…
Siamo diavoli porca puttana!
Siamo all’Inferno!
Dovrebbe esserci il caos, dovremmo essere liberi di distruggere e prendere tutto ciò che vogliamo, invece lui ci tiene come cani al guinzaglio… ma prima o poi le cose cambieranno.
Non avrà per sempre le spalle coperte…
Adesso che ho ottenuto l’anima non ho più nulla da fare qui. Spalanco le ali, pronto ad andarmene, quando alle mie spalle sento qualcuno urlare: -Ehilà, splendore!-Avviso!
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Il Piacere del Peccato
RomanceAttenzione, storia boyxboy, astenersi chi non gradisce questo argomento Personaggi originali, storia scritta a quattro mani da me e @khailea Link per accedere all'account de Il Piacere del Peccato: https://www.deviantart.com/ilpiaceredelpeccato Può...