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Ruben's pov

Non avrei mai lontanamente immaginato sarebbe finita in questo modo. Non avrei mai voluto accadesse questo. Perché quel Fabien ha attaccato Hyuly? Perché mi ha detto tutte quelle cose orribili? Cosa gli ho fatto per avere questo trattamento? Assolutamente nulla! Non volevo litigassero. Hyuly era così arrabbiato da aggredirlo fisicamente, da guardarlo con gli occhi rossi da diavolo. Ho provato a fermarli, ho provato ad attirare la loro attenzione, ho provato a separarli. Ma Fabien con un unico gesto mi ha buttato a terra con forza. Non ho saputo fare nulla e sento che in qualche modo sono io la causa del loro litigio. Erano amici? Grandi amici? C'era del tenero fra di loro? Qualsiasi sia la risposta, io ho rovinato tutto.
Tengo la mano di Hyuly, nessuno dei due dice una sola parola. È assorto nei suoi pensieri ed io non voglio disturbarlo. Camminiamo piano verso casa e questo è piuttosto faticoso. Ogni volta poggio il piede destro a terra, una fitta dolorosa percorre tutto il mio corpo. La mia caviglia si è rotta? No, non credo, però mi fa molto male. Zoppico cercando di stare al suo passo, tengo la testa bassa soffocando qualsiasi potenziale lamento. Metto il piede destro in avanti ancora una volta, ma la gamba trema e non regge il mio peso. All'improvviso rischio di cadere in avanti senza poter fare nulla. Hyuly stringe la presa sulla mano e io mi aggrappo al suo braccio per avere stabilità e riprendere fiato. I miei occhi si fanno lucidi, la caviglia mi fa ancora più male adesso.
Lui mi guarda uscendo fuori dai propri pensieri e mi guarda preoccupato. -Stai bene?- mi chiede.
  -Io...- Non so cosa dirgli, non voglio si senta in colpa. Fabien mi ha spinto ed io sono caduto, avrei dovuto usare i miei poteri facendo fluttuare il mio corpo. Appoggio ancora una volta il piede, ma non resisto per più di qualche secondo.
  -Mi dispiace, piccino, avrei dovuto capirlo subito-. Hyuly sospira. -Avrei dovuto farlo prima-.
Si abbassa un po' per raggiungere la mia altezza, avvolge il braccio destro attorno le mie spalle e lo fa scendere fino a metà schiena. Il braccio sinistro lo passa sotto le mie gambe, dietro il ginocchio. Con uno scatto torna in piedi sollevandomi da terra. Mi aggrappo a lui tenendomi alle sue spalle per non gravare su di lui. Lo guardo sorpreso del gesto, sento il viso diventare più caldo. Mi sento come quel giorno nel quale mi sono ritrovato nudo addosso a lui, sento la stessa intimità. Non ho alcuna intenzione di protestare, appoggio la testa su di lui lasciandomi trasportare. Non lo faccio solo per la caviglia, ho bisogno di questa intimità, di questa vicinanza con lui per sentirmi meglio.
  -Va meglio adesso?- mi chiede riprendendo a camminare a passo lento, è praticamente una tranquilla passeggiata.
  -Sì grazie- gli rispondo. -Non sono troppo pesante?-.
  -No, per niente! Anzi, sei una piuma-.
  -Oh cielo, non so se è una cosa buona...-. Sono davvero gracilino, è bastata una spinta per farmi prendere una storta. Io mi accetto per come sono, il mio corpo mi piace. Però...
  -Non pensare a cose negative-. Hyuly avvicina il viso al mio, le punte dei nostri nasi si toccano attraverso la stoffa della mascherina.  -Sei il raggio di sole della mia vita e la gioia nel mio cuore. Chiunque ti tratti male non merita una luce così brillante-.
Lo guardo negli occhi e, ancora una volta, la sua dolcezza mi colpisce. Nonostante quel che è successo, nonostante le brutte cose dette da Fabien, nonostante non abbia mai visto completamente il mio viso, mi riempie di complimenti così belli.
  -Se io sono un raggio di sole, allora tu sei il cielo sereno delle mie giornate. Mi trasmetti sicurezza e felicità, quando sto male sai sempre cosa fare per ridarmi il sorriso. Sei una persona splendida e chi ti urla contro non merita di avere accanto un tesoro così prezioso-. Le parole sono uscite spontaneamente dalla mia bocca, vengono direttamente dal cuore. Riesco perfino a farlo arrossire.
  -Dovresti fare il poeta, sai? Saresti bravissimo- mi dice sorridendo.
  -Potrei farlo, ma le mie composizioni sarebbero solo per te-. Se quella sera non fosse venuto alla mensa, non sarei adesso qui tra le sue braccia. Sarei ancora un ragazzo triste che non accettava sé stesso, sarei un sole senza luce.
Tornati a casa sua, mi fa sedere sul divano facendo poggiare la gamba ferita sul cuscino di una sedia. Anche questo breve movimento mi fa girare la testa. Hyuly mi toglie delicatamente la scarpa poggiandola a terra.
  -Forse è meglio tenere la caviglia totalmente scoperta- mi dice un po' imbarazzato. Ho addosso delle calze lunghe bianche che arrivano a coprirmi le mutandine. Effettivamente sì, è un po' imbarazzante. Annuisco e cerco di abbassarle fino alle ginocchia senza sollevare troppo la gonna e mostrare più del dovuto. Al resto ci pensa lui scoprendo del tutto il piede destro.
  -Giuro di non aver visto nulla!-. Hyuly tiene lo sguardo basso controllando come sta la mia caviglia.
  -Tranquillo! Io mi fido di te. Mi spiace solo aver rovinato la giornata-.
  -Non dire così, non è colpa tua se ti sei fatto male. E poi una giornata passata con te è sempre preziosa-. Si alza, va a prendere del ghiaccio in una busta dal freezer e, dopo averlo avvolto in un asciugamano, lo appoggia sulla mia pelle. Il freddo mi fa tremare per qualche attimo, ma sento anche molto sollievo. Hyuly si siede accanto a me e mi abbraccia delicatamente. Accende la televisione mettendo un cartone animato.
  -Come stai? Vuoi qualcosa da mangiare o da bere? Posso fare qualcosa per te?- mi chiede.
  -Un po' di coccole, per favore- gli rispondo con un sussurro.
Subito Hyuly mi riempie di baci e carezze giocando con una ciocca dei miei capelli. È tanto rilassante e mi distoglie da qualsiasi possibile pensiero negativo. Non conta ciò che ha detto Fabien, non sono un mostriciattolo e non ho aperto le gambe con nessuno. Non so perché Fabien pensa questo di me. So solo che Hyuly ha solo belle parole per me ed è questo che conta. Gli lascio un bacio affettuoso sulla guancia attraverso la mascherina, faccio attenzione a non muovermi troppo.
  -Mi è venuta un'idea- dice lui rompendo il silenzio fra noi, fermando il programma in TV. Il silenzio non è stato spiacevole, entrambi ci siamo rilassati l'uno tra le braccia dell'altro. Hyuly comunque mi è sembrato pensieroso, che sia quest'idea ad averlo impensierito?
  -Ti andrebbe di fare un picnic insieme?- continua notando la mia curiosità. -Ovviamente dopo che la tua caviglia sarà guarita! Ma quello non è un problema, ti porterei fino al Paradiso a piedi senza farti toccare mai il suolo-.
Il suo entusiasmo mi colpisce molto e mi fa anche ridere. -Ma io sono un diavolo e un diavolo non può andare in Paradiso!- replico io.
  -Allora ti porterò nell'Eden e dovunque tu vorrai!- continua lui prendendo le mie mani tra le sue. -Ti piacerebbe fare un picnic con me?-.
  -Ma certo! Io adoro l'Eden e sarebbe bello passarci del tempo. Era questo che ti impensieriva?- gli chiedo con cautela.
  -Beh...- L'ho preso alla sprovvista. Gli ci vogliono un paio di attimi per darmi una risposta.  -Sono davvero dispiaciuto per ciò che è successo prima con Fabien. Ha detto delle cose orribili e io ho agito in modo sconsiderato senza pensare per prima cosa al tuo benessere. Hai visto un lato di me che neanche io sapevo di poter avere, hai provato la cattiveria del mio collega. Ma non è cambiato nulla nel nostro rapporto, no? Io non penso quelle cose, non ti farei mai del male in nessun modo. Sono stato violento, lo so, avrei dovuto affrontare la questione in altro modo. Però non potevo permettergli di continuare a dire quelle cose, hai sofferto abbastanza per avere altro dolore. Ho sbagliato, lo so, e ho paura di essere cambiato ai tuoi occhi. Davvero, te lo giuro sul mio stesso cuore, non ti farei mai del male in nessun modo-.
Di solito sono io ad essere preda di simili fragilità e lui c'è sempre stato tutte le volte mi è successo di piangere. Adesso tocca a me fare lo stesso. Mi faccio stringere come fossi un peluche e lascio che siano i miei sentimenti a parlare.
  -Non cambierai mai ai miei occhi, sarai sempre il mio eroe. Non ho bisogno del Paradiso degli angeli, perché stare con te è come vivere in un paradiso-.
Le mie parole sembrano funzionare, il viso di Hyuly si fa più sereno. -Sai essere più dolce del miele- mi dice accarezzando i miei capelli. -Sono fortunato di averti come mio migliore amico-.
  -Lo sono anche io!-.
Mentre Hyuly prepara tutto il necessario per il picnic, io rimango ancora seduto sul divano a guardare la TV. Mi dispiace molto non poterlo aiutare, ma mi ci vorrà ancora un po' di tempo per guarire del tutto. La caviglia è decisamente migliorata, ma poggiare semplicemente il piede a terra mi fa sentire dolore.
  -Posso usare i miei poteri per sollevare il cestino!- gli propongo. -Oppure posso portarlo a mano. Per favore, vorrei aiutarti in qualche modo-.
Lui ridacchia e accetta la mia proposta. Tengo stretto a me il cestino facendolo poggiare sul mio petto. Rimango fermo e mi lascio prendere in braccio, in questo modo riduco al minimo i movimenti. Durante il tragitto parliamo del più e del meno e Hyuly non perde l'occasione per dire cose carine su di me. Saliamo in superficie e ci dirigiamo verso la sponda del lago. Nessuno dei due ha le ali, perciò per raggiungere l'Eden dobbiamo usare altre vie. Sulla riva è presente una barca di legno, due ragazze sono già sedute su una panca, ci guardano con occhi dolci facendomi arrossire. Hyuly fa sedere prima me per poi accomodarsi anche lui. Dopo qualche minuto la barca inizia a muoversi allontanandosi dalla riva. Sembra quasi volare sopra il pelo dell'acqua sfiorandola appena. Non c'è nessuno a guidare la barca, a mantenere la rotta. È sicuramente un qualche tipo di magia ed è davvero affascinante. Forse è opera di un diavolo che si nasconde da qualche parte dentro il Purgatorio, oppure è uno dei compiti del Custode, chi lo sa! Arrivati sulla spiaggia Hyuly mi prende di nuovo in braccio e insieme ci dirigiamo verso l'Antipurgatorio alla cui entrata si trova un ascensore. Questo è un po' diverso rispetto a quello che conduce all'Inferno. È più capiente e non ha alcun sensore, sia angeli sia diavoli lo possono usare. Saliamo fino all'ultimo piano. Le porte dell'ascensore si aprono su un piccolo spiazzo e di fronte al cancello dell'Eden. Per fortuna la fila non è troppo lunga, in pochi minuti arriva il nostro turno di entrare. È così tranquillo qui: angeli e diavoli stanno nello stesso luogo senza provocare risse e dolori, animaletti carini passeggiano insieme ai loro predatori senza il timore di venir uccisi, fiori e piante di ogni tipo crescono e fioriscono creando bellissimi scenari da favola. Hyuly rimane a guardare incantato questa meraviglia per qualche attimo.
  -È la prima volta che vieni qui?- gli chiedo dopo avergli lasciato del tempo, mi addolcisce vederlo così.
Lui annuisce. -Ne avevo solo sentito parlare e nessuna di quelle parole è riuscita a descrivere una cosa così bella-.
  -Io vengo qui molto spesso, mi piace rilassarmi e passare il tempo a coccolare gli animali-.
  -Beh, è naturale. Un'anima pura e luminosa come la tua non può che trovare in questo luogo la sua casa- afferma facendomi sorridere. -In ogni caso nessun fiore qui dentro può eguagliare la tua bellezza e gentilezza-.
Ci sistemiamo su un prato dall'erba corta e costellato da alcune piccole margherite bianche, al centro si trova un grande albero dalle foglie ampie e verdi. Hyuly mi adagia proprio sotto di esso, sistema una tovaglia dove mettere sopra il cesto e i viveri.
  -Come ti senti, piccino? La caviglia ti fa ancora male?- mi chiede con premura. -Ho portato del ghiaccio in caso potrebbe servirti-.
  -Non sento quasi più dolore, credo la caviglia stia guarendo-.
  -Con un bacio guariresti prima?-. La domanda mi fa arrossire molto. Non direi mai di no, ma non so se dire di sì. Per potermi baciare dovrei togliermi la mascherina...
Hyuly mi sorprende dandomi un bacio sulla guancia sinistra. Rimango un po' intontito per qualche attimo per poi abbassare lo sguardo. -Adesso è guarita del tutto...-.
Mangiamo in tranquillità stando seduti uno affianco all'altro. Hyuly ha preparato tanti ottimi tramezzini e ha portato delle ciambelle ripiene come dolce. È così bello stare così, di tanto in tanto mi dà delle carezze. Nella mia mente nascono dei pensieri e delle domande. Davvero mi aspetto un bacio da lui? Volevo un bacio sulle labbra? Perché? Forse i miei amici non hanno tutti i torti... forse provo qualcosa per Hyuly.









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