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Ruben's pov

Nonostante ciò che è successo in bagno, non sembra essere cambiato nulla tra noi due. Non c'è imbarazzo né un qualche tipo di distacco o freddezza. Hyulius è sempre tanto dolce nei miei confronti e a me piace tanto stare insieme a lui.
-Però sei sicuro? Non volevi fare delle passeggiate con me?- gli chiedo, sono ancora dispiaciuto i nostri programmi siano cambiati a causa mia. Non vorrei mai lui sia costretto a fare qualcosa come ripiego per un mio errore.
-Non importa l'attività, importa che tu sia al mio fianco- mi dice con tono sicuro. Mi fa ridacchiare e arrossire come risposta.
-Va bene, allora diamo nuova vita a questi vestiti!-. Mi viene in mente un altro paio di cose che posso regalare. Apro la prima anta dell'armadio e metto sopra il letto due vestiti. Il primo è di un rosso scuro con delle rifiniture gialle, il secondo ha il corpetto nero e la gonna bianca.
-Questo mi sta molto largo e lungo- spiego. -e detesto il nero. Pensavo che potesse andarmi bene visto non è del tutto nero, ma non l'ho mai messo. Dici a qualcuno potrebbero piacere?-.
-Ne sono sicuro- mi risponde. -Bene, allora faccio un salto a casa mia, prendo la mia roba e torno. Ci metterò poco-.
Si avvicina alla porta, ho poco tempo per pensare. Edwin ieri mi ha consigliato di trovare dei motivi per invitarmi e stare con lui. Questa potrebbe essere una buona occasione, anche se non ne sono molto convinto.
-Aspetta!- lo fermo. -Finiresti per fare due viaggi, sarebbe inutile e faticoso. Vengo con te, così possiamo lavorare subito a casa tua. A te va bene come cosa?-.
-Sì certo, sei più che benvenuto a casa mia- mi sorride e trasporta lui la scatola. Io prendo il mio kit da cucito, ho diversi aghi e rocchetti di filo di tanti colori. Infilo ai piedi delle ballerine verde chiaro ed esco insieme a lui.

Arrivati a casa ci sistemiamo in sala da pranzo per poter lavorare. Ho già alcune idee per migliorare i vestiti. Dei piccoli ricami stilizzati di piante ed animali potrebbero abbellire di gran lunga anche la mia felpa più brutta. All'inizio Hyuly fa fatica a disegnare sul tessuto e poi cucirci sopra con mano ferma. Ma con i miei aiuti e i miei consigli riesce piano piano a migliorare. Abbellire i suoi maglioni è molto divertente, mentre non mi vengono molte idee per i miei vestiti.
-Sul tuo vestito rosso potremmo disegnare delle ciliegie o delle fragole- riflette Hyuly. -Che ne dici?-.
-Uh! Le ciliegie ci starebbero bene con questa tonalità!-.
-E in quello bianco e nero potremmo fare il musino di un gatto!- continua lui.
-Ma è geniale! Com'è che non ci ho pensato? Io adoro i gatti-.
Il tempo passa velocemente e in un attimo il pomeriggio finisce. Non me ne sono neanche reso conto e Hyuly sembra sorpreso quanto me della cosa. Penso sia normale non sentire il peso del tempo quando si ci sente legati a qualcuno. Passerei volentieri la mia intera eternità al suo fianco. Per fortuna abbiamo finito tutto il lavoro. Ripono nel mio kit da cucito tutti i rocchetti di filo e tutti gli aghi usati. Faccio attenzione a non lasciarne neanche uno in giro, Hyuly potrebbe farsi male. Nel frattempo lui carica la sua lavatrice con tutti i vestiti da regalare, mette tanto detersivo e tanto ammorbidente profumato.
-Ti va di cenare qui? Possiamo prenderci della pizza e degli snack- mi chiede tornando seduto al tavolo della sala da pranzo.
Prima di rispondere c'è un dubbio che voglio togliermi confidandomi con lui. -Mi piacerebbe, ma... non ti dà fastidio vedermi mangiare dandoti le spalle? È irrispettoso nei tuoi confronti, me ne rendo conto, e mi dispiace molto. Però non posso farne a meno, non posso togliere la mascherina. Non posso, non ci riesco...-. Interrompo il mio discorso e guardo le mie scarpe, mi faccio più piccolo sulla sedia dove sono seduto. Sento dei piccoli colpetti sulla testa, un gesto d'affetto. Alzo lo sguardo vedendo un dolce sorriso sul viso di Hyuly.
-No, non mi dà alcun tipo di fastidio, capisco che per te è una cosa importante e voglio ti senta a tuo agio con me. Non ti costringerei mai a toglierti la mascherina, sarebbe come farti del male. Stai tranquillo, con me non serve avere questi brutti pensieri-.
Queste parole mi rincuorano. -Allora posso prendere una pizza ai funghi?-.
-Tutto quello che vuoi, piccino-.

Il Piacere del PeccatoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora