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Gabriel's pov

  -Ma... tu non mi hai mai voluto intorno.- Dico improvvisamente confuso, sentendo una pugnalata nel petto.
È ancor più doloroso del giorno in cui sono morto, ma la cosa peggiore è vederlo in queste condizioni.
  -Oh no... nononono, Edwin ti giuro che mi dispiace. Io non sapevo... non sono stato in grado di ragionare.-
Dico subito cercando di avvicinarmi di un passo, facendo per allungare una mano verso di lui, per asciugargli le lacrime, notando perfino un profondo graffio su di lui. I miei occhi si spalancano, mentre sento dentro di me crescere al contempo un dolore ed una rabbia senza fine.
  -Ti giuro che sarei voluto tornare, sarei tornato ad una sola tua parola. Avrei dovuto bloccare ogni cosa, portarti via con me, ma sono stato solo uno stupido. Ti prego perdonami Edwin.-
Gli occhi iniziano a pizzicarmi.
  -N-non toccarmi...-.
Si allontana da me fino ad arrivare alla parete iniziando involontariamente a tremare.
  -Volevi tornare ma non lo hai fatto. Mi fidavo di te, credevo tu volessi davvero starmi accanto senza secondi fini. Pensavo tu fossi diverso da tutti gli altri. Adesso non so più cosa pensare...-.
Si lascia scivolare fino a sedersi sul pavimento.
  -Non ti avrei cacciato, non ti avrei mai fatto nulla, volevo solo averti vicino-.
Ho sbagliato tutto.
  -Non farò mai più un simile errore. Edwin per te farei qualunque cosa, anche non tornar più in Paradiso.-
Dico subito gettandomi in ginocchio.
  -Ho sbagliato, la mia stupidità e la mia incapacità in queste situazioni ti hanno ferito e non ho parole per dirti quanto mi dispiace, ma posso provare. Credimi, ferirti è qualcosa che non desidererò mai, e farò qualsiasi cosa per dimostrartelo.- Beatrice ha permesso ai miei occhi di aprirsi sui sentimenti che provo nei suoi confronti, ma troppo tardi per far sì che non si fosse ferito.
  -Posso andar contro chiunque ti faccia del male, senza alcun timore se questo potrà darti giustizia.-
Scende il silenzio tra noi due, io non smetto di guardarlo. Sembra così fragile adesso, come un fiore in una tormenta. Non pensavo avrei mai visto questo suo lato.
  -Non posso fidarmi solo sentendo delle belle parole, per quanto io voglia. Non sono mai stato un tipo che dà fiducia in modo così semplice. Tutti sono bravi con delle belle parole e tutti sono bravi ad abbandonarmi...-.
Afferma infine asciugandosi alcune lacrime le quali hanno provato a rigargli ancora il viso.
  -Sono stanco e rassegnato. Tanto già in tanti ti hanno fatto pressioni per allontanarti da me, quindi è così che deve andare-.
No, non voglio questo. Voglio stare con lui.
  -Ma sono qui! Non mi importa di cosa dicono, non mi importa se rischio di venir attaccato ogni volta che vengo qui anche solo per vederti! Proverò che le mie parole non sono a vuoto, lo farò!-.
Dico quasi urlando nel dolore, non posso credere d'avergli fatto una simile cosa...
  -È facile dare la propria disponibilità a fatto concluso, è facile parlare col senno di poi. Quello che è difficile è sperare ancora in qualcuno di sincero, in qualcuno diverso dai tanti come Alex. Tutti i più bravi lupi sanno essere fragili pecore...-
Riesce a tenere a malapena gli occhi aperti, la testa sembra essere troppo pesante per il collo e le spalle. Perderà i sensi? Spero di no.
  -Non ti sto ingannando, e lo proverò...-.
Abbasso il capo accettando tutta la sua rabbia, nonostante l'essere definito al pari di quella bestia mi è molto sgradevole. Ho sbagliato, non cerco scusanti, ma cercherò di rimediare.
  -Non smetterò mai di tentare, ho tutta l'eternità per dimostrarti la mia sincerità, anche a costo di andare contro tutti.-
Sorrido non trattenendo qualche lacrima di dolore.
  -Anche se questo significasse andare contro tutti, estirperò qualsiasi cosa possa ferirti.-
Estirperò ogni dolore... a cominciare da Alex, ma per il momento non intendo muovermi da qui. Fino a quando avrò la possibilità di restare con lui non la sprecherò.
  -Tutto il tempo che vuoi, sì... ma perché vuoi tentare? Cosa ti spinge a voler stare con questo rottame? Non lo sai ancora?-.
Si vede che ha difficoltà a restare seduto in quella posizione. Dovrà fargli ancora molto male, vorrei poter alleviare quel dolore.
  -Sento che tu sei perfetto. Tutte le emozioni di una vita non sono paragonabili a quelle che sento durante un solo minuto in cui sono con te. Perché nonostante io sia morto mi fai sentire vivo.-
Lo fisso negli occhi con determinazione.
  -Io provo qualcosa per te, e non è un semplice fuoco passeggero, ma arde più delle fiamme dell'inferno, ed è più puro delle nuvole del paradiso. Non mi importa, se sarà necessario passerò l'eternità a dimostrarti tutto questo, perché almeno potrei trascorrerla guardandoti.-
Di nuovo silenzio, ma questa volta non così teso. Lui ha aperto di più gli occhi e sembra piacevolmente colpito dalle mie parole.
  -Sei davvero innamorato di me? E non è uno scherzo o un modo per usarmi, vero? In un incubo mi strappavi il cuore e lo distruggevi...- sospira guardando il soffitto.
Non lo farei mai.
  -Io ho sempre vissuto evitando tutti pur di sopravvivere, ma questo mi allontanava dagli altri. Tutto ciò che voglio è che qualcuno mi ami...-.
  -No, non sto mentendo, sull'amore che provo per Dio.-
È in assoluto il giuramento più sacro, soprattutto considerata la mia natura. -Patirei ogni girone dell'Inferno per l'eternità se volessi usarti o mentirti Edwin. E lo proverò. Puoi non credere alle mie parole, ma crederai alle mie azioni. - Dico con il sorriso più dolce e sincero di cui sono capace.


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