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Edwin's pov

Guardo il soffitto in silenzio, sdraiato sul letto ad aspettare lo scorrere del tempo. Non ho detto nulla a nessuno, soprattutto a Mary. Non mi va si sappia in giro una cosa del genere, non mi va di essere etichettato come proprietà di Alex.
Non mi va di suonare e sarebbe inutile uscire da qui. Posso solo aspettare.
L'unico che vorrei qui è andato via chissà quanto tempo fa. Non ho orologi qui, il suono delle lancette mi da molto fastidio, guardo spesso fuori dalla finestra per vedere il cambio della luce.
Forse Gabriel tornerà dopo essersi ripreso e mi farà compagnia, mi sento protetto con lui. Non lo obblighereì a restare nella stanza di Alex, ma vorrei stare tra le sue braccia in questo momento. Stringo forte il cuscino fatto con le sue piume che lui stesso mi ha regalato, mi infilo sotto le coperte per sentire un po' di calore. Il cuscino ha il suo odore, anche se non è la stessa cosa mi dovrò purtroppo accontentare.
Fino a qualche mese fa lo picchiavo per allontanarlo da me e adesso vorrei non se ne fosse mai andato. Ha promesso e io voglio fidarmi di lui, non mi deluderà e non mi lascerà solo. Ha solo bisogno di riprendersi o forse sta cercando un modo per annullare la compravendita. Devo fidarmi di lui, ho bisigno di lui.
Chi l'avrebbe mai detto, eh? Io odio gli angeli, questo non cambierà mai ovviamente. Pennuti spocchiosi che guardano noi diavoli dall'alto in basso come se fossero superiori. Però lui è diverso, vorrei averlo capito prima, vorrei aver passato più tempo con lui. Ci stavamo baciando, la passione ci aveva travolti entrambi. Dovrà pur valere qualcosa, no? Non se ne sarà dimenticato.
No, tornerà, ne sono sicuro. Durante l'Anniversario è rimasto con me, quindi perché adesso non dovrebbe? Anche quando gli hanno intimato di andarsene lui è poi tornato.
Eppure c'era qualcosa di diverso in lui: ha attaccato Alex senza esitare un attimo e con una volontà spietata. Certo, lo aveva già ferito in precedenza ma solo per difesa. Qui voleva proprio attaccarlo. Un angelo non dovrebbe fare questo o sbaglio?
Scuoto la testa più volte, sto decisamente pensando troppo. La testa mi fa male e gli occhi mi bruciano nonostante non stia piangendo. D'altronde cos'altro potrei fare? È l'unico modo per allontanare l'agitazione che minuto dopo minuto mi attanaglia lo stomaco, penso mi verrà da vomitare. Potrei dormire un po', ma non voglio che il buio arrivi presto. In più non riuscirei ad addormentarmi: gli incubi tornerebbero e in questo momento peggiorerebbero le cose. Mi metto a canticchiare mentre aspetto, continuando a guardare fuori dalla finestra, la apro per far entrare l'aria.
Vorrei tanto non essere usato, vorrei essere altrove e vorrei che Gabriel fosse qui con me.

Gabriel entra dalla finestra, è qui davanti a me con le braccia allargate. Subito mi alzo dal letto e mi fiondo su di lui facendomi stringere a sé. Sono così felice sia qui, forse può portarmi via con sé. Gli lascio un bacio sul petto e lascio che giochi con i miei ricci. Mi sento al sicuro e protetto, con lui nessuno mi potrà mai fare del male. Sono salvo, la mia speranza è di nuovo qui con me.
-Voglio essere solo tuo- gli dico nascondendo il viso sui suoi addominali.
-Ho sempre desiderato di essere amato da qualcuno, ho sempre desiderato amare qualcuno. Ho capito di amarti, di volere solo te, di essere il tuo ragazzo. Voglio stare con te per sempre, posso?-.
Alzo lo sguardo, perché non dice una sola parola? Perché non mi guarda e non mi sorride?
In un attimo le sue braccia confortanti diventano come una tenaglia, mi stringe con forza senza lasciarmi andare. Adesso ho paura.
-Lasciami, ti prego. Sono tuo, non serve tutto questo. Farei qualunque cosa per te. Ti prego-.
Cerco di allontanarlo, ma di colpo non riesco più a muovermi. Abbasso lo sguardo: la sua mano sta scavando dentro il mio petto, inizio a sputare un po' di sangue.
Non riesco a muovermi né a parlare. In un attimo estrae il mio cuore da me con una forza tale da farmi cadere a terra. Con le poche forze che ho alzo lo sguardo su di lui, vorrei chiedergli perché ma non posso. Lo vedo con un ghigno terrificante mentre distrugge il mio cuore facendomi sprofondare nel buio.



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