Il Piacere del Peccato

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Marcus's pov

Marcio avanti ed indietro per la stanza, incapace di stare fermo. Mi sento come se avessi un mal di testa terribile che non vuole lasciarmi andare.
Gabriel è assente da giorni, di nuovo, ed io non so più cosa fare.
Beatrice sembra lavarsene le mani, parlando della faccenda come se non ci fosse niente di cui preoccuparsi, e non ho nessun'altro con cui confrontarmi a riguardo. Luca non conta come opzione, ed è già tanto che sono riuscito ad evitarlo in questi giorni, altrimenti mi sarebbe scoppiata la testa.
-Dannazione...- sospiro, andandomi ad appoggiare alla finestra.
Comincio a pensare che il peggio sia ormai capitato, Gabriel è sempre stato una persona semplice e solare, senza segreti, ma da mesi ormai le cose sono cambiate. Non solo non si fa più vedere in Paradiso, ma si rifiuta di dare spiegazioni su cosa gli stiano facendo quegli sporchi diavoli.
Se almeno me ne parlasse lo aiuterei ad uscire dal loro ricatto.
Ho bisogno d'aria, le pareti della camera si stanno facendo troppo piccole per pensare lucidamente. Apro la finestra, sedendomi lungo il bordo.
La brezza fresca che accarezza il mio corpo nudo è un vero sollievo, anche se in minima parte.
-Che devo fare... non voglio gli succeda qualcosa di brutto.-
Alzo lo sguardo al cielo. Non sono mai stato un grande credente, nemmeno nell'aldilà ad essere sinceri. So che Dio o degli Dei esistono, ma dubito stiano ad ascoltare le nostre preghiere, chiedere quindi che qualcuno mi aiuti a salvare il mio amico sembra così sciocco, ma sono tentato di provare.
Mi torna in mente quando qualche settimana fa un serafino è venuto nel nostro girone, ed il suo discorso su come i diavoli non potranno farci nulla finché rimaniamo sulla retta via, ma temo che Gabriel la stia smarrendo.
Se lui fosse qui, forse potrei chiedergli consiglio. Un essere talmente potente saprebbe di certo cosa fare, tuttavia avevo pensato anche la stessa cosa delle virtù, ma loro non hanno mosso un dito.
"Se non vuole sentire ragioni, non possiamo impedirgli di andare nel Purgatorio"
Però se qualcuno non rispetta i propri orari di lavoro la storia cambia eh? Lì sono subito pronti a prendere provvedimenti, bloccando facilmente chiunque non sia autorizzato ad uscire dal Paradiso.
Anche il Paradiso ha le sue ingiustizie, per non parlare di come la situazione stia precipitando da quando si è espansa la voce di una presunta relazione tra un angelo ed un diavolo. Molti sono assaliti dal panico, ipotizzando che quei mostri stiano cercando di entrare nel Paradiso ingannando degli angeli sprovveduti, e sinceramente sono molto più propenso a credere che sia vero piuttosto che pensare si tratti di una relazione tra queste due persone.
Quando l'ho sentito per la prima volta, il mio pensiero è andato subito a Gabriel, ma ho sperato con tutto il cuore di sbagliarmi, poi però più ci riflettevo, più invece mi rendevo conto che forse era proprio lui l'angelo di cui parlavano. Gabriel è ingenuo, non ha mai avuto una relazione, ed ha sempre avuto la tendenza a preferire la propria compagnia piuttosto che quella altrui, per quanto questa caratteristica sia evidente solo quando si diventa suo amico.
All'inizio sembra un ragazzo solare e cordiale con tutti, con il quale puoi parlare senza alcun problema, ma poi tutto si ferma lì, senza approfondirsi.
Io stesso per quanto conosco la sua storia e gli sia stato sempre vicino, so pochissime cose di lui: cosa gli piace, cosa non gli piace, le sue opinioni su certi argomenti. Nulla.
Non l'ho nemmeno mai visto arrabbiarsi veramente o reagire a qualcosa che lo infastidiva, se si esclude il fuggire, quindi non mi sorprenderebbe sapere che un diavolo lo stia ingannando.
No, io so che un diavolo lo sta ingannando, non so però come aiutarlo.
Tock tock tock!
Un bussare alla porta mi distrae da questi pensieri.
-Ehi Marcus, sei in camera?-.
Oh no... è Luca...
-Sono venuto a farti un po' di compagnia! Magari potremmo andare a fare una passeggiata insieme.-
Perché non capisce che non sono interessato a lui? Non avrei problemi ad essergli amico, però se continua così allora dovrò impedirgli di venirmi a trovare.
-Senti... mi dispiace per quello che è successo con Gabriel.-
Non gli rispondo, ma ascolto molto attentamente cosa dice.
-So che non deve essere facile per te, e vorrei starti vicino. Vedrai che prima o poi tutti si dimenticheranno di questa storia.-
Storia? Si riferisce alla faccenda dell'angelo e del diavolo?
Non voglio nemmeno sapere che idea si sia fatta a riguardo, anche se immagino dal modo in cui parla che creda anche lui centri Gabriel.
Quanti altri la pensano come noi? Sono abbastanza sicuro che valga anche per Beatrice, ma con le sue dannate idee sull'amore non vuole muovere un dito per convincerlo a farsi aiutare.
Non si parla di amore qui! Si parla di abuso!
-Marcus?-.
Mi chiama nuovamente, aspettando qualche secondo. È inutile che faccia il finto tonto, sono certo che sappia sono in casa, ma non intendo aprirgli o rispondergli. Non è il momento, rischierei solo di dire qualcosa che possa ferirlo, e non sarebbe giusto sfogare la mia rabbia su di lui.
Solo una persona la meriterebbe, il diavolo che sta facendo tutto questo al mio amico.
Stringo i pugni, tornando a guardare fuori.
E se in questo momento lo stessero portando all'Inferno? Ho sentito che esiste una macchina per farlo, ma solo i diavoli possono usarla, significa che se Gabriel ci andasse rimarrebbe intrappolato lì sotto, e per lui sarebbe la fine.
Il panico comincia ad assalirmi, e la paura dell'irreparabile mi spinge a sporgermi oltre il bordo, spalancando le ali. Stando qui fermo non sarò utile a nessuno, anche se sono l'unico a voler agire, andrò a cercare Gabriel.
Non ho la minima idea di dove si trovi, o se sia ancora nel Purgatorio, ma forse potrei chiedere alle anime lungo il monte se l'hanno visto, e se ci fosse anche quel diavolo presente, allora sono pronto ad usare tutte le forze in mio potere per salvare Gabriel.
-Sto arrivando. Ti prego, fa che stia bene...-.

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