Edwin's pov
Nel silenzio della mia stanza si sente un solo rumore ed è il mio stomaco che brontola. Maledizione, è la seconda volta che sento i morsi della fame. Credo sia un bene, ho passato giorni a non sentirne bisogno, a non mangiare nulla. Ho sicuramente perso peso in questo periodo, i vestiti mi stanno più larghi del solito. Non voglio continuare cosi, farmi del male non risolverà di certo i miei problemi. Non toglierà il dolore e le ombre. È difficile imprimere nella mia mente pensieri positivi di questo tipo. Le scrivo sulla candida sabbia e poi le vedo venir cancellate bruscamente dalle onde del mare. Prima o poi riuscirò a renderle eterne, al momento non posso fare altro se non riscriverle e riscriverle quando sto bene. I biglietti e le poesie di Gabriel sono d'aiuto, li leggo molto spesso lasciando che mi entrino nel cuore. Anche guardare il bellissimo quadro mi riempie di serenità, sono colori intensi e così vivi. E sotto di esso sulla scrivania c'è il vaso con i fiori. Li annaffio tutti i giorni usando l'acqua del lavandino. Non sono minimamente appassiti, sembrano sempre appena colti. Grazie a tutte queste cose la stanza non mi sembra più una tomba, ma un luogo sicuro. Potrei anche azzardarmi nel definirla come un nido d'amore.
Io e Gabriel stiamo insieme da praticamente un giorno. Ieri sera mi ha fatto trovare la stanza piena di petali di rosa e candele profumate. Si è dichiarato a me con così tanta dolcezza e io ho voluto dargli il mio cuore. Come potevo rifiutare dopo tutto quello che ha fatto per me? Ho dormito per tutta la notte con la testa appoggiata sul suo petto. Questa mattina non ho avuto problemi a farmi coccolare da lui. Sono rimasto stretto tra le sue braccia e anche io non ho fatto altro che accarezzarlo. Mi sono sentito davvero in paradiso.
Un altro brontolio, un altro crampo allo stomaco. Accidenti, sto morendo di fame e qui in stanza non ho niente da mangiare. Ho finito gli ultimi cioccolatini un paio di giorni fa e Gabriel è uscito due ore fa per andare a lavoro. Potrei aspettare il suo ritorno, ma mi troverebbe davvero debilitato. Non credo di avere altra scelta, devo uscire a prendere qualcosa dalla mensa. È una pessima idea lo so, sono da solo e non ancora in perfetta forma. Se Alex dovesse trovarmi... mi tremano le gambe al solo pensiero. Ho bisogno di mangiare, ma uscendo farò preoccupare o arrabbiare Gabriel? Cammino avanti e indietro, mi avvicino più volte alla maniglia della porta per poi ritrarre la mano. Non so che fare, tremo e il mio stomaco continua a brontolare.
-Maledizione! Perché non riesco a decidermi?!- urlo in preda alla frustrazione. Tanto nessuno può sentirmi. -È solo una dannata porta, prima non avrei avuto tutti questi problemi-.
Cosa devo fare? Continuo a camminare avanti e indietro senza decidermi. A quest'ora stanno tutti lavorando, no? Quindi non avrei nulla da temere. Ma Alex potrebbe aver visto Gabriel lontano da qui e potrebbe approfittarne. E se avesse dei complici? Mi do un colpetto in testa, ma a cosa cazzo sto pensando? Alex lavora da solo, non divide il suo bottino con altri. E il bottino adesso sono io... il pensiero mi fa raggelare. Più passa il tempo più mi sento male.
-Basta! Devo provare almeno-.
Mi decido ad avvicinarmi alla porta, allungo la mano verso la maniglia e la stringo. Sto fermo così per un paio di minuti, prendo grossi respiri. Sto per girare la maniglia, ma di colpo faccio un passo indietro. Qualcuno ha bussato, è stato improvviso. Rimango in silenzio, sono pronto a fuggire in qualche modo.
-Edwin? Sono Ruben, disturbo?-. Faccio un enorme respiro di sollievo.
-Hey Ruben, no non mi disturbi- lo saluto. Apro la porta e prima di farlo entrare controllo non ci sia nessuno. Dopo essermi tranquillizzato del tutto chiudo la porta alle nostre spalle. Indossa un vestito verde acqua lungo fin sotto il ginocchio, stivaletti ai piedi, un grande fiocco tra i capelli e la mascherina abbinati. Tra le mani tiene con cura un vassoio della mensa. Sopra ci sono due porzioni di riso, un piatto con carne e patate, una bottiglia d'acqua e una fetta di torta. Sembra tutto così delizioso...
-Ti ho portato da mangiare- mi dice e appoggia il vassoio sulla scrivania. -Non conosco bene i tuoi gusti, spero che ti piaccia-.
Sgrano gli occhi e lo guardo sorpreso come un ebete. Davvero? È per me? Lui ridacchia e si sistema seduto sul mio letto.
-Buon appetito!- mi augura.
Non me lo faccio ripetere due volte, mi metto seduto alla scrivania e mangio con foga. Di certo cucino molto meglio io, ma in questo momento mi mangerei anche le pietre.
-Ti ringrazio, stavo morendo di fame-. Ho quasi finito tutto in pochi minuti, è bello sentire lo stomaco pieno. -Non dirmi che hai lasciato il lavoro per venire qui da me-.
-Di nulla! Ho pensato tu potessi avere bisogno di qualcosa da mangiare e di compagnia! Tranquillo, ho il turno di cena, quindi ho un bel po' di tempo-.
-Beh grazie, sei un vero amico- sorrido e lo faccio arrossire. Avere un po' di compagnia prima del ritorno di Gabriel non sarebbe male.
Così iniziamo a parlare del più e del meno, per lo più storielle simpatiche e alcuni ricordi. Per lo più è lui che parla e io ascolto facendo qua e là qualche battutina. Non ho poi molto da raccontare.
-Come va con Hyulius? Sembrate molto affiatati voi due- un piccolo ghignetto compare sul mio viso.
-Te l'ho detto, siamo molto amici. Andiamo d'accordissimo, abbiamo tantissimi interessi in comune e ci piace passare il tempo insieme. Sono andato a casa sua, casa sua! Non abita in un dormitorio come noi, non ha semplicemente una stanza, ha un'intera casa tutta sua! È così grande e bella!-.
-Ah sì? Deve avere un sacco di Teschi per potersela permettere. Come fa a non sentirsi solo? Insomma, a pochi piacerebbe vivere nella Fortezza della Solitudine di Superman-.
-L'ho pensato anche io, forse si sente davvero tanto solo. Sono rimasto a dormire da lui. Si era fatto tardi e Hyuly mi ha chiesto di rimanere-.
Ritorno a sorridere e ridacchiare, Ruben intuisce ciò a cui alludo e subito si copre il viso.
-Oh cielo no! Non ho dormito con lui! Ha una stanza degli ospiti, sono stato lì. Sarebbe strano e sconveniente dormire nello stesso letto-.
-Perché? È bellissimo dormire affianco a qualcuno, ti fa stare bene. Mi sento protetto e al caldo quando Gabriel mi abbraccia la notte. Beh... quando sto bene e non soffro, ovviamente- anche io sono sicuramente rosso in viso, non mi vergogno di dire queste parole davanti a Ruben. -In ogni caso dovresti andare più spesso da lui, gli farebbe piacere-.
-Tu credi?- i suoi occhi brillano. -Ho paura di dargli fastidio e non mi piace l'idea di auto invitarmi a casa sua-.
-Non è auto invitarsi, è volere bene ad una persona. Lui non ti chiederà mai seriamente di restare, ma è quello che di sicuro desidera. Stai in casa sua più spesso, lo apprezzerà-. Gabriel faceva la stessa cosa, si auto invitava qui dentro. Quante volte ho pensato di cacciarlo a calci, quante volte mi è sembrato di provare fastidio. Invece era proprio quello di cui avevo bisogno.
-Forse hai ragione, ne parlerò con Hyuly!- annuisce convinto. -È così bello avere un amico come lui-. Sì, solo un amico. -Nulla da togliere alla nostra di amicizia! Non fraintendere, anche tu sei un buon amico e non sei inferiore a lui. È solo che...-.
Agita le mani davanti a sé parlando rapidamente. -Tranquillo, l'ho capito. Anche io penso tu sia un buon amico- gli dico.
Dopo un paio di minuti di silenzio è di nuovo Ruben a prendere parola. -Allora? Come va con Gabriel? È stata una bella serata?-.
-Beh, mi ha fatto una sorpresa romantica e mi ha chiesto di essere il suo ragazzo...-.
-E tu cosa gli hai risposto?- mi chiede.
Un grosso sorriso si allarga sul mio viso, non credo servano parole.
-Oddio, che bello! Sì sì sì, speravo tanto in questo lieto fine!-.
-Io direi che è più un lieto inizio- ridacchio alla sua reazione, che carino.
È la mia prima relazione seria, il primo ragazzo che amo. Non ho esperienze su cosa si faccia fra fidanzati. È un'avventura da vivere e io voglio viverla pienamente con Gabriel.Avviso!
Abbiamo aperto un account su Deviantart a nome de Il Piacere del Peccato. Per chi non sapesse cosa sia Deviantart, questo è un social simile a Facebook dove si possono pubblicare soprattutto disegni. Creare un account è facile e gratuito, vi si può accedere tramite Google o tramite la app apposita. Trovate il link dentro la mia biografia!
Inoltre c'è una novità: ho creato per Telegram un pack di sticker dedicato a Il Piacere del Peccato. Sono tutti disegnati da me e raffigurano i personaggi che tanto state amando. Quindi se volete averli e usarli potete scrivermi su Telegram cercando l'username @CancerDMN
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Il Piacere del Peccato
RomanceAttenzione, storia boyxboy, astenersi chi non gradisce questo argomento Personaggi originali, storia scritta a quattro mani da me e @khailea Link per accedere all'account de Il Piacere del Peccato: https://www.deviantart.com/ilpiaceredelpeccato Può...