Il Piacere del Peccato

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Marcus's pov

Non ho la più pallida idea da quanto tempo sono seduto davanti alla finestra, fissando il cielo del paradiso, in attesa di sentire la porta aprirsi per il ritorno di Gabriel. Speravo tornasse, che capisse cerco solo di aiutarlo ad aprire gli occhi, ma quei diavoli devono avergli fatto il lavaggio del cervello o peggio, lo stanno costringendo a isolarsi e a fare qualcosa contro la sua volontà.
Sento la rabbia crescere in me al solo pensiero, Gabriel è il mio migliore amico e non voglio che gli accada qualcosa, ma quando parliamo perdo la calma.
Ripenso alle sue parole, a come sostenga i diavoli possono essere buoni. Più ci penso meno riesco a crederci, deve essersi trattato sicuramente di un inganno.
Se loro sono angeli e gli altri sono diavoli un motivo c'è, è la parola di Dio. Non ci sono errori.
Forse potrei chiedere agli arcangeli di aiutarmi, potrebbero tenerlo d'occhio per un po' o occuparsi di quel diavolo che lo importuna. Il problema è come reagirebbe Gabriel. Devo farlo ragionare altrimenti rischio solo di spingerlo ancora di più tra quei mostri.
Mi sento un gran mal di testa, tutta questa preoccupazione mi sta uccidendo. Per modo di dire almeno.
-Amico mio... cosa ti stanno facendo?-.
Temo di non poterlo nemmeno immaginare, quei mostri vanno oltre la ragione, ne ho avuto spesso prova durante i lavori nel Purgatorio: sono infidi, capaci di tutto pur di ingannare il prossimo e raggiungere i loro scopi.
-Forse dovrei parlare con Beatrice. Lei è molto saggia, potrebbe sapere come aprirgli gli occhi.-
Il pensiero mi da un po' di fiducia, ma non è facile trovare Beatrice, è più lei a trovarti, in ogni caso tentare non mi farà male.
Mi dirigo verso la porta ma non riesco a fare un passo che mi ritrovo subito tra i piedi Luca, un angelo che ultimamente non fa altro che importunare me e Gabriel.
È un bravo ragazzo, ma non sono gay, e non se lo vuole mettere in testa. Crede che il mio tipo sia uno come Gabriel, si è perfino tinto i capelli e mette i suoi stessi vestiti per somigliargli.
Forse dovrei trovare una ragazza per farlo smettere...
A giudicare dal modo in cui era accucciato davanti alla porta stava cercando di guardarmi dalla serratura.
-Ciao Marcus... ti andrebbe un caffè?- chiede sorridente come se nulla fosse.
-Ciao Luca, ti avevo chiesto di non spiarmi più dalla porta.-
Non ho la forza per gestirlo in questo momento...
-Non c'è Gabriel con te?-.
-No, sta lavorando.-
Non mi va che sappia la verità, anzi meno lo si sa meglio è. L'ultima cosa che voglio è mettere Gabriel in difficoltà con gli altri angeli, potrebbero emarginarlo, o peggio.
Risolveremo questa storia senza che troppi angeli siano coinvolti.
-Dove vai di bello?-.
Mi chiede Luca seguendomi lungo il corridoio.
-Volevo solo fare un giretto, tu invece?-.
Anche se non sono attratto da lui non significa non possiamo essere amici, se solo lo capisse.
-Anche io! Possiamo andare insieme, come un appuntamento!-.
-Luca, ti ho già spiegato che a me non interessano i ragazzi.- rispondo uscendo dal dormitorio spiccando il volo, lui mi segue a ruota standomi attaccato.
-Hai un portamento splendido quando voli.-
-Grazie...-.
Ci schianteremo se continua così.
A un tratto sento in lontananza la musica di un coro angelico, e il brusio di una folla che si espande.
Anche da qui riesco a vederla, centinaia di angeli sono radunati in un unico punto, lasciando almeno una decina di metri dall'oggetto di loro interesse.
Un serafino dal portamento nobile e puro, che con la sua sola presenza irradia tutto ciò che circonda.
I suoi occhi celesti esprimono una profonda saggezza e tra i capelli del fresco blu della notte spiccano delle piccole ali bianche, le altre quattro invece sono lasciate libere sulla schiena dalla lunga toga bianca dai bordi dorati che indossa.
Questa naturalmente non è la sua vera forma, ma quella usano gli angeli superiori per avvicinarsi a noi, anche se siamo angeli siamo stati comunque umani in passato, e vederli in questo modo ci aiuta ad essere più a nostro agio.
Una loro visita è cosa molto rara, perciò mi avvicino immediatamente.
Vorrei solo che anche Gabriel fosse qui...
La folla aumenta attorno al serafino, che con un sorriso candido alza una mano.
-Miei cari fratelli. Sono onorato di essere qui tra voi e di portarvi parole di luce e amore. Il nostro Signore generoso concede la sua benevolenza solo a coloro i quali possiedono un animo puro. Beati siete voi nel Suo nome, cantate le Sue lodi e diffondete il Suo verbo. Diffidate dei malvagi, essi vivono e si nutrono di odio e oscurità. Hanno abbandonato il Suo nome, sono nati e morti nel peccato. Non dovete avere timore di loro, non potranno mai farvi del male poiché voi vivete nell'amore di Nostro Signore.-
La folla esulta alle sue parole, e non posso fare a meno di unirmi a loro.
Quanta verità! Quanta saggezza!
Se solo Gabriel lo sentisse forse si renderebbe conto di quanto il suo comportamento sia insensato, sta solo rischiando di venire ferito da qualche orribile diavolo!
Dannazione... solo pensarci mi riempie il cuore di rabbia...
-La malvagità dei diavoli non ci ingannerà!-.
Urlo senza pensarci, ma non importa, molti degli angeli che mi sono vicini urlano d'accordo con me.
Il serafino, lieto della mia reazione al suo discorso, mi rivolge un sorriso.
Tutta la rabbia svanisce all'improvviso sostituita dall'orgoglio, e mi ritrovo a sorridere a mia volta.
Forse le cose si sistemeranno, ed andrà tutto bene.
Quel che è certo è che non lascerò mai il mio migliore amico da solo ad affrontare uno di quei mostri.

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