Gabriel's pov
-Puoi farlo tutte le volte che vuoi.-
Con le unghie gli gratto la schiena come fossi un gatto, mi piace sentire la sua pelle.
-Ti abbraccerò spesso allora-.
Mi accarezza dolcemente i capelli, sorrido dandogli un bacio nell'incavo del collo.
-Ne sono felice. La prossima volta che qualcosa non va dimmelo però.-
-Che intendi con "qualcosa non va"?-.
-Come le opinioni degli altri su di te, non voglio pensi io abbia la stessa.-
-Sei l'unico a dire che sono buono...-.
-Anche la tua amica dubito pensi il contrario.-
Lo vedo incupirsi, non mi piace.
-Qui all'inferno è un'accusa grave essere chiamato "buono". Cerchiamo entrambi di essere i più neutrali possibile-.
-È un'ingiustizia però, non potete nemmeno essere completamente voi in questo modo.-
-Mary c'è abituata, non sembra, ma è più vecchia di te pennuto. Non si può tornare indietro in nessun modo, sarò un diavolo per sempre-.
-Ma non per questo devi comportarti secondo gli stereotipi altrui. Anche gli angeli possono essere crudeli. Per questo le loro ali diventano nere. Purtroppo non si hanno seconde occasioni qui.-
Continuo ad accarezzargli la schiena restando poggiato al suo petto.
-Se un diavolo diventa buono lo fanno sparire nel pozzo dei giganti. Tagliano le ali e buttano il malcapitato, da lì non c'è scampo. Nessuno è mai tornato. Essere buono viene considerato alto tradimento-.
-E' veramente dura per voi...-.
Mi dispiace molto sia per lui che per la bambina, non se lo veritano. Vorrei poter fare qualcosa...
-Preferisco nascondermi e vederti piuttosto che sparire. Anche se sarei dovuto sparire ancora prima di nascere-
-Ma io sono felice che tu sia qui. Anche se entrambi siamo morti.-
-Ti ho raccontato la mia storia, vorrei sapere la tua-.
Sospirando ricordo il momento della mia morte.
-Non ho avuto una vita avventurosa come la tua, andavo in una normalissima scuola e la mia situazione familiare era felice. I miei genitori erano molto ricchi e per i loro lavori li vedevo meno rispetto al normale ma non mancavano di farmi sapere che mi volevano bene. Nella mia scuola per i miei soldi ed il mio viso molte ragazze erano attratte da me, ma io non volevo accettare il cuore di nessuna, non ho mai amato nessuna di loro.-
-Ti capisco, molte ragazze mi correvano dietro per il mio fascino da cattivo ragazzo-.
-Alcune però erano più insistenti, non me la sono mai sentita di ferirle brutalmente quindi temo di aver dato loro false speranze per una buona amicizia. Una di loro aveva iniziato a seguirmi ovunque, entrava in casa mia, mi rubava oggetti, scattava fotografie personali senza il mio consenso, non potevo girarmi senza vederla dietro di me. Ogni giorno mi si dichiarava ma io l'ho sempre rifiutata.-
-Una stalker...?-.
-Per tornare a casa dovevo prendere un treno ogni giorno. Quella sera ero uscito per comprare alcune cose e lei mi ha seguito, è stata la sua ultima dichiarazione, eravamo sopra un alto ponte, solo noi due ed i treni che passavano. Quando l'ho rifiutata è scoppiata a piangere, mi sono avvicinato ma lei era troppo scossa, mi ha spinto per allontanarmi ma io sono scivolato oltre la ringhiera. In quel momento è passato il mio treno.-
Sembra dispiaciuto nel sentire la mia storia, mentre parlavo mi lanciava sguardi preoccupati. È una cosa molto tenera.
In ogni caso il discorso cambia prendendo una piega in qualche modo piacevole.
Non resisto alla tentazione di dargli un bacio sulla spalla, ha un profumo così buono. D'istinto lo stringo ancora di più.
-Sembri un piccolo angioletto-.
Mi dice facendomi arrossire.
-Ci sarà un motivo per cui sono un angelo hahaha.-
-Quindi io essendo un diavolo sono brutto?-.
-Affatto, sei un diavolo estremamente bello.-
-Non esagerare, ci sono creature migliori, tu ad esempio-.
-Diciamo d'essere alla pari? Tra tutte le creature sei l'unica che mi abbia colpito veramente.-
-Colpito in che senso?-
-Non so nemmeno definirlo, non ho mai provato un tale interesse per qualcuno, ne in vita che ora. Ho tutto il tempo per scoprirlo però.-
-Cosa senti? Prova a spiegarlo-.
-Non lo so ancora, mi dispiace.-
Non ho idea di questi sentimenti quindi non sono in grado di dargli una spiegazione.
-Cercherò però di capirli per te.-
-Durante l'Anniversario mi hai baciato, vero?-.
-Si.-
-Vorresti baciarmi di nuovo?-.
-Tu lo vorresti?-.
-Si-.
Guardandolo qualche secondo negli occhi gli prendo il viso con entrambe le mani, accarezzandolo gentilmente. Sento nuovamente quel forte calore che non accenna a diminuire, è così bello, ed assieme a lui mi sento bene, molto più del normale. Ma come posso spiegare una simile cosa? È un tale miscuglio d'emozioni che non può esistere qualcosa per descriverle. Lentamente mi avvicino a lui...Edwin's pov
-Cazzo...-.
Okay, la mocciosa non lo ha fatto di proposito, però non è stato ugualmente giusto. Ma che aveva nel cervello quella tizia, cemento? Glielo aveva detto che non lo amava, e poi sicuramente era per soldi. Mi fa rabbia.
-Non è giusto. Chi non merita muore e chi meriterebbe la peggior fine vive una bella vita...-.
Se poi penso a quel bastardo e alle mie sorelle mi sale il fuoco nelle vene
-Meritavi una vita lunga e felice, e di trovare la persona giusta da amare e che ti avrebbe veramente amato...-.
-Ho trovato te. Non posso vivere una vita ma ho tutta l'eternità in questo modo. Tuttavia non la vedo come te, non ho risentimento per lei e non penso meriti qualcosa di brutto, non ero quello giusto.-
-Forse lei no, ma c'è tanta gente cattiva-. Aspetta un attimo. In che senso ha trovato me?! Cosa ha voluto dire con quell'affermazione? Vorrei tanto sapere cosa prova per me, ma ho timore a chiedere. Quindi meglio di no, sicuramente ho capito male.
-Ad esempio l'assassino di Mary è ancora vivo e vegeto, mentre lei è qui- continuo a dire cercando di frenare la rabbia.
-Ci sono molte ingiustizie, sono solo grato abbiamo modo di stare insieme ora.-
Sento il mio viso farsi leggermente più caldo, ma riesco a controllarmi.
Okay Edwin, fai un discorso serio uscendo con nonchalance dall'argomento.
-Ti piace stare abbracciato a me?-.
Sei un idiota Ed.
-Molto, emani un calore piacevole e provo una sensazione altrettanto gradevole. Solitamente evito i contatti con altri, ma con te è diverso, lo voglio.-
-E io non sono solito dare abbracci, però mi piace stringerti tra le mie braccia-.
-Sono felice di questo, potrai abbracciarmi ogni volta che vorrai.-
I suoi atteggiamenti mi mandano in confusione e più ci penso più mi fa male la testa. Mi abbraccia, mi accarezza, mi dice molte cose dolci e sincere, gli piace stare insieme a me ed è sgattaiolato da qui pennuti damerini. Però non capisce cosa prova per me, non capisce perché si è interessato a me, non capisce cosa lo ha colpito di me. A questo punto dubito che quel bacio sia stato qualcosa di concreto. Non prova attrazione per me come io la provo per lui? Eppure nonostante tutto questo ho bisogno di lui, del suo calore, delle sue labbra morbide.Avviso!
Abbiamo aperto un account su Deviantart a nome de Il Piacere del Peccato. Per chi non sapesse cosa sia Deviantart, questo è un social simile a Facebook dove si possono pubblicare soprattutto disegni. Creare un account è facile e gratuito, vi si può accedere tramite Google o tramite la app apposita. Trovate il link dentro la mia biografia!
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Il Piacere del Peccato
RomansaAttenzione, storia boyxboy, astenersi chi non gradisce questo argomento Personaggi originali, storia scritta a quattro mani da me e @khailea Link per accedere all'account de Il Piacere del Peccato: https://www.deviantart.com/ilpiaceredelpeccato Può...