Gabriel's pov
È stato un sollievo per me vederlo raggiungermi, con la mia lentezza sarei arrivato troppo tardi. Fortunatamente il processo di guarigione sta funzionando bene, già molte ferite e alcune piccole fratture si sono sistemate. Le ali sono ancora malridotte e deboli però stanno migliorando.
Come c'era d'aspettarsi la mensa è molto più affollata dell'ultima volta. Ho lavorato con qualche diavolo qui presente, ne riconosco alcune caratteristiche ma non ricordo nessun loro nome. Nessuno era interessante per me come lo è Edwin, li trovavo noiosi e fastidiosi. Penso che anche per loro ero qualcosa di poco conto, quelli che mi guardano non battono ciglio. Alla fine non è una cosa importante.
Stare di nuovo vicino a Mary mi rincuora un po' nonostante i pensieri negativi. Vedo Alex sorridermi mentre si gira tra le dita una mia piuma, sta solo sprecando il suo tempo. Gli faccio notare che sto guarendo, che riesco ad usare le braccia come prima. Vedo che la cosa lo infastidisce e questo mi da soddisfazione. Non ho alcuna intenzione di stare sotto scacco suo.
Mi chiedo come Edwin possa essergli amico, sono completamente agli antipodi e non credo abbiano qualcosa in comune.
Come riesce a stargli vicino, a sopportarlo senza esserne macchiato?
Mi viene in mente quel loro scambio di battute piuttosto discutibili, a Edwin non dava alcun fastidio. Anzi sembrava ne fosse felice.
Cos'è questa nuova sensazione che percepisco? Mi sento strano.
Che sia quel sentimento che viene chiamato gelosia? Non ho mai provato nulla di simile prima d'ora. Spero sia una cosa positiva che non rovini il rapporto con Edwin. In ogni caso non voglio pensarci adesso.
Non ho creduto a nessuna parola di quel diavolo insopportabile, è stato solo uno spreco di ossigeno. Eppure voglio una prova per dimostrargli quanto si sbaglia nel giudicarmi in quel modo.
-Tu mi odi?- gli chiedo mentre mi porta da mangiare, finalmente posso assaggiare qualcosa cucinato da lui.
La domanda lo prende alla sprovvista, penso sia normale dato non credo se la poteva aspettare. Resto in silenzio per dargli il tempo di assimilarla meglio e darmi una lucida risposta. Lo vedo esitare e restando in silenzio evita più volte il mio sguardo. In un attimo tutto attorno a me non esiste più, non ho alcun interesse per gli altri e il cibo. Per la prima volta mi sento come se ci fosse un muro tra noi due. Lo vedo allontanarsi dopo essere stato chiamato da un diavolo, dal suo aspetto sembra di rango superiore.
Non mi ha risposto. Si dice che il silenzio dice più di mille parole, è una cosa vera? No, non posso pensare in modo affrettato. Finché non me lo dirà apertamente io non ci crederò mai. Però non avere una risposta fa un po' male.
Tengo lo sguardo basso sul piatto ancora pieno e mi metto a mangiare lentamente, ha comunque cucinato anche per me. Il primo boccone mi fa sentire in paradiso. Non ho bisogno di sentire il sapore per poterlo affermare. Glielo devo dire, deve sapere che adoro tutto quello che fa. Sono sicuro gli farebbe piacere sentirlo.
Alex è visibilmente irritato, non sta riuscendo a nasconderlo bene. La cosa mi fa ridere, non evito minimamente di trattenermi. È una piccola e innocua presa in giro per così dire. Non si addice ad un angelo, ma è come una rivincita per me.
-È buono? Il fratellone si è impegnato tanto per prepararlo- mi chiede la bambina con un sorriso distogliendo la mia attenzione.
-Non c'è altro modo di descriverlo se non meraviglioso, proprio come Edwin. Il colore radiante che esprime tutta la delicatezza in sé, la consistenza perfetta che pur senza poter sentire il sapore accarezza la lingua piacevolmente, l'aspetto incantevole che meriterebbe di esser visto nei migliori libri di cucina, la presentazione impeccabile che fa risaltare tutta la bellezza del piatto. Sarei l'angelo più fortunato del paradiso se potessi mangiare ogni giorno dei piatti preparati da Edwin.-
Gli occhi della bambina sembrano luccicare come se all'interno ci fossero delle stelle. Il suo sguardo mi fa arrossire, che abbia capito il mio interesse per lui?
-Sai, il fratellone protegge chiunque gli importi con qualunque mezzo, ma a volte questo lo fa sembrare cattivo-.
-Chi lo pensa non lo conosce veramente, non sa e non potrà mai sapere che stupenda persona sia. Penso che certe volte mi trovi troppo appiccicoso ed insopportabile.-
Continuo a mangiare mentre le parlo, se possibile farei sicuramente il bis.
-Io non credo lo pensi. È solo che il fratellone non capisce, tutto qui-.
Anche se la conversazione tra noi due è privata e personale è inevitabile venir ascoltati da altri.
-Che cazzo aspetti ad andartene da qui? Vuoi che ti tagli le tue preziose alette?-
-Menomale che solo pochi diavoli sono stupidi come te. Non hai ancora capito che tutto ciò che fai è inutile?- gli chiedo sospirando stancamente.
Non ho nemmeno il tempo di spostare lo sguardo che il diavolo è nuovamente su di me. Stavolta ha preferito armarsi, non cambierà tuttavia il risultato, quasi annoia sinceramente. Il mio sangue macchia le mie piume ed il tavolo mentre l'altro inveisce contro di me. Il dolore è ancora più accecante, forse è il lato negativo della nostra esistenza. Non potendo morire il dolore potrebbe durare in eterno.
Tutti i diavoli ridono della scena, anche Edwin starà guardando? Lo fermerà?
Mary inizialmente è rimasta pietrificata dalla paura, scuotendo la testa cerca di aiutarmi. Gli tira le braccia per allontanarlo da me usando tutta la sua forza, ma l'altro quasi non la sente.
In un attimo infastidito alza il braccio e la spinge via facendola sbattere contro il tavolo.
Perchè? Lei è una di loro, perchè allora le ha fatto del male? Finchè se la prende con me lo posso capire, ma adesso sta esagerando.
La mia mano agisce prima che io possa pensare l'azione. Gli afferro la lama del coltello che sta usando, gliela avvicino al viso usando la forza per contrastarlo. Il mio agire lo coglie impreparato, in un primo momento non ha la prontezza di agire. È troppo tardi, altro sangue macchia la stanza. Io non riesco a parlare, la lama è ora nel suo occhio destro.
Non volevo fare questo, volevo strapparglielo ma non volevo ferirlo. Inizio a tremare più per la paura di ciò che ho fatto che di ciò che mi circonda.
So benissimo di essere da solo dentro la tana di centinaia di lupi.Mi sento sollevare di peso da due figure, non faccio resistenza mentre mi portano via. Sento delle grida di dolore mischiate a grida di rabbia. Sembrano lontane come se io fossi esterno alla situazione. Mi sento scuotere, mi sento chiamare, lentamente il vuoto si dissolve e io torno alla realtà.
Edwin mi guarda e continua a scuotermi, è preoccupato. Accanto a noi c'è solo Mary la quale si asciuga le lacrime dal viso.
-Hey pennuto, torna di nuovo tra noi! Andrà tutto bene, ma torna tra noi-.
Riesco a riprendermi e noto che non siamo più alla mensa, ma davanti al cancello del loro dormitorio. Per qualche istante mi sento circondato dalle sue braccia.
-Sembravi morto, abbiamo dovuto portarti via per evitare una rissa più grande. Non ha importanza, tu stai bene-.
Peccato duri così poco, peccato non poter stare così per tutta l'eternità.
-Alex è cattivo!- commenta Mary interrompendoci, fortunatamente non è stata ferita in modo grave.
-È manesco, ma non ha mai iniziato una rissa per così poco. Gli parlerò, forse è stato solo un fraintendimento-.
Lo fermo tirandolo a me per abbracciarlo forte. Il pensiero vada da lui ora mi fa sentire come se avessi un uragano nel petto.
-No. Resta con me, ti prego.-
Non ho paura di quel tipo, non so nemmeno come definirlo. Voglio solo che Edwin resti vicino a me e lontano da lui.
Annuisce e insieme alla bambina entriamo al dormitorio e ci dirigiamo prima nella camera di Mary. Non volevo lasciarla da sola dopo quello che è successo.
Edwin fa qualche passo in più prima di voltarsi, nei suoi occhi c'è tanta tristezza e sensi di colpa.
-Mi dispiace, scusatemi-.
Dopodiché se ne va senza darci il tempo di dire qualcosa.Avviso!
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Il Piacere del Peccato
RomanceAttenzione, storia boyxboy, astenersi chi non gradisce questo argomento Personaggi originali, storia scritta a quattro mani da me e @khailea Link per accedere all'account de Il Piacere del Peccato: https://www.deviantart.com/ilpiaceredelpeccato Può...