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Luca's pov

-Andiamo Marcus, un solo appuntamento!-
-Luca non insistere... ti ho già detto di no.-
Oggi ho avuto proprio fortuna, stavo per andare a cercare Marcus al dormitorio quando l'ho incrociato lungo la strada.
Doveva per forza essere un segno del destino, perciò mi sono fatto avanti e gli ho chiesto di uscire.
Purtroppo ancora non cede.
Capisco che Gabriel sia un ragazzo fantastico, ma se solo mi desse una possibilità sono certo che Marcus capirebbe lo potrei rendere felice.
Sto quasi per chiederglielo di nuovo, quando vedo un uomo fermo proprio davanti alla sua porta.
Tra le mani ha un gigantesco e meraviglioso quadro pieno di fiori.
-Oh... un altro spasimante?- gli chiedo scherzosamente, con una punta di dispiacere.
Sapevo fosse solo una questione di tempo prima che tutto il Paradiso si rendesse conto di quanto è speciale...
Marcus mi ignora, raggiungendo l'uomo. -Mi scusi, ha bisogno di qualcosa?-
-Oh, salve! È lei il signor Gabriel?-
Gabriel?!
Ecco, di male in peggio!
Deve trattarsi di un regalo per il loro mesiversario, o anniversario addirittura.
Come ho fatto a non pensarci, se avessi saputo che a Marcus piacciono i quadri gliene avrei dipinti cento!
-Sono il suo coinquilino.- rispose Marcus sorridendo.
Perché non guarda me con quel sorriso...
-Aah capisco. Il suo coinquilino si è accordato con mio marito per la commissione del quadro, perciò sapevo solo dove lasciarlo. Gabriel non è in casa?-
Il sorriso di Marcus si fa più triste.
Odio vederlo così, ed odio il fatto che Gabriel lo faccia stare in pensiero.
Non lo merita, dovrebbe pensare solo a lui, e non a divertirsi chissà dove.
-No, purtroppo è via. Non sono sicuro di quando tornerà, ma se vuole può lasciare la cornice in camera.-
Potrebbe essere una buona occasione per entrare in camera con Marcus, qualcosa però attira il mio sguardo.
Sbuffando indico ai due il cielo. -Non credo ce ne sarà bisogno.-
Gabriel sta volando proprio verso di noi. Quando si dice tempismo perfetto...
-Buongiorno...-.
Il pittore si volta a guardarlo. -Oh, salve! Lei deve essere il ragazzo che mi ha commissionato il quadro. Spero soddisfi le sue aspettative.-
A giudicare dalla sua espressione direi proprio di sì... Marcus continua a guardarlo in silenzio, evidentemente sollevato di rivederlo.
-È proprio un bel regalo Gabriel... Marcus lo adora già.-
Ed ecco l'ennesima prova di quanto lui sia perfetto ed io no.
Può trattare Marcus male, può ignorarlo, sparire per giorni, ma tornerà sempre al momento giusto per farsi amare nuovamente, mandando all'aria tutti i miei sforzi.
-Cosa?- risponde lui guardandoci, arrossendo lievemente. -Non... non è per Marcus.-
Ma... MA STA SCHERZANDO?!
Sarà anche bellissimo, ma è proprio un cafone!
Come sarebbe che non è per il suo ragazzo?!
-E allora per chi è?-.
-Hai un amante Gabriel?!- rispondo scandalizzato, sperando che finalmente Marcus lo lasci.
-Luca, dacci un taglio.- mi ammonisce Marcus a voce bassa.
Ooh, ho quasi i brividi dal piacere a sentirlo dire il mio nome.
-Sì Marcus...-.
Nel frattempo Gabriel guarda il pittore, ignorandoci.
Brutto essere colto con le mani nel sacco, eh?
-Ti ringrazio, è splendido. Ancora più bello di quanto sperassi.-
-Bene, mi fa molto piacere. Ti ringrazio per esserti rivolto a me, era da molto non mi commissionavano un disegno.-
-Dovrebbero invece. Dio ti ha donato uno splendido talento.-
-Nah ragazzo, l'unica cosa che Dio mi ha donato è la passione. Ho trascorso ogni giorno della mia vita a migliorarmi, ed anche ora continuo a farlo.-
Un'altra gaffe. Oggi non è proprio la sua giornata.
-Mi dispiace, non intendevo insinuare nulla.-
-Non preoccuparti. Per qualsiasi altro quadro puoi trovarmi all'Eden, è un luogo perfetto per un po' di pace.-
Sorridendo gli stringe la mano, andandosene lasciandoci soli.
Gabriel si degna di guardare il suo ragazzo negli occhi.
-Ciao Marcus...-.
-Per chi è quel quadro?-.
Bravo! Pretendi delle risposte e mandalo a quel paese!
-Lascia stare, sono già in ritardo.-
Ca-fo-ne!
Sta per scappare, ma Marcus lo ferma.
-In ritardo per cosa?-.
-Smettila con tutte queste domande.-
Oooh no, non gli ha appena risposto a tono! Come si permette?!
Lo prenderei per la camicia e lo scuoterei per bene, se non ci fosse Marcus in mezzo.
-Sono preoccupato! Lo vuoi capire accidenti?!- urla cogliendomi alla sprovvista. Che voce potente e meravigliosa che ha! -Te ne vai per giorni, torni che puzzi di zolfo, non mi dici niente! Come credi che mi senta?!-.
Di zolfo? Ma che diamine sta combinando Gabriel?!
L'altro si rifiuta di rispondergli, facendo solo soffrire di più Marcus.
Mi sento come se il cuore mi venisse strappato dal petto.
Io non lo tratterei mai così...
-Ti prego Gabriel, sei il mio migliore amico. Parlami.-
Rimangono in silenzio per un po', riesco già a vedere la prossima scena.
Gabriel che lo prega di perdonarlo ed i due si baciano proprio davanti a me.
-Ora non posso. Più tardi magari...-.
Coooome?!
Se ne va! Se ne sta andando!
-Gabriel!-.
A nulla servono le grida di Marcus, Gabriel è già lontano con il quadro.
Cavolo... che situazione...
-Marcus, se hai bisogno sono...-.
Lui sospira, coprendosi il viso con una mano. -Non ora.-
Senza aggiungere altro entra in camera, sbattendomi la porta in faccia.
Ammetto di sentirmi un po' a disagio... non è andata come speravo, ora Marcus non ha altro in mente che Gabriel.
E poi dov'è andato quello lì, o da chi?
Magari se lo scoprissi potrei convincere Marcus a lasciarlo, dimostrandogli che non lo merita, mentre io sì!
-Sì, farò così! Deve sapere che il suo ragazzo non gli è fedele!-.
È volato da quella parte no? Non dovrebbe essere troppo distante.
Spalancando le ali cerco di raggiungerlo, e ringraziando il cielo il dipinto lo rallenta di molto.
Sta passando per l'intero Purgatorio, tenendolo stretto a sé.
Dove sta andando? Oltre alle anime non c'è nessun altro qui... tranne che un mostro assetato di sangue, ma quella è solo una leggenda.
...
... è solo una leggenda.
-No, non avrebbe senso. Perché dovrebbe portare il quadro ad un mostro?- mi dico cercando di togliermi i brividi di dosso.
La cosa non migliora quando Gabriel continua a scendere, arrivando fino all'Inferno.
-No, no no no no no. Io lì non ci vado.-
Ha la minima idea di cosa i diavoli facciano agli angeli? Io non intendo certo scoprirlo!
Qualsiasi cosa voglia fare quaggiù, è il suo funerale.
Sono ormai sul punto di voltarmi, quando rivedo di fronte a me l'espressione di Marcus, e mi blocco.
... cavolo, come fa a non capire quanto lo amo?
-Ok... lo stai facendo per Marcus, per il suo bene.-
Prendo qualche respiro profondo, e lentamente seguo da lontano Gabriel.
Se qualcuno ci vedesse posso solo sperare se la prendano con lui per primo.
Sento il panico assalirmi ad ogni metro, Gabriel continua a scendere, come se conoscesse la strada a memoria, fermandosi poi davanti alla finestra di un edificio vicino all'Inferno.
Avvicinandomi di più rischierei di farmi scoprire, perciò aspetto nascosto dietro una roccia, fino a quando qualcuno non lo fa entrare.
-Che sta succedendo...-.
La faccenda si fa sempre più brutta, orribile, agghiacciante.
Potrei andarmene ora, ma la curiosità è troppa. Devo capire cosa sta succedendo.
Trattenendo il respiro, quasi bastasse a farmi scoprire, volo fino al bordo della finestra, sporgendomi un poco.
Quel che vedo mi lascia completamente senza parole.
-Oh. Santo. Cielo.-






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