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Edwin's pov

Prendo due vassoi e aspetto il mio turno, ignorando chiunque e qualunque cosa attorno a me. Questa situazione non mi piace, fortuna che quelli che ci sono non mi attaccherebbero mai, sono uno tra i più forti qui. In più c'è Alex che potrebbe darmi un aiuto se le cose dovessero mettersi male.
Se fossi stato da solo sarebbe finita molto male e non sarei stato in grado di proteggere Mary e Gabriel,
Aspetta, un diavolo che protegge un pennuto? Sarebbe stato davvero assurdo. Però non mi sarei tirato indietro.
In qualche modo sento gli sguardi puntati sulla mia schiena. Sarà uno di quegli stronzi, non mi importa. Finiamo velocemente così posso tornare in camera.
Oggi c'è il curry, spero che per il pennuto non sia troppo piccante. Non sia mai si ustionasse quella bocca che non tiene mai chiusa. Sarebbe un vero peccato. Se fossi stato in vena di scherzi gli avrei aggiunto accidentalmente un po' di peperoncino in più.
Fra due giorni penso cucinerò qualcosa di meno speziato, magari anche un dolce.
Chissà se la mia cucina gli potrebbe piacere. Non penso, sulle nuvole cucineranno da Dio. Però me la cavo piuttosto bene, non si è mai lamentato nessuno di ciò che cucino.
Dopo alcune minacce riesco a prendere tre piatti, perfetto. È vero che non necessito di mangiare, ma mi piace farlo. Mi ricorda di quando ero vivo. Spero che le mie sorelle se la passino bene e non patiscano la fame.
Sospiro e torno al tavolo, sedendomi vicino a Gabriel. Lo faccio solo perché mi siedo sempre qui e poi ho la visuale su tutti, se qualcuno si avvicina gli rompo le ossa. Do il vassoio a Gabriel e un piatto a Mary. Lei adora il curry ed è molto golosa, non le ci vuole molto a svuotare tre o quattro porzioni.
-Grazie fratellone!-
Faccio spallucce come mio solito e prendo il primo boccone. Non è male, forse il sapore delle verdure si sente poco rispetto al resto.
Con la coda nell'occhio guardo il pennuto, forse non sa cosa sia.
-È curry, un piatto un po' piccante- gli spiego.

Gabriel's pov

Annuisco sorridendo felice mentre lo vedo allontanarsi. Mi sento veramente appagato per questa situazione.
Molti dei diavoli presenti mi guardano con facce scure e minacciose, ma io non mostro alcun segno di paura. Perchè dovrei averla. Spaventarmi e vedermi scappare via da qui è sicuramente ciò che vogliono. Ma perché dovrei andarmene? Sto così bene qui.
Distolgo lo sguardo e saluto la bambina con un cordiale gesto della mano.
-Quindi ti chiami Mary, grazie ancora per avermi aiutato.-
Tra tutti quelli che ci sono qui lo devo ammettere: Edwin è il più bello ed affascinante, mi torna in mente quando mi accarezzava, è stato così dolce.
Non credevo che qualcuno in grado di rompere le ossa potesse avere un tocco così delicato.
No, nulla in questo posto mi fa sentire la paura.
Non l'ho mai provata nemmeno da vivo, perfino quando sono morto.
Ma non ho bisogno di pensare a quel fatto adesso.
Mi giro e seguo Edwin con lo sguardo, senza volerlo noto il suo fondoschiena, è molto sodo, mi chiedo se fa particolari allenamenti o è dovuto al tipo di atterraggi che fa.
Potrei provarli pure io se non fosse per il fatto che non sarebbe molto elegante. Oh va be', magari potrei chiedergli d'insegnarmi a volare in modo così spericolato.
Mi fanno ancora un po' male le spalle e la schiena dopo ciò che è successo con lui. Potrei chiedergli un massaggio dopo.
-Sei molto fortunato, il fratellone fa sedere solo me nel suo tavolo, ma credo che lo faccia perché gli altri sanno essere molto molto cattivi-.
Mi dice tra un grosso boccone e l'altro. A questa frase il mio sorriso si allarga.
-Lo ringrazierò a dovere allora.-
Mi sento speciale, come se avessi qualcosa che gli altri non hanno ed in un certo senso è così.
Ho l'attenzione di Edwin ed è una sensazione splendida. Non è una cosa da poco, ma quasi un privilegio.
-Secondo te come dovrei fare?-
Lei sembra conoscerlo molto meglio di me, da quanto mi pare d'aver capito sono fratello e sorella.
-Non saprei, il fratellone è molto schivo e tutti lo fanno arrabbiare. Raramente si sente a suo agio e solo con poche persone come me e lui- afferma indicando il diavolo con cui Edwin ha scambiato quelle strane battute. Ha la carnagione di un grigio più scuro di quello di Edwin o di Mary, ha due orecchini nella parte superiore dell'orecchio sinistro, gli occhi castani e i capelli del medesimo colore sono raccolti in un codino. Ma ciò che spicca di più in lui è le presenza di due lunghe corna la cui base nasce dalla fronte. Indossa una giacca scura sopra una maglia a righe bianche e nere, pantaloni e scarpe dello stesso colore.
-In più ultimamente dorme molto male- continua sistemandosi i capelli di una delle due code ai lati della testa.
Dorme male?
Forse potrei fargli dei cuscini con le mie piume, sono molto morbide e calde.
Ricrescerebbero velocemente inoltre.
-Troverò qualcosa, grazie.-
Le dico sorridendo angelicamente, tornando poi a guardare Edwin.
La sento ridacchiare mentre sposta lo sguardo su di me e poi su di lui.
-Lo stai mangiando con gli occhi-.
Be', effettivamente...
Smetto solo quando lo vedo tornare, in effetti potrebbe dargli fastidio sentirsi fissato. Si siede e mi passa uno dei vassoi.
-È curry, un piatto un po' piccante- mi spiega, che gentile.
-Va benissimo, ti ringrazio Edwin.- rispondo sorridendogli dolcemente. -Non ho il senso del gusto, quindi posso mangiare senza problemi qualsiasi cosa.-
Prendo le prime cucchiaiate, senza sentire niente. Gli angeli non possono sentire il cibo, solo l’odore.
-Questo però è particolarmente buono visto che me lo hai portato tu. Grazie.-
È bello anche veder mangiare lui, guardargli le labbra muoversi lentamente per poi ingoiare il cibo.
Le labbra sono un po' sproche di curry, non so perchè ma vedo l'immagine di me che poso le mie su quelle sue per rimuoverlo.



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