Ruben's pov
Esco dal dormitorio di buon mattino, ho il turno di pranzo oggi. Da quando Hyuly mi ha consigliato di mostrare sorrisi e buon umore alle prese in giro, il lavoro è diventato più piacevole. Lavoro sempre a testa alta senza cambiare nulla di me, lasciando scivolare via ogni parola cattiva. Non hanno alcun peso, non hanno alcun significato. Io so chi sono e chi voglio essere, niente e nessuno mi farà più vergognare di questo. E le cose sembrano migliorare. Ricevo sempre meno insulti e ho più amicizie con i colleghi. Sono davvero felice di essermi aperto con Hyuly, dovrei farlo più spesso. Forse dovrei dirgli del segreto che nascondo...
Sbatto per sbaglio contro una ragazza, le prendo la mano per non farla cadere e lei rimane aggrappata a me. È un diavolo, nonostante non abbia corna né coda la pelle grigia non lascia alcun dubbio. Ha un fisico dalle forme piuttosto morbide e abbondanti, la gonna corta e il top le contengono a stento. I capelli verde acqua sono molto lunghi e con alcuni boccoli. Sulla fronte scendono alcuni ciuffi che incorniciano una benda posta a coprire gli occhi. Poverina, è cieca?
-Scusami, ero distratto. Spero di non averti fatto male- le dico. Stacco la mano solo quando sono sicuro lei stia bene. Ma lei mi prende per le spalle evitando che io mi allontanassi.
-Tu sei amico di Edwin, vero?- mi chiede. -Lo frequenti da molto tempo, non è così? Non è così?-.
Rimango sorpreso dalle sue parole? Come fa a sapere certe cose? L'amicizia tra me e Edwin non è una cosa segreta, va bene si sappia in giro. Però io non ho mai visto questa ragazza. Non so cosa risponderle, resto in silenzio. Questa cosa non sembra piacerle.
-Sì che lo conosci, sì che lo frequenti, non serve mentirmi- insiste lei. -Ascoltami bene, lui non è un buon amico. È una brutta persona che sfrutta gli altri per poi far loro del male e rovinare loro la vita. Sarai il prossimo, te lo dico io. Ti ammalierà col suo sguardo per poi gettarfi via come spazzatura!-.
-No, non è così- cerco di replicare io, sono sconvolto dalle sue parole. Edwin non è così. -Forse hai sbagliato persona, forse hai capito male-.
Lei non molla la presa, mi sento osservato nonostante lei abbia gli occhi coperti. Sono a disagio adesso.
-Non darmi della bugiarda! Io non mento mai, sono una brava ragazza che fa di tutto pur di far felice la persona a cui tiene. Non sono una bugiarda come Edwin! Lui è una serpe, lui ha ferito il suo migliore amico, lui è un ingrato. Aiutami a smascherarlo, aiutami a staccarlo dal ragazzo che lo ha reso cattivo-.
Parla di Gabriel? Non capisco cosa stia dicendo. Edwin non è così, Gabriel non è così. Perché sta parlando di loro in questo modo? Perché tanto astio.
-Mi dispiace, ma hai sbagliato persona- le dico cercando di essere comunque gentile. -Non posso aiutarti e adesso devo andare a lavoro-. Ma la cosa non funziona.
-Tu devi aiutarmi, devi farlo e basta. Ti distruggerà, ti dico, perché non mi vuoi credere?- alza la voce lei spaventandomi. -Aiutami a separarlo da quel cattivo ragazzo, aiutami a convincerlo, a trascinarlo via se necessario. Aiutami a portarlo da lui, ti prego, tu devi aiutarmi, non c'è altro modo!-.
È agitata, le sue mani tremano sulle mie spalle. Dalla sua voce non percepisco rabbia, ma tanta disperazione.
-A portarlo da chi?- le chiedo sentendo una strana inquietudine dentro di me.
-Portarlo da...-.
-Ruben, Cassandra, ciao!-. La voce ci interrompe, entrambi ci giriamo nella sua direzione e la ragazza finalmente mi lascia. Queen ci raggiunge a grandi passi agitando le mani.
-Ciao, zuccherino, va tutto bene?- chiede rivolgendosi a Cassandra. La ragazza sembra un po' infastidita dalla domanda.
-Smettila di chiedermelo, io sto bene.- le risponde stizzita. -Non ho bisogno delle tue parole, ho tanto da fare-.
-Va bene va hene, a più tardi allora!-. Queen rimane sempre allegra.
-Ti ho detto che ho da fare, non ho tempo per queste cose, non ho tempo per altre persone- afferma Cassandra per poi allontanarsi velocemente.
-Va tutto bene, tesoro?- chiede Queen rivolgendosi a me. Mi ci vogliono alcuni attimi per togliermi quest'inquietudine.
-Sì, credo di sì- le rispondo dopo aver preso un bel respiro.
Andando alla mensa vedo sulla soglia un volto familiare. Camilla agita le braccia per salutarci con un grosso sorriso sul viso. Indossa una felpa fucsia e jeans chiari. Sta davvero bene vestita così, anche se a me i pantaloni non piacciono per niente. Sono molto felice di lavorare insieme a lei e Queen.
Dopo aver indossato l'uniforme mi metto a sistemare e aiuto nella preparazione delle pietanze del giorno. Come cuoca Camilla non è male, ma i suoi cibi non saranno mai buoni come quelli di Edwin. Una volta ne abbiamo parlato e anche lei ha confermato la cosa. Il suo sogno è di diventare la migliore cuoca di tutto l'Inferno e quindi di battere Edwin in questo. Io non tifo per nessuno dei due, ma darò ad entrambi il mio sostegno.
La cosa che mi stupisce è vedere Queen lavorare qui. Ha un turno ogni due settimane a differenza mia e di Camilla, questo non è il suo impiego principale. Finito di sistemare mi avvicino a lei picchiettando le dita sulla sua spalla.
-Sì, tesoro? Vuoi aiuto?- mi domanda subito.
-Beh, vorrei chiederti una cosa, se è possibile- inizio io cercando di non essere scortese.
-Certamente tesoro, puoi dirmi tutto quello che vuoi-.
-Ti ho vista lavorare come addetta all'ingresso dell'Eden, è il tuo primo lavoro, vero?-. Lei annuisce con un piccolo sorriso. -Ma allora perché fai due lavori?-.
Il suo dolce sorriso si tinge di tristezza, ho chiesto qualcosa che non dovevo chiedere?
-Vedi, sto facendo una cosa simile a quella fatta anche da Edwin- comincia lei. -Lavoro per permettere ad uno zuccherino impossibilitato a lavorare di vivere dignitosamente-.
Zuccherino? Ha usato questo nomignolo con quella ragazza, che stia parlando di lei? Sento nuovamente l'inquietudine.
-Cassandra non è una cattiva ragazza- commenta intuendo le mie conclusioni. -Ha vissuto un brutto passato e sta subendo l'influenza di una persona crudele-. Non so perché, ma nella mia mente echeggia il nome di Alex. -Quando lei si allontana dal veleno fa vedere tutta la sua dolcezza e la sua bellezza. Quindi per favore non odiarla-.
Agito le mani davanti a me in modo frenetico. -Ma no, che dici! Io non odio nessuno! Le sue parole mi hanno trasmesso inquietudine, tutto qui. Non ho ben capito quale fosse la sua richiesta, ma non mi piace come ha parlato dei miei amici-.
-Lo so, tesoro, lo comprendo perfettamente. Se dovesse succedere di nuovo, ti chiedo la cortesia di avvisarmi per tempo. È una ragazza di buon cuore, va solo aiutata-.
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Il Piacere del Peccato
RomanceAttenzione, storia boyxboy, astenersi chi non gradisce questo argomento Personaggi originali, storia scritta a quattro mani da me e @khailea Link per accedere all'account de Il Piacere del Peccato: https://www.deviantart.com/ilpiaceredelpeccato Può...