Ruben's pov
Che giornata strana quella di oggi. Prima Edwin che mi dà questa divisa dicendomi tutte quelle cose carine e adesso le parole di quel ragazzo. Non è strano? Mi sistemo la gonna mentre lascio entrare i presenti e li saluto uno ad uno aspettando che tutti prendano posto.
Mi sono sempre sentito a mio agio con gonne, calze e abiti femminili, anche da vivo e fin da piccolo. I miei genitori volevano vedermi felice e non mi facevano nessuna pressione né mi costringevano a nascondermi. Ero un bambino felice con tanti amici e tanti sogni. Ma qui è diverso, per sopravvivere o si è forti o si è invisibili. Se non si riesce ad essere una delle due e non si ha nessuno come protezione, si rischia di finire in pasto a persone molto cattive. Da quando sono morto nessuno mi aveva mai difeso in quel modo e nessuno mi ha rivolto parole gentili. Anche se mi rende infelice non sono più stato me stesso per paura degli altri. Che senso ha passare l'eternità in questo modo? Anche quel ragazzo pensa dovrei essere me stesso, sembra essere sincero.
Scuoto la testa e mi metto a girare per i tavoli per pulire e togliere le stoviglie vuote, cerco di fare del mio meglio per essere veloce e non ricevere attenzioni sgradevoli. Inoltre arrivano sempre più persone e non è corretto far trovare i tavoli in disordine. Essendo piccolo di statura e molto silenzioso è facile per me passare inosservato, è come se non esistessi per nessuno. Tutto ciò che riesco a trasportare lo porto a Queen che è in cucina con le mani immerse nel lavandino pieno di acqua e schiuma.
-Uffa! Di questo passo mi si spezzerà un unghia!- si lamenta, ma continua a lavare tutto con cura. Io poso le ultime cose, ma rimango un po' lì con lei.
-Secondo te ho fatto bene ad accettare la divisa da cameriera?-. Mi piace molto nonostante mi venga grande e il nero è il colore che detesto di più, non ho detto nulla per non sembrare antipatico.
-Ma certo che sì! Sei così adorabile, sembri un principessino- mi risponde, si ferma nel suo lavoro, si asciuga le mani e mi accarezza i capelli, così mi fa arrossire molto. -Sei l'esserino più adorabile che conosca, dovresti mostrarti un po' di più e camminare a testa alta. Sconfiggi i cattivoni con la tua pucciosità!- si mette a ridere trascinando anche me, alla fine la abbraccio forte. Effettivamente potrei provare con qualcosa di più grazioso e soprattutto abbinabile alle mie mascherine.
-E non sono solo io a pensarlo-.
È vero, in qualche modo dovrei ringraziare Edwin. Non lo conosco, ma mi piacerebbe fargli un regalo o comunque fare qualcosa che gli possa fare piacere. Ci penserò.
-No tesorino mio, non mi riferisco a Eddy-. Lei mi guarda come se sapesse a chi sto pensando in questo momento e mi rivolge un ghignetto divertita. Poi mi spinge piano piano alla porta, ma rimaniamo sulla soglia e lei indica il ragazzo dai capelli blu che mi ha difeso da quelli che sembrano essere suoi colleghi. I suoi occhi azzurri stanno fissando il suo piatto ancora pieno.
-Lui non ti ha tolto gli occhi di dosso fino a qualche minuto fa-. La guardo preoccupato, ma lei mi dà dei delicati colpetti sulla testa. -Non ti guarda con malizia o con desideri strani, fidati di me che ne ho esauditi tanti delle persone donando a loro corpo ed anima. Lui ti guarda come se ti volesse parlare, ma non ne trova il momento. Gli interessi, sì, ma come chi cerca il suo primo amore-. I suoi occhi brillano ed ha un'espressione intenerita sul viso. -Tu non senti lo stesso? Non lo guardi come se volessi parlargli? Come se in un'altra vita voi eravate legati? Non temere: l'amore vince su tutto ed è puro anche nel peccato-.
Io guardo nuovamente quel ragazzo e nella mente mi ritornano un paio di frammenti. C'era questo bambino al parco con cui ho giocato in alcune occasioni, ma non mi aveva mai detto il suo nome. Vedo lui da ragazzo che mi stringe a sé nel sangue mentre la vita mi abbandona. Lo rivedo ad ogni Anniversario, ma è sempre sfocato e oltre agli occhi azzurri non ricordo null'altro.Il lavoro continua in modo regolare, io continuo a saltellare fra un tavolo all'altro e ogni tanto guardo quel ragazzo. I suoi due colleghi se ne sono andati e lui è alla quarta porzione. Non capisco se non mangia da giorni o se è una scusa per restare senza suscitare sospetti. Non so a cosa pensare. In un attimo l'atmosfera calma e piacevole si agita e diventa caotica. Non so cosa sta succedendo, mi nascondo subito sotto uno dei tavoli vuoti a tremare come una foglia aspettando finisca tutto. Credo di aver visto un angelo ferire in modo grave uno dei diavoli, ma non ne sono sicuro. È tutto così assurdo, forse è stato un diavolo travestito o dalle ali bianche, molto probabilmente l'ho immaginato. Non è possibile sia stato un angelo. Sta di fatto che spero nessuno si accorga che sto qui sotto, mi copro le orecchie per non sentire le urla e gli schiamazzi. Noto che qualcuno si è messo davanti al tavolo, ne riesco a vedere le gambe. Quando tutto torna calmo sento dei piccoli colpetti sulla parte superiore del tavolo. Lentamente esco dal mio nascondiglio e mi guardo attorno, sto ancora tremando. La sala si è svuotata, molti piatti sono caduti insieme ad un tavolo e alcune sedie, sul pavimento c'è cibo e sangue. Sbianco e vado a prendere qualcosa per pulire, fortunatamente la serata sta finendo. Con la coda dell'occhio vedo quel ragazzo tornare a sedersi, è lui ad essersi messo davanti a me? Entro in cucina e mi copro subito gli occhi, Queen sta amoreggiando con un tipo.
-Oh scusami tesorino, non ho potuto resistere. Questo bel maschione vuole esaudire il suo desiderio- mi dice con voce ansimante. -Eddy è andato via, ti dispiace farmi questo piccolo favorino e finite tu stasera? Mi farò perdonare-.
Non ho molta scelta se non acconsentire e vederla andare via col suo nuovo amante. Sospiro e riempio un secchio di acqua e detersivo per pulire, lo trascino visto è pesante e uso i miei poteri per portarmi una scopa e uno straccio. Riesco ad usare la telecinesi per far sollevare piccoli oggetti leggeri, questi vengono circondati da un alone azzurrino. Quando ho tanta energia posso sollevare me stesso viaggiando per brevi distanze senza camminare. Sono rimasti solo quel ragazzo e tre diavoli intenti a bere come spugne, ignoro questi ultimi, inizio a pulire lontano da loro per non disturbarli.
-Hey tu!- mi sento chiamare. Uno di quelli visibilmente ubriachi versa il contenuto della bottiglia che tiene in mano. -Vieni subito qui a pulire invece di non fare nulla!-.
Trascino nuovamente il secchio e mi affretto ad asciugare la sostanza alcolica che non so riconoscere, uso lo straccio così da fare in fretta.
-Dimmi un po', coso, sei un maschio o una femmina?- chiede un altro, io non ci presto attenzione né rispondo. Voglio finire, chiudere e andare a farmi un bagno caldo e rilassante.
-Oh, si sente migliore di noi eh? A questo punto scopriamolo da soli-. Il terzo allunga una mano verso l'orlo della mia gonna per afferrarlo e sollevarlo, io non riesco a reagire se non chiudendo gli occhi. Non succede nulla.
-Allora io dovrei aprire le vostre teste per vedere se avete un cervello?-. È di nuovo lui, mi sta difendendo di nuovo. -No, sarebbe uno spreco di tempo a giudicare dal vostro linguaggio e da come siete ridotti. È ora andiate via-.
-Bene, togliamo le tende-. I tre sbuffando fanno cadere tutte le loro bottiglie a terra. -Buon lavoro!-.
Lui rimane con me ad aiutarmi, in due riusciamo a finire più velocemente di quanto avesso potuto fare io da solo. Vado a cambiarmi e lui mi aspetta mentre chiudo a chiave le porte della mensa, ormai è notte fonda.
-Grazie mille per il tuo aiuto, sei stato molto gentile- gli dico con gratitudine, mi sento in debito con lui. L'atmosfera attorno a noi diventa strana, entrambi ci guardiamo per poi distogliere lo sguardo in un silenzioso imbarazzo. Però non lo sento come qualcosa di cattivo, invece mi scalda il cuore. Ma tutto si spezza quando lo vedo impallidire, sta bene?
-Oh cavolo, ho fatto tardi. Perdonami, ma adesso devo proprio tornare in ufficio!- si affretta a dirmi mentre si allontana.
-Aspetta! Non so come ti chiami!- gli urlo prima che sia troppo lontano.
-Hyulius! Ci vediamo presto!-.
Hyulius, che nome particolare.Avviso!
Abbiamo aperto un account su Deviantart a nome de Il Piacere del Peccato. Per chi non sapesse cosa sia Deviantart, questo è un social simile a Facebook dove si possono pubblicare soprattutto disegni. Creare un account è facile e gratuito, vi si può accedere tramite Google o tramite la app apposita. Trovate il link dentro la mia biografia!
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Il Piacere del Peccato
RomanceAttenzione, storia boyxboy, astenersi chi non gradisce questo argomento Personaggi originali, storia scritta a quattro mani da me e @khailea Link per accedere all'account de Il Piacere del Peccato: https://www.deviantart.com/ilpiaceredelpeccato Può...