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Ruben's pov

Prendo un libro dalla mia libreria usando la telecinesi e mi sdraio sul mio morbido letto iniziando a leggere. Voglio rilassarmi un po' prima di andare a lavoro. Quasi tutti i miei libri e fumetti trattano di storie d'amore fra due ragazzi, prediligo per quelle dal lieto fine. Piango sempre quando succedono cose brutte ai protagonisti e non sopporterei finali troppo tristi. A tutti i libri e fumetti ho tolto la copertina così chi mi viene a trovare non si accorge del loro genere. Non voglio essere giudicato male e preso in giro per ciò che mi piace. È vero, continuo a vestirmi con i miei abiti femminili e colorati. Per il lavoro ho perfino comprato un completo da cameriera azzurro così da sentirmi a mio agio. Ma questo non vuol dire avere l'approvazione di tutti gli altri. Mi vengono rivolti spesso sguardi poco piacevoli, risate di scherno, battutine offensive e a volte maliziose. All'inizio facevo finta di nulla e li ignoravo, ma volta dopo volta in me sono cominciati a crescere ansia e malessere. Adesso mi sento totalmente impotente e vulnerabile, ogni volta devo prendere le stoviglie usate e pulire i tavoli mi sento in pericolo. Sto lontano da chiunque, soprattutto dai diavoli ubriachi. Molte volte è inevitabile avvicinarmi troppo e quando succede tremo come una foglia. Queen mi aiuta certe volte, ma sono io a non dire nulla a nessuno.
Hyulius fa quello che può per esserci durante i miei turni, per rimanere fino alla chiusura e per aiutarmi. Ma non riesce sempre per via del suo lavoro e va bene così, non pretendo nulla da lui. Anzi fa già tantissimo. È sempre gentile con me, mi tratta con tanta dolcezza e comprensione, mi riempie di coccole e attenzioni. È una nuvola morbida e buona, un grande cielo estivo colorato di azzurro. Mi piace molto passare del tempo con lui, mi rende felice uscire insieme. Ogni giorno parliamo di tante cose e conosciamo di più l'uno dell'altro. Abbiamo tante cose in comune come ad esempio i gusti musicali, i film preferiti, la pizza mangiata più spesso, il gelato migliore, l'affetto per i gatti. Mi ha parlato dei sequel usciti dopo la mia morte, di nuovi scrittori e nuovi generi musicali. Sono sempre più sicuro ci saremmo voluti bene da vivi, stiamo recuperando. Mi fa ridere e tutto quello che dice è molto interessante, lo ascolterei per ore e ore senza mai stancarmi. Anche io provo sempre a farlo ridere, voglio che per lui i nostri incontri siano momenti sereni e rilassanti. So che il suo lavoro è importante e non si può permettere errori, me ne ha parlato. Penso sia qualcosa di stressante e pesante a livello mentale. Perciò non parlo mai di problemi, pensieri tristi o di cosa mi è stato detto. In ogni caso mi sento al sicuro con lui, so che posso confidargli tutto. Anche se ancora ho un po' timore di dirgli certe cose di me come ad esempio il mio orientamento sessuale. Siamo amici adesso e non voglio rovinare questo rapporto con le mie sciocchezze. Sono sicuro non mi farebbe mai del male, ma potrebbe trattarmi in modo diverso o allontanarsi del tutto da me. Non succederà nulla del genere, non serve io gli dica proprio tutto. E, soprattutto, non serve io gli mostri ciò che nascondo.

-Posso farti una domanda?- gli chiedo.
Io e Hyulius stiamo camminando con calma dirigendoci verso il grande lago. È notte fonda e c'è la luna piena, il cielo è limpido e pieno di stelle. Non volevo tornare nella mia stanza, gli ho chiesto se poteva rimanere ancora un po' con me.
-Certo, chiedimi tutto quello che vuoi-. Hyulius ha subito accettato nonostante abbia probabilmente impegni lavorativi. È stato proprio lui a proporre di fare questo giro.
-Che è successo a scuola e in città dopo la mia morte?-. Non so perché sto chiedendo questo, sento di averne bisogno. Sono davvero un idiota, sto andando contro le mie stesse decisioni. -Chè è successo alla mia famiglia?-.
-Tutta la scuola ha pianto per la tua morte e l'aula magna è stata dedicata a te. I tuoi amici hanno scritto cose carine sul tuo banco, rimarrà per sempre tuo. Al tuo funerale c'era tutta la città e la tua tomba è stata riempita di fiori. Ogni anno la tua famiglia organizzava una fiaccolata per ricordarti. I tuoi compagni di classe durante il diploma hanno portato una tua foto come se tu fossi ancora lì con loro. Ti volevano tutti bene-.
Ogni parola è un colpo al cuore, neanche io li ho dimenticati. Spero che i miei amici siano felici e realizzati, spero che mamma e papà si siano rifatti una vita. Mi mancano tantissimo.
Hyulius si ferma e mi stringe a sé facendomi appoggiare al suo petto, penso abbia capito come mi sento. -Piccino sfogati pure, non ti fa bene tenere tutto dentro. Potrai sempre contare su di me, lo sai-.
-Ma non mi sembra giusto, il lavoro ti dá già tante preoccupazioni e io non voglio aggravare il peso- protesto trattenendo i singhiozzi, ma non mi stacco dal suo abbraccio.
-Le tue emozioni non sono un peso, ma sono molto importanti per me. Sfogati più spesso, raccontami le tue giornate e vedrai che andrà tutto bene-.
Mi accarezza la schiena con delicatezza senza far scendere troppo la mano, è così piacevole. Alla fine cedo e mi metto a piangere sul suo petto senza trattenermi.
-Mi mancano tantissimo, loro mi volevano tanto bene e mi accettavano senza problemi. Adesso invece non ricevo altro che cose brutte e non so come comportarmi, non so cosa fare. Comincio ad avere tanta paura di venir picchiato o peggio, e se succederà sarà solo colpa mia. Mi fanno sentire in difetto, mi fanno sentire sbagliato. Non mi era mai successo e non so come uscirne-. Sono come un fiume in piena, non posso fare altro che dirgli ogni cosa senza fermarmi un attimo. Sapevo di non poter tenere tutto per me a lungo, ma non volevo esplodere così davanti a lui.
Hyulius rimane in silenzio ad ascoltarmi e continua a stringermi per tranquillizzarmi. Piano piano inizio a calmarmi, mi porge dei fazzoletti e io mi stacco un attimo per potermi asciugare il viso. Mi volto dall'altra parte così da poter abbassare la mascherina e pulire le mie guance. Lui rimane al suo posto ad aspettare, non prova a sbirciare o cose così. Ci dirigiamo verso una panchina e una volta seduti torno di nuovo tra le sue braccia rassicuranti.
-Non c'è nulla di sbagliato in te e non hai nessuna colpa, non sei tu a doversi sentire in difetto. Purtroppo certi individui mostrano aggressività e derisione verso ciò che non conoscono e non riescono ad accettare. A volte non lo fanno neanche di proposito, è il loro meccanismo di difesa verso qualcosa che non capiscono. I motivi potrebbero essere tanti. Alcuni individui sono cresciuti in contesti violenti e non hanno altri modi per comunicare. Altri invece sono vissuti in periodi dove vigeva un certo tipo di pensiero, non hanno gli strumenti adatti per andare oltre quel pensiero. E poi ci sono quelle persone che vorrebbero essere più libere come te, ma sono costretti a denigrarti per non esserlo a loro volta. La maggior parte di loro agisce per paura-.
Lo guardo perplesso. -Come possono avere paura di me? Io non farei del male neanche ad una mosca- mi lamento. Sono un ragazzo amichevole, se potessi farei amicizia anche con le pietre.
-Lo so, sei adorabile-. Mi fa arrossire. -È un tipo di paura diversa da quella che fanno provare a te. Hanno paura di vedere il loro mondo crollare, di venire sminuiti ed emarginati, di non essere adatti ad un nuovo tipo di pensiero. Provano un disagio interiore che non possono o non sanno esprimere e risolvere-.
Rifletto sulle sue parole ed effettivamente sono vere. Quando ero in vita tutti mi trattavano bene perché conoscevano tutto su di me, non mi vergognavo né mi nascondevo. Da quando sono morto mi sono chiuso in me stesso e ho fatto l'opposto. Solo di recente ho cambiato idea e non tutti sono come Edwin, Queen e lo stesso Hyulius. -Cosa posso fare per migliorare la situazione?- gli chiedo.
-Mostrati di più, fai vedere la tua gioia e la tua dolcezza. Non farti influenzare dalle risatine o dalle battute, fai vedere che non ti toccano. Sii orgoglioso di te stesso e comportati come sempre. Quando vedranno che non possono toglierti il sorriso, allora capiranno chi sei e la smetteranno. Non solo ti accetteranno, ma magari ispirerai altri a mostrarsi. Poi sì, ci sono persone più cattive rispetto ad altre e l'alcol di certo può aumentare l'aggressività. Ma di loro non ti dovrai preoccupare perché ci penserò io a farli stare zitti e fermi-.
Annuisco più volte sentendomi meglio, scendo dalla panchina e mi metto a saltellare entusiasta. -Shi, farò così! Combatterò le cose brutte col potere del rosa!-. Finiamo per ridere insieme.
Torniamo indietro e Hyulius mi accompagna fino al dormitorio. Prima di salutarci mi metto in punta di piedi per poter essere più alto. Lui si abbassa un po' per aiutarmi e così gli posso lasciare un bacio sulla guancia. Spero lo senta anche attraverso il tessuto della mascherina.
-Grazie di tutto, sei il mio eroe-.
-Mi prometti che mi parlerai dei tuoi problemi e dei tuoi dolori?-.
Tentenno per qualche attimo, ma poi rispondo con decisione.
-Te lo prometto-.



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