Capitolo 28 (1°). La verità

89 15 134
                                    

Anna, nei mesi precedenti, si era data da fare; mentre Marco aiutava Ilaria a traslocare e finiva di mettere a posto in via Luccoli ella studiava tutti i giorni, tutto il giorno. Voleva veramente recuperare il tempo perso negli anni precedenti il fidanzamento con Marco e, tra maggio e giugno, diede senza problemi i due esami che si era prefissata e, cosa stranissima per lei, programmò un esame extra per luglio senza farsi venire troppe ansie. Il quinto anno per lei finiva quasi in pari; se fosse riuscita a dare quello di luglio e due tra settembre e ottobre non avrebbe avuto più arretrati e avrebbe iniziato il sesto anno serena e libera da impegni.

Marco continuava a lavorare e, una volta capita la sua bravura, Filippo lo lasciò sempre più tranquillo senza supervisione; era come se Marco fosse diventato il capo di sé stesso proponendo modifiche al programma e inventando nuove funzionalità; in poco tempo acquisì anche tra i colleghi la fama di "genio" e venne lasciato in pace, forse un po' da solo, ma egli stesso non amava granché la vita sociale.

Preferiva non andare al bar o al self service al piano superiore alla pausa pranzo, si faceva dei panini al mattino e mangiava leggendo romanzi per i fatti suoi; all'epoca Internet non era quella "succhia tempo" che poi sarebbe diventata e, al massimo, si limitava a seguire qualche forum di discussione sui computer. Evitava anche le solite chiacchiere alla macchinetta del caffè, perché parlavano in genere di argomenti, calcio e politica, a lui ignoti; salutava sempre cortesemente, ma poi ritornava alla scrivania. Stare solo non gli pesava, aveva passato tutta l'università così, avrebbe passato così anche fino alla pensione; a vederlo alla scrivania sembrava che non  lavorasse mai, stava anche mezz'ore a pensare con lo sguardo al soffitto mentre sul suo pc girava il salvaschermo, eppure consegnava tutti i lavori con grande anticipo: perciò Filippo dopo un po' non ci fece più caso; forse, pensò, aveva degli elfi domestici che battevano i tasti al posto suo.

Ilaria continuava a ricamare le sue bomboniere e a finire il quadro per Anna e Marco, comprò un sacchetto di confetti azzurri, una risma di bigliettini da scrivere e di etichette per le bomboniere, una cornicetta di legno per il quadro che era quasi finito; chiese i documenti ad Anna che glieli  portò dopo due giorni come anche Andrea. Li portò al parroco il giorno dopo e si fermò di nuovo dalla Madonna, alla quale disse:

"Madonna, perché avete fatto innamorare di me Andrea se voi sapete che sono di Marco? Perché fare soffrire quest'uomo, perché soffrirà se lo continuo a rifiutare! Io non volevo che si innamorasse e non voglio farlo soffrire perché è il papà di Emanuele; gli voglio bene, ma sono costretta a rifiutarlo e Voi sapete il perché. Aiutatelo a dimenticarmi come donna oppure comandatemi di sposarlo e lo farò, ma non chiedetemi di sposarlo con il cuore, perché quello sarà sempre di Marco mio. Lo posso sposare, se me lo chiedete, ma solo per farlo contento e  senza amarlo."

Ma la Madonna le disse che non doveva sposare Andrea e che poteva conservare l'amore per Marco; Andrea avrebbe avuto un'altra moglie e però tacque sul ruolo di Emanuele nel tutto. E  allora? Non capiva: quella parte del Disegno le faceva paura, ma disse lo stesso:

"Vi obbedirò, anche se ho paura che mi tacete quella parte solo perché per me sarà una Croce. Ma la porterò con gioia perché posso continuare ad amare il mio Marco."

Inaspettatamente, però, le venne un altro Messaggio: Andrea doveva sapere la sua parte nel Disegno, come Anna. Ilaria rispose:

"Però, ho paura, Madonna mia... se egli saprà che amo Marco, come potrà prenderla? Si potrebbe arrabbiare o sentire ferito. Aiutatemi."

Ma il Messaggio era chiaro: solo sapendo la verità Andrea avrebbe potuto trovare quell'altra donna. Ilaria doveva dire la verità ad Andrea, non c'era alternativa; la verità avrebbe sbloccato quella parte del Disegno.

Dolore e perdono (Parti I - VI) [in revisione]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora