Buon Divertimento

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~ Episodio 1 ~






- 24 Ottobre, sabato -




Ci aveva pensato molto a quello che si sarebbe dovuto aspettare da quelle due giornate che avrebbe trascorso insieme a JungKook ma sicuramente JiMin non pensava di trovarsi alle otto di domenica mattina seduto nella cucina della famiglia Jeon a fare colazione con tutti loro. La rabbia che aveva visto esprimere al più giovane il venerdì pomeriggio, contro il suo miglior amico, gli era sembrata esagerata per quello che era stato il motivo scatenante, aveva fatto fatica persino a trascinarlo via dal settimo piano mentre continuava a sbraitare contro TaeHyung, e quando a malincuore aveva dovuto lasciarlo davanti ad uno dei treni della Metropolitana che lo avrebbe riportato a casa si era sentito in colpa per non essere la persona giusta per stargli accanto e per non avere neanche le parole più adatte per confortarlo – quella mattina si stava ancora domandando se avesse potuto raccontare le cose che proprio TaeHyung aveva detto in sua difesa rischiando di perdere quell'importante contratto.

JungKook gli aveva spiegato che l'Alfa gli si era rivoltato contro perché lui aveva già un appuntamento per la giornata seguente – con gli allenamenti di nuoto e con lui anche se non lo aveva specificato – e non sarebbe potuto andare a lavoro. Era strano da parte di TaeHyung comportarsi come stava facendo, in tutti quegli anni ne avevano affrontati tanti di problemi insieme ma se c'era una cosa che poteva complimentare al suo amico era il suo saper affrontare ogni situazione con calma, una tranquillità invidiabile per un Alfa, ma negli ultimi giorni sembrava aver perso il contatto con quella sua parte imperturbabile; litigare con i clienti, minacciare suo fratello e discutere con il padre crepando la sua posizione nell'azienda che era già fin troppo precaria. Persino con lui era diverso, scontroso, nervoso, scostante e, la cosa che faceva più male, indifferente. Voleva indietro il suo miglior amico e quel rapporto di reciproca fiducia che era nata durante il difficile periodo dell'adolescenza e che era cresciuto dedicandogli tanto tempo e fatica, ma come avrebbero potuto superare quel periodo di impasse se proprio lui stava costruendo tra di loro un muro i cui mattoni avevano il nome ed il volto del bellissimo ragazzo che proprio in quel momento stava cercando di bere il suo cappuccino, con gli occhi velati di tristezza a causa dell'ennesimo commento piccato che il padre gli aveva rivolto in quei due giorni che avevano trascorso insieme? Non solo non aveva ancora trovato il coraggio di confessare a TaeHyung che aveva cominciato a provare dei sentimenti per il suo segretario, che tra l'altro a detta di molti – di molti ma non di lui – aveva il compito di far cadere proprio il suo miglio amico in una trappola mortale per la sua carriera e reputazione, ma per ben due volte lo aveva lasciato da solo per stare in compagnia di JungKook. L'ultima proprio il sabato.

«JiMin-ie, che ne dici se stamattina usciamo per trascorrere una giornata in una Spa dopo aver fatto dello shopping folle?», anche se gli stava proponendo di uscire insieme per divertirsi la voce del suo amico non gli era sembrata poi così allegra quindi pronunciare le parole che gli uscirono di bocca veloci, e tragicamente disinteressate all'umore dell'altro, lo sorprese e non poco.

«TaeTae mi piacerebbe tantissimo ma purtroppo ho già degli impegni», quell'invito fatto all'ultimo minuto ed organizzato completamente dall'Alfa che solitamente aspettava fosse lui a pensare a queste pause di benessere era inusuale. TaeHyung era un uomo molto impegnato e dove non arrivava lui ad occupare le sue giornate, la sua famiglia e la sua futura fidanzata si occupavano di aggiungere impegni su impegni, era quindi lecito da parte di JiMin chiedersi cosa avesse spinto il moro, quel sabato mattina, ad uscire di casa senza il minimo preavviso. Aveva davvero già organizzato tutto?

«Cosa c'è di così importante da far sì che Park JiMin dica di no ad una giornata di coccole e spese pazze?», il Beta sorrise all'idea che il suo miglior amico lo conoscesse così bene, era confortante sapere che c'era qualcuno nel mondo che si preoccupava di capirlo, anche se negli ultimi tempi aveva un po' perso quella certezza e forse, con la risposta che aveva in serbo non stava che peggiorando la situazione.

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