Può Andare Peggio Di Così?

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~ Episodio 2 ~






Dopo una mezz'ora JiMin lo aveva lasciato da solo per andare finalmente nel suo ufficio e cominciare a lavorare e produrre, parlare con TaeHyung lo aveva fatto sentire meglio perché avere rancori inespressi o fraintendimenti con il suo miglior amico non gli era mai piaciuto, dal canto suo l'Alfa non si sentiva poi così diverso da prima, forse perché non era stato del tutto sincero e perché quel bacio ancora lo tormentava. La sua agenda elettronica, la tanto odiata, lo aveva informato che quella mattina il suo segretario non sarebbe stato presente e proprio per quel motivo non avevano organizzato particolari riunioni quindi quando era arrivato il momento di pranzare decise di prestare, finalmente, la sua attenzione al piccolo diario di Huáng Fú, forse quel ragazzo, nonostante fosse morto, avrebbe saputo rispondere ad alcune delle sue domande.

Si chiuse nel piccolo cucinino dove nel pomeriggio ospitava gli altri colleghi per la merenda e dopo aver riscaldato nel microonde le pietanze che JungKook aveva lasciato in frigo il giorno precedente a causa dell'arrivo improvviso della sua fidanzata, si sedette al tavolo per leggere. Decise di cominciare dall'inizio nonostante sapesse già, a grandi linee, cosa rivelasse, era un incipit molto triste che faceva capire quanto fosse, per i genitori – anche in passato – più importante il secondo genere del proprio figlio rispetto all'amore che avrebbero dovuto donargli a prescindere che fosse Alfa, Beta oppure Omega. Sorrise lievemente quando lesse la sua descrizione, aveva fissato a lungo quel quadro eppure non aveva mai ragionato su quante cose aveva in comune con JungKook era alto, magro e con la pelle chiarissima – perfetta l'avrebbe descritta lui in uno slancio di sincerità – proprio come si era descritto quel ragazzo ed entrambe avevano i capelli neri, lisci e setosi, persino le loro labbra si somigliavano perfettamente. Ritrovandosi a pensare per l'ennesima volta a JungKook ed alla sua bellezza, TaeHyung sospirò rumorosamente, quel ragazzo stava invadendo con così tanta prepotenza la sua mente e le sue giornate che lui stesso sembrava essere diventato un protagonista di contorno della sua quotidianità.

Adesso che leggeva per proprio conto quelle parole si era pentito di non aver prestato la dovuta attenzione quando invece era stato NamJoon a leggere perché aveva dimostrato davvero poco rispetto per una storia tanto triste, anche JungKook subiva quella stessa pressione psicologica in casa sua? Sicuramente il padre dell'Omega gli era davvero ostile.

«Tanti, tutti pregavamo perché quel giorno arrivasse in nostro soccorso ma forse eravamo stati troppo presuntuosi perché quando la verità ci si palesò davanti agli occhi nessuno ne fu davvero contento. Soltanto io, forse, perché quella realtà sapeva d'amore, i miei occhi si erano incontrati con quelli dell'uomo più bello che avessi mai visto e come in una giornata d'estate si erano illuminati, rosso e porpora per mia e sua sfortuna», una realtà che sapeva d'amore, era stato il suo compagno a svegliare il suo Lupo? Come poteva non ricordare quel cinque Ottobre, quando altri due paia di occhi si erano illuminati di rosso e porpora eppure tra loro non era sbocciato nessun amore, giusto? «Mi hanno chiuso in casa, il mio pittore non può venire a trovarmi se non accompagnato da mia madre», TaeHyung si ritrovò nuovamente immobile, con le posate a mezz'aria intento a vagare con la mente, ¨«Chi aveva dipinto il quadro era il suo compagno? In effetti c'è molto amore in quell'immagine, in quello sguardo. Chissà se lui mi guarderà mai in quel modo?»¨, scosse la testa e riprese a mangiare, presto JungKook sarebbe arrivato e senza dubbio non avrebbe gradito quella ulteriore intrusione nel mondo Omega.

«Nonostante il mio secondo genere si sia palesato le urla ed i pianti notturni non sono passati, così come la mia insonnia, i miei genitori litigano ancora e forse adesso è persino peggio. Mio padre strepita perché non si meritava una punizione come questa dalla dea Luna, sarei io la punizione, io ed il mio secondo genere, e mia madre ha il terrore di scoprire che io possa dare alla luce dei figli perché sarebbe troppo imbarazzante», ed eccolo lì l'argomento che TaeHyung voleva trovare, uno dei tanti, ¨«Possono avere figli?»¨, colmo di curiosità cominciò a sfogliare velocemente le pagine leggendo a grandi linee per cercare di identificare le parole chiave che più gli interessavano eppure non faceva che notare parole come lacrime, dolore, solitudine, quasi gli sembrava di essere irrispettoso verso tutta quella sofferenza perché a lui non importava farne parte, lui voleva soltanto trovare le risposte alle sue domande.

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