Adesso Torna A Casa Tesoro

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~ Episodio 3 ~

«Ragazzino», TaeHyung fece una pausa per cercare di controllare il suo tono di voce che stava superando i decibel consentiti in un posto così affollato, «Non mi interessano le cose che hai da dirmi e non me ne fotte un cazzo se sei così disperato da doverti scopare un coglione dei bagni di un misero ristorante dopo che hai ricevuto un pompino da manuale solo poche ore fa», visto che nessuno dei due doveva niente all'altro non avrebbe voluto tirare fuori quell'argomento, ma quel modo di agire, quel modo di svendersi non gli andava proprio a genio, perché doveva comportarsi così?

JungKook, al contrario del maggiore, di abbassare la voce non ci pensava affatto, quello che faceva con altri uomini o donne, non era qualcosa che doveva interessare al suo capo, «Bravo, non ti dovrebbe fregare un cazzo di chi mi scopo perché non sono cazzi tuoi e poi continui a dire che non hai bisogno di me e ne ho piene le palle di questo discorso. Oggi ho svolto alla perfezione il mio lavoro sorbendomi gli insulti di quei coglioni di Min e Chung e non ho nessuna intenzione di stare qui a sentire anche le tue lamentele. Fa pace con il cervello». Sì, il tono della voce era fin troppo alto ma quel modo di fare doveva finire il più in fretta possibile perché quel continuo cambio di umore lo stava facendo impazzire.

La voce, sarcastica e fragorosa dell'Alfa risuonò nelle orecchie di JungKook anche dopo che questo aveva smesso di ridere, «Si può sapere cosa ti sei messo in testa? Hai fatto bene il tuo lavoro? E cosa cazzo hai fatto? Hai portato dei documenti in tre uffici ed hai scelto il posto giusto dove sederci al ristorante? Sei insostituibile ragazzino».

Il tono sprezzante di quelle affermazioni lo aveva ferito ancor più delle parole e del concetto espresso, TaeHyung continuava a trattarlo come spazzatura, «Posso sapere cosa ti ho fatto?», l'Alfa aveva già voltato le spalle pronto per salire in macchina ma JungKook continuava a seguirlo per parlargli.

«Cosa non ti è chiaro del fatto che in azienda con me non ci vieni? E ti giuro che se dipendesse da me non ci torneresti più, ti sei scopato un coglione per cosa? Non certo per svuotarti le palle visto che lo avevi già fatto, abbondantemente, nel mio ufficio. Ti comporti come una puttana e mi fai venire il vomito», TaeHyung cercò di chiudere la portiera dell'auto ma JungKook non glielo permise.

«Continui a tirar fuori questa cosa che ho scopato con te, intanto è stato solo un pompino e poi non sei il mio uomo quindi non capisco perché cazzo ti da così tanto fastidio se mi scopo un tizio a caso solo per fare un dispetto al suo capo coglione», era stato chiaro e non era stato offensivo, avrebbe potuto sperare in una risposta perlomeno cordiale?

JungKook aveva ragione, il fatto che loro due si fossero toccati nel pomeriggio non aveva importanza eppure per TaeHyung sembrava averne ed il raggiungimento di questa consapevolezza lo fece innervosire ancora di più e visto che tutta quella discussione lo stava facendo passare per un fidanzato tradito e geloso, doveva correre ai ripari, «Mi da fastidio perché tu là dentro non eri un ragazzino arrapato libero di scoparsi chicchessia, eri il mio segretario, un professionista che deve sempre mantenere la sua dignità. E non c'è dignità nel farsi inculare da un Beta nel bagno lurido di un locale mentre il tuo capo lavora per pagare anche il tuo stipendio».

Non era mai stato un tipo suscettibile e le accuse di essere un ragazzo facile oramai non gli facevano né caldo né freddo ma in quell'occasione avrebbe fatto volentieri uno strappo alla regola urlando contro l'Alfa le sue motivazioni, «Numero uno, quello arrapato era lui, io l'ho solo accontentato, due, il mio capo è tuo padre e tre, non mi pagate un cazzo perché sto facendo un corso formativo».

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