Tutto Va Come Deve Andare

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~ Episodio 3 ~

«Ti sei scopato quel tizio?»

Perché glielo stava chiedendo? Aveva già risposto a quella domanda ed era stato chiaro, non aveva fatto sesso con il segretario del signor Chung. «Ti ho già detto prima che non l'ho fatto», aveva provato a non urlargli contro, nonostante fosse indignato per quella mancanza di fiducia, perché il maggiore forse aveva tutti i motivi per non fidarsi.

«Sento la sua puzza sul tuo corpo», TaeHyung aveva sputato quelle parole, tra sdegno e vergogna, ponendo l'accento sulla parola puzza e spintonando leggermente JungKook che era finito con le spalle incollate al sedile, perché pronunciandole stava ammettendo più di quanto avrebbe voluto.

«Non è colpa mia se quel coglione mi si è gettato addosso in bagno», non si aspettava dal maggiore quella reazione ma quando sentì il corpo di TaeHyung schiacciarlo sotto il suo peso dopo che gli aveva messo le mani al collo con prepotenza ed aria dominante JungKook decise che era arrivato il momento di farsi valere, «Io è da tutto il giorno che sopporto la puzza di Min YoonGi sul tuo corpo quindi non rompermi il cazzo». Approfittò del momento di sorpresa dell'Alfa per staccarselo di dosso e spingerlo lontano, si sedette composto ed appoggiò le mani tremanti sulle cosce, cosa gli era passato per la testa per pronunciare quelle parole? Che diritto aveva lui per rinfacciargli il sesso che aveva fatto con un suo dipendente qualche ora prima? JungKook era sicuro che per lui fosse arrivato il capolinea perché questa volta aveva esagerato.

Se chiunque altro, al posto di JungKook si fosse permesso di sentenziare su ciò che lui faceva dentro il suo ufficio, TaeHyung avrebbe fatto fermare la macchina nel bel mezzo del traffico di Seul e nonostante il rumore dei clacson che avrebbero cominciato a suonare senza sosta avrebbe gettato quella persona fuori dalla sua auto, dalla sua azienda e soprattutto dalla sua quotidianità, eppure quel rimbeccare gli aveva dato soddisfazione perché stava a significare che lui non era l'unico a soffermarsi sugli odori presenti sul corpo dell'altro e soprattutto che lui non era l'unico a mostrare gelosia e quando anche JungKook sembrò rendersi conto del vero significato nascosto dietro alle sue parole, lo guardò spostare immediatamente lo sguardo fuori dal finestrino per non essere costretto a confrontarsi con colui che era il responsabile di tutta quella confusione e di quei sentimenti ai quali non riusciva a dare un senso.

E TaeHyung sembrò capire ciò che stava passando per la testa del minore, ma non aveva nessuna intenzione di assecondare ancora una volta la codardia di JungKook così, con un movimento veloce l'Alfa gli si sedette sulle cosce cominciando a spogliarlo, sbottonò frettolosamente la camicia di JungKook gettando gli occhi al cielo alla vista di quella t-shirt, gli portò quella stupida maglia sopra la testa e quest'ultimo dopo un primo momento di smarrimento fece lo stesso con quella del maggiore dopo solo un minuto erano entrambi a torso nudo, affannati ed eccitati pronti a mangiarsi metaforicamente tra morsi, lappate e baci umidi.

Quando i capezzoli di JungKook erano diventati oramai rossi e turgidi TaeHyung decise di portare quella situazione ad un livello superiore così allungò la mano verso la cinghia dei pantaloni dell'altro con titubanza, «Devo fermarmi?», aveva fatto quell'errore già una volta e non avrebbe voluto ripeterlo, quando JungKook scosse la testa vigorosamente dandogli il via libera, l'Alfa non esitò a continuare. Gli slacciò la cintura e subito dopo la cerniera dei pantaloni, i boxer neri di JungKook erano già umidi di liquido preseminale e quella visione mandò in visibilio TaeHyung che si gettò a capofitto sul membro dell'altro senza vergogna.

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