Non Puoi Capire Ed Io Non Ti Capsico

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~ Episodio 2 ~

Non si erano più parlati, TaeHyung continuava a lavorare nel suo ufficio tra telefonate e documenti da visionare e firmare come se l'altro ragazzo, quello che avrebbe dovuto aiutarlo alleggerendogli il carico di mansioni da svolgere, non fosse nella stanza accanto. Prima di uscire, per educazione, JungKook aveva chiuso la porta quindi non era neanche in grado di capire cosa stesse succedendo lì dentro, l'unica cosa che sapeva era che l'Alfa non gli stava lasciando neanche la gioia di rispondere al telefono al posto suo, come avrebbe saputo fare la più incapace delle segretarie, perché alzava la cornetta già subito dopo il primo squillo.

Dentro lo zaino per fortuna JungKook aveva portato il solito libro che usava per riempire i tempi morti sul bus, sulla Metropolitana oppure in una sala d'attesa. Uno di quei libri che non sai davvero se ti piace e se mai finirai ma che ti porti dietro perché non ne sprecheresti mai uno memorabile per usarlo come tappabuchi.

Quando si era annoiato di leggere aveva fatto un giro per l'ufficio, aveva provato a sbirciare negli archivi che aveva notato il giorno precedente ma erano chiusi a chiave e certamente lui non ne possedeva una, si spostò nella piccola stanza adiacente per cercare di capire se tutti quei marchingegni presenti fossero lì solo per fare bella mostra di sé o se qualcuno li usasse davvero per preparare caffè, cappuccini, eccetera e con sua grande sorpresa si rese conto che non solo venivano usati ma che dentro gli stipetti c'era ogni ben di dio necessario per preparare le suddette bevande. JungKook si ritrovò a pensare che sicuramente l'Alfa ci teneva e che per stupirlo avrebbe dovuto imparare a preparare il migliore caffè al mondo.

Anche se la vera domanda che avrebbe dovuto porsi era perché sentisse il bisogno di stupirlo.

Andò in bagno cercando di sbirciare il più possibile anche lì, vi era il necessario per lavarsi i denti o per farsi la doccia, anche cose ancora nuove ed imbustate – JungKook si ritrovò a pensare che TaeHyung le usasse con i suoi amanti – sicuramente dopo una lunga o anche breve sessione di sesso avrebbero avuto bisogno di una rinfrescata. Storse il naso a quell'idea ma continuò il suo giro senza lasciarsi intralciare da quelle inutili paranoie.

Quando oramai aveva fatto il giro di tutto lo spazio disponibile, più e più volte, aveva aperto la porta per sbirciare nel corridoio, vi erano molte stanze, sapeva che la porta in fondo era quella dell'atelier di HoSeok, sarebbe andato volentieri da quel Beta solo per ridere ancora di gusto con lui ma non voleva essere indiscreto o disturbare così continuò a fantasticare sugli altri abitanti del piano. In uno di quegli uffici doveva esserci il bel ragazzo che aveva visto dentro il locale con TaeHyung, quello che lo faceva ridere e che il suo Lupo, o forse entrambi, si erano ritrovati ad invidiare.

Accanto alla sua porta c'era una finestra grande quasi quanto tutta la parete che lasciava vedere uno scorcio di Seul, JungKook rimase immobile a fissare le persone che passavano sotto di lui per un tempo indefinito, come ipnotizzato da quel brusio, da quella vita che non gli apparteneva. A quell'ora sarebbe dovuto essere a scuola, chissà a quale lezione sarebbe stato adesso? Si risvegliò dai suoi pensieri grazie a quella domanda e si avvicinò alla scrivania per controllare l'ora sul cellulare, segnava le dodici e un quarto, la pausa che aveva per il pranzo era già iniziata da quindici minuti, osservò qualche istante la porta dietro la quale si trovava il suo capo e sospirò non sapendo né cosa fare né come comportarsi e poi decise che avrebbe trattato l'Alfa con la stessa indifferenza con la quale veniva trattato.

Scrisse un messaggio su un foglio di carta così se l'altro si fosse degnato di uscire dal suo ufficio almeno avrebbe saputo che fine avesse fatto e poi uscì a passo spedito da quelle quattro mura soffocanti imboccando le scale visto che non amava particolarmente gli ascensori, infatti quando era da solo e quando poteva permetterselo perché non era di corsa non lo usava mai.

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