A Quattrocchi

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~ Episodio 3 ~

JungKook scappò da quel palazzo come quando si evade da una prigione, con il cuore in gola e l'unico obiettivo di allontanarsi il più velocemente possibile. Ricominciò a respirare soltanto quando riuscì a raggiungere la Metropolitana, come al solito era piena di gente, non esisteva orario a Seul, che fossero studenti, lavoratori, casalinghe che uscivano per fare compere o semplicemente vecchietti che si muovevano per la città, la Metropolitana era sempre inaccessibile e trovare un posto a sedere era impossibile.

Gli odori di ogni singola persona che lo circondavano gli arrivavano al naso stordendolo, come quando sei ragazzino e chiuso nella stanza da letto dei tuoi genitori cominci a provare tutti i profumi di mamma e papà fino a saturare laria e restarne nauseato.

Sedute, per educazione o per costrizione perché per legge dovevano sedersi per prime insieme agli anziani, vi erano molte Omega, con i folti e lunghi capelli, i visini delicati e pallidi, i corpi aggraziati e fragili ed i loro profumi dolciastri e forti era impossibile non prestarci attenzione, del resto quella era la loro natura, dovevano essere appariscenti per farsi notare e quindi scegliere per procreare e rendersi così utili alla società.

Se la fortuna – la Luna – le avrebbe baciate, avrebbero trovato un compagno con il quale formare una famiglia felice, in caso contrario la loro vita avrebbe seguito il corso che era stato stabilito per il loro secondo genere ed avrebbero quindi lavorato in qualche famiglia come balie per i loro stessi figli che dopo lo svezzamento avrebbero dovuto abbandonare lasciandoli crescere con i genitori adottivi.

C'erano anche molti Beta sul treno, uomini e donne, fattorini, portaborse, segretari, di tutte le età ed estrazioni sociali che si muovevano per la città come api operaie per svolgere il loro lavoro, l'odore dei Beta non era mai troppo persistente e spesso in loro presenza si sentiva solo un lieve sentore di lavanda utile per mantenere quella compostezza e quel controllo tipico del loro secondo genere e proprio pensando a questi JungKook non poté fare a meno di tornare col pensiero al segretario del suo nuovo capo, Kim NamJoon. Era strano che un Alfa si limitasse a fare il segretario per il proprio padre, quella situazione gli sembrava ancora più paradossale della sua. Non doveva sottovalutare quello che stava accadendo in quell'azienda se non voleva farsi schiacciare dalla loro faida di famiglia.

E poi c'erano loro, gli Alfa, trovarli sui mezzi, sempre se non si trattava di bambini, studenti oppure anziani, era difficile perché solitamente non si mescolavano con la forza lavoro ma qualcuno c'era, ed erano quelli che andavano in cerca di prede sessuali facili. Facili per scelta e non.

JungKook solitamente cercava di prendere le distanze da questi elementi spostandosi di carrozza perché a diciotto anni aveva avuto l'infelice idea di intromettersi per difendere una giovane Omega e come ricompensa aveva ottenuto due notti in ospedale ed una piccola cicatrice sulla guancia sinistra.

Era stanco ed avrebbe voluto sedersi, ci sarebbero voluta più un'ora per arrivare a casa sua, quella mattina si era svegliato molto presto per studiare, anche se secondo lui le possibilità di ottene quel lavoro erano misere, come al solito non aveva lasciato nulla al caso ma non era soltanto la mancanza di sonno il problema, a rendere difficile e stancante quella giornata ci aveva pensato anche la famiglia Kim, padre e figlio compreso.

JungKook non vedeva l'ora di tornare a casa, farsi una doccia, cenare e dormire fino all'indomani mattina quando sapeva che sarebbe stato un altro giorno complicato, pensando alle sue meritate ore di sonno poggiò la fronte sulla mano con la quale era intento a tenersi stretto per non cadere e fu proprio in quel momento che sentì una presenza inquietante alle sue spalle, dall'odore doveva essere un Beta, chiunque altro avrebbe lasciato perdere perché questi individui non erano mai troppo invadenti e mai violenti ma JungKook sapeva perfettamente e per esperienza che anche il fiore più bello spesso mostrava le sue spine e che un Beta eccitato e frustrato può diventare un pessimo essere umano.

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